Home POLITICA Impari opportunità e tanti capelli bianchi: analisi dei candidati al XV

Impari opportunità e tanti capelli bianchi: analisi dei candidati al XV

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Il più giovane ha diciotto anni mentre il più anziano, anzi anziana, ne farà novantaquattro fra poco più di un mese. Niente pari opportunità per le donne che rappresentano il 40% del totale. Prevalgono gli over 45, sono pochissimi gli under 25. Insomma, nel XV Municipio la politica è ancora roba per maschi e adulti.

Passate al vaglio le 25 liste presentate in XV Municipio emergono dati interessanti da valutare.

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Per iniziare diciamo che a concorrere ai 24 posti da consigliere municipale sono ben 518 candidati contro i 494 che si presentarono a maggio 2013. Una crescita del 5% a parità di numero di liste. Sarà un arrembaggio ancor più affollato quindi, il prossimo 5 giugno a contendersi i posti in consiglio saranno in 21 per ogni poltroncina.

(Im)pari opportunità. Nonostante tutte le dichiarazioni succedutesi negli ultimi anni in merito al fatto che le donne devono avere opportunità in egual misura degli uomini, dei 518 candidati le donne sono 208, cioè il 40%.  Hanno un’età media di 44 anni.

Il partito che ne presenta di più è il PD con 13 su 23 candidati. Chi ne presenta di meno è la lista Cantiere Italia con 5 su 16.

Da un punto di vista anagrafico la valutazione è drastica: ai giovani interessa poco fare politica nelle istituzioni.

Suddividendo infatti i 518 concorrenti al parlamentino di via Flaminia per fasce di età balza subito agli occhi che nel range 18-30 anni i candidati sono solo 113, pari al 22%.  E due terzi sono maschi, segno che le segreterie di partito hanno poca fiducia nelle giovani donne.

Cresce di poco col crescere dell’età la presenza dei non più giovani ma ancora non anziani. Nel range 31-45 anni ci sono 166 candidati, di cui 70 donne, pari al 32%. Ma se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo quelli che hanno superato gli anta sono di più di chi ancora non ha spento quaranta candeline.

Ma è nel range 46-60 la vera sorpresa piuttosto che la conferma che la politica nelle istituzioni non sembra considerata essere adatta a chi ha figli giovani mentre pare essere appetibile a chi s’avvicina ad essere nonno.
Il 32% dei candidati, 167 persone di cui 97 uomini e 70 donne, sono appunto in questa fascia d’età nella quale gli over 55 sono una bella fetta.

Largo ai capelli bianchi. Sì, è il caso di dirlo perchè gli over 60 sono 72, il 14%, equamente suddivisi fra donne e uomini. L’avreste mai detto? 72 pensionandi o pensionati che mirano a sedere in un consiglio municipale. Se ciò che li spinge è l’amore per il territorio sono veramente ammirevoli.
Se invece è la voglia di integrare il magro assegno Inps, beh che lo sappiano subito: la trippa per gatti è scarsa, un consigliere municipale porta a casa al massimo non più di 800 euro lordi al mese quando gli va bene.

torta

Gli estremi. Come detto, il più giovane in assoluto ha 18 anni. Si chiama Aldo Maria Biscardi detto Dodi, è il nipote del famoso conduttore sportivo televisivo, festeggia il suo diciottesimo compleanno proprio oggi, 23 maggio (auguri!) e milita nelle fila di Francesco Storace la cui lista supporta al XV la candidatura di Giuseppe Mocci.

I meno giovani, si fa per dire, sono veramente strabilianti. Trattasi di due venerande signore presenti nella lista “Lega Centro con Giovanni Salvini” presentata in XV Municipio a sostegno della candidatura di Marco Pesaresi alla presidenza del Municipio.
Due perle della legge che non prevede limiti di età: si tratta di Adele Marcantognini classe 1922, e Isolina Rossi, classe 1926. Ben 94 anni la prima e 90 la seconda alle quali, essendo doveroso, abbiamo dedicato un editoriale tutto per loro.
Sarebbe straordinario vederne almeno una delle due eletta. Chissà se la badante avrà diritto a sedersi in Consiglio accanto a lei.

Claudio Cafasso

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1 commento

  1. E’ riduttiva un’analisi su dati meramente anagrafici e di sesso, bisognerebbe entrare nel merito del perché i giovani si interessano poco alla politica, sebbene di prossimità, e anche se le donne se ne interessano poco, oppure non hanno il tempo da dedicare all’attività politica, più che l’opportunità che ormai è concessa a tutti.

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