Tra utenti “distratti”, operatori commerciali poco attenti e mancato rispetto dei turni di raccolta la nuova raccolta differenziata nel XV Municipio sta incontrando resistenze e difficoltà di attuazione.
Il nuovo contratto di servizio tra AMA e Roma Capitale in vigore dal 1° aprile 2016 è strutturato in un’ottica di decentramento che riconosce responsabili di zona la possibilità di dialogare in prima persona con le istituzioni (municipi) e con le realtà territoriali (privati cittadini e attività commerciali).
Per i privati è stato scritto tutto e di più. Si sa che nei quartieri di “frontiera” è stato adottato il porta a porta mentre in altri la raccolta differenziata stradale a 5 frazioni.
Ma come funziona per le attività commerciali? Cerchiamo di fare chiarezza sulla raccolta della carta e del cartone e quella degli scarti alimentari.
Raccolta differenziata di carta e cartone
Nei quartieri di Vigna Clara, Farnesina, Ponte Milvio e Fleming è frequente imbattersi in cartoni da imballaggio, visibilmente abbandonati da bar e negozi, stipati nei cassonetti bianchi o lasciati in bella mostra al loro fianco.
La preparazione di questo tipo di rifiuti andrebbe effettuata con le stesse modalità sia dai cittadini che da esercizi commerciali. Gli imballaggi in cartone ed il cartoncino devono essere conferiti privi di materiali estranei come nastro adesivo, plastica e punti metallici.
È la modalità di conferimento e di raccolta dei rifiuti che è differente. O almeno lo è per quelle attività commerciali che ne producono una discreta quantità.
Cosa dice l’AMA
Sul sito dell’AMA è scritto che la raccolta dei cartoni prodotti da utenze commerciali (negozi, supermercati, banchi del mercato, ecc.) si svolge lungo itinerari prestabiliti e nelle modalità individuate da AMA per ogni area della città.
Non esiste però la benché minima indicazione su quale sia la quantità minima di carta e cartone conferito che obblighi un’attività commerciale a dover aderire alla raccolta concordata con AMA.
Cosa è la raccolta concordata?
Il supermercato o l’attività commerciale che produce quotidianamente grandi quantità di questo tipo di rifiuti deve provvedere, in accordo con l’AMA o per conto proprio, alla raccolta quotidiana conferendo i cartoni in un punto di raccolta stabilito di concerto con l’AMA che può essere fianco del cassonetto della carta o in altro luogo.
La voce di Asso Commercio Roma Nord
Nel XV Municipio sono già attivi 300 punti di raccolta. Ce lo svela Giovanna Marchese Bellaroto Presidente di Asso Commercio Roma Nord e responsabile di CNA Commercio Roma. “Nel nostro Municipio sono circa 300 i punti di raccolta nei quali, in una determinata ora della giornata concordata con AMA, i commercianti possono conferire gli imballaggi in cartone. In alcuni casi il ritiro viene effettuato anche due volte al giorno. In determinate zone, come ad esempio a Piazza Jacini, la raccolta è concordata con tutti i negozianti della piazza. Chi desidera richiedere una raccolta di questo tipo può chiamare lo 060606.”
Continuano comunque a vedersi cartoni, bottiglie e scarti alimentari, chiaramente di provenienza da esercizi commerciali, abbandonati a fianco dei cassonetti. Sono esercizi commerciali non virtuosi o qualcosa non funziona nella raccolta concordata?
“L’una e l’altra cosa insieme. In alcuni zone, dove la densità commerciale è bassa, manca una corretta informazione sul conferimento. Secondo la mia esperienza solo il 60/70% degli operatori commerciali conferisce correttamente. Il restante non lo fa. Vuoi per mancanza di informazione che per pigrizia“.
Come avete intenzione di muovervi per migliorare questo aspetto?
“Dobbiamo educarci. Come CNA Commercio Roma veicoliamo ai commercianti tutte le informazioni utili sotto questo aspetto. Esistono poi sempre le pecore nere.”
Quali spunti di miglioramento può suggerire all’AMA in qualità di responsabile CNA Commercio Roma?
“Personalmente e grazie all’ottimo rapporto instaurato con i capi servizi dell’AMA delle varie zone di Roma, ho l’abitudine di inviare fotografie relative a situazioni di degrado e di mancanza di senso civico. Ottengo, nella gran parte dei casi, la risoluzione almeno temporanea del problema.”
“Sicuramente una maggiore concertazione con i capi area di zona ed un maggior rispetto degli orari dei turni di ritiro sono la soluzione migliore per avere le strade più pulite.”
La situazione nel XV Municipio
In via degli Orti della Farnesina Fabio Ugolini di Easy Mom Lab afferma di essere un accesso sostenitore della raccolta differenziata e che tutti cartoni della merce che arriva in negozio vengono puliti da nastro adesivo e punti metallici, piegati e gettati nel cassonetto bianco.
In via della Farnesina, presso la rinomata Pasticceria Boni ci confermano che gli imballaggi di carta e cartone vengono ritirati una volta a settimana dall’AMA previa comunicazione telefonica.
Diversa sembra essere la situazione alla Collina Fleming dove nei pressi del Caffè Fleming Pablo Todisco presidente dell’Associazione Collina Fleming ha constatato negli ultimi tempi la scomparsa di diversi cassonetti e più precisamente a via Nitti, tant’è che si vede costretto a lasciare carta ed umido lontani dal suo bar. Il tutto pur pagando oltre 6.000 € di tassa dei rifiuti all’anno.
Alcune immagini riprese in zona sembrano avvalorare la tesi che la raccolta dei cartoni in zona Fleming non funzioni a dovere.
Raccolta differenziata di scarti alimentari organici
La raccolta differenziata degli scarti alimentari organici e ortofrutticoli prodotti da attività di ristorazione (ristoranti, bar, mense, mercati, supermercati e negozi di ortofrutta e fiori) deve essere obbligatoriamente effettuata in modo separato dagli altri rifiuti.
Lo afferma l’AMA su questa pagina del suo sito dove leggiamo che ristoranti, bar, mense, supermercati e negozi di ortofrutta e fiori devono raccogliere gli scarti alimentari all’interno dei bidoncini in dotazione presso ogni utenza. Sarà poi l’AMA a raccoglierli quotidianamente.
La domanda anche qui sorge spontanea. Anche i piccoli bar ed i piccoli negozi di alimentari devono aderire al servizio concordato con l’AMA? Si e NO. La risposta è: dipende dalla quantità degli scarti prodotti.
Ma anche nella raccolta degli scarti alimentari non tutto funziona a dovere. Basta osservare il lato sinistro di Via Flaminia poco dopo Piazzale di Ponte Milvio.
A fianco dei cassonetti per la raccolta indifferenziata si trova di tutto. Una discarica a cielo aperto. La situazione si acuisce durante gli eventi allo stadio Olimpico quando, per questioni di sicurezza, i cassonetti vengono rimossi.
La voce dell’Associazione Commercianti Ponte Milvio
Dopo la voce di Asso Commercio Roma Nord, ci spostiamo a Ponte Milvio per ascoltare quella della locale Associazione Commercianti al cui presidente Simon Clemente poniamo le stesse domande, spostando l’attenzione sulla situazione di Ponte Milvio.
Continuano a vedersi cartoni, bottiglie e scarti alimentari chiaramente di provenienza da locali di ristorazione abbandonati a fianco dei cassonetti. Sono esercizi commerciali non virtuosi o qualcosa non funziona nella raccolta concordata?
“Entrambe. All’interno dell’Associazione l’argomento è stato discusso più volte. Noi, come esercizi commerciali, dobbiamo fare di più intervenendo anche sui nostri dipendenti.”
“Anche l’AMA però ha le sue colpe. Un maggior rispetto degli orari di ritiro concordati potrebbe prevenire situazioni incresciose che irritano giustamente i residenti.”
Come avete intenzione di muovervi su questo aspetto?
“Stiamo valutando, anche alla luce di esperienze di altre città, diverse ipotesi. Tra queste le isole MANGIA RIFIUTI che in cambio del conferimento di bottiglie in plastica e vetro erogano buoni spesa e sconti di vario genere.”
Le sanzioni per gli indisciplinati
Finiamo parlando di sanzioni. Gli esercizi commerciali che non rispettano le regole di conferimento rischiano sanzioni piuttosto salate erogate dal gruppo dei vigili accertatori dell’AMA.
Una recente nostra inchiesta ha però evidenziato come le sanzioni elevate dagli accertatori dell’AMA nei primi dieci mesi del 2016 a privati ed esercizi commerciali per errato conferimento di imballaggi e carta siano solamente 275 su di un totale di quasi 16.000.
Conosciute le regole non resta che segnalare allo 060606 le situazioni di degrado.
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