Home POLITICA Se il 30 giugno il River non chiude FdI denuncerà il Campidoglio

Se il 30 giugno il River non chiude FdI denuncerà il Campidoglio

comunicato-stampa
Galvanica Bruni

Ad annunciare il possibile ricorso alle carte bollate in Procura e alla Corte dei Conti sono gli esponenti di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, e Giorgio Mori, responsabile del Dipartimento Immigrazione Roma che in una nota congiunta dichiarano: “In questi giorni stiamo osservando un preoccupante atteggiamento dell’Assessore Baldassarre e della Giunta del XV Municipio, in relazione alla sottovalutazione di quanto sta per succedere in merito alla dichiarata chiusura del campo nomadi ‘Roman River’, prevista dal 30 giugno prossimo”.

Alcune settimane fa – prosegue la nota – il Dipartimento delle Politiche Sociali del Campidoglio, con nota 45371 a firma del direttore Michela Micheli, dichiarava ‘inidonea’ la proposta della Cooperativa Isolaverde che aveva presentato domanda in relazione ‘al reperimento di un’area attrezzata per accoglienza e soggiorno di 120 famiglie di etnia rom e per l’affidamento in gestione del servizio’. Dal momento però che l’ente era gestore del servizio in essere al momento della decisione e che tale ente era l’unico che aveva partecipato alla procedura aperta, il Dipartimento ha dichiarato la contestuale chiusura del Roman River a far partire dalla data del 30 giugno prossimo”.

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“Da quel giorno – ricordano Ghera e Mori – abitanti del campo hanno preso in assedio Via Merulana e il Campidoglio contestando questa decisione di chiudere che, sarebbe ipocrita negarlo, è frutto della pressione civica, politica e giuridica esercitata dai cittadini che hanno raccolto ben 8mila firme e dalle opposizioni che avevano presentato esposto all’Anac, ottenendo, come confermano alcuni audio e video clandestini per lo più pubblicati dagli stessi abitanti del Roman River, alcune promesse dall’assessore Baldassarre che avrebbe garantito loro che non saranno mandati via il 30 giugno”.

“Più recentemente anche il presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, nel corso di una conferenza stampa ha mostrato una certa implicita apertura alla possibilità di una proroga tecnica per il servizio in gestione alla Coop. Isolaverde. Vale la pena precisare però che il servizio, come emerge proprio dalla nota del Dipartimento Politiche Sociali, è già adesso, e lo è da anni, affidato in proroga tecnica alla stessa coop che ha presentato un progetto ritenuto dallo stesso Dipartimento inidoneo a gestire quel servizio”.

“Per questa ragione – annunciano dunque Ghera e Mori – Fratelli d’Italia ha deciso che, se il 1 luglio prossimo, dopo anni di proroghe tecniche, ma stavolta contro il parere stesso del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, si dovesse tenere in piedi questo servizio e il campo di cui è prevista la gestione, il Comune dovrebbe assumersene la responsabilità sia davanti all’Autorità Giudiziaria a seguito di denuncia per ‘omissione di atti di ufficio’ che davanti alla Corte dei Conti per i fondi illegittimamenti spesi”.

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