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Quintali di amianto abbandonati a Tor di Quinto

da 4 anni si continua a perpetrare quello che può definirsi un vero e proprio omicidio ambientale, il più grave in corso in tutta Roma

via del baiardo amianto
ArsBiomedica

Tor di Quinto, un lungo viale dai marciapiedi puliti e integri e dagli alti platani potati pochi mesi fa. Inizia da Ponte Milvio, ma basta percorrerne i primi millecinquecento metri per piombare in uno scenario d’inferno nascosto dalla pista ciclabile.
Quintali di amianto cancerogeno abbandonati sul terreno, cadaveri di animali, tonnellate di rifiuti edili, mobili vecchi, elettrodomestici scassati.

Benvenuti in via del Baiardo, il lato B di Tor di Quinto.

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Un lato B da urlo, ma non per ciò che normalmente si sottintende. Nel silenzio totale della politica e delle istituzioni – tutte ben coscienti della situazione – le dimensioni del fenomeno crescono a dismisura di giorno in giorno.  La grande, immonda discarica abusiva sorta dove un tempo c’era un campo nomadi rappresenta senza dubbio la più grave situazione di degrado sul territorio di Roma Nord, forse di tutta Roma.

baiardo rifiuti1Un’area golenale di sei ettari, peraltro protetta e sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici, è stata totalmente ignorata e abbandonata al suo destino e negli ultimi quattro anni, a partire da settembre 2012, è stata trasformata in un gigantesco bacino di rifiuti e materiali di ogni genere.

baiardo rifiuti2Non stiamo parlando di qualche sacchetto della spazzatura: qui, a pochi metri dalle acque del Tevere, vengono scaricate impunemente tonnellate di calcinacci, di elettrodomestici, di bidoni, di carcasse di mobili, di frigoriferi. Tutto materiale inquinante che impregna il terreno.

baiardo rifiuti3L’ultima bonifica venne effettuata a settembre 2012 dopo lo sgombero del campo nomadi avvenuto nel luglio dello stesso anno. L’Ama rimosse circa 800 tonnellate di rifiuti e si trattò, come si disse allora, della bonifica più imponente forse mai effettuata nella Capitale.
Valutazione errata, nulla a confronto di quanto c’è oggi.

baiardo rifiuti4I segni delle ruote di mezzi pesanti, sui sentieri sterrati e polverosi di via del Baiardo, sono la prova che lì vanno a scaricare ditte senza scrupoli di ristrutturazioni di stabili e di appartamenti.

biardo rifiuti5D’altra parte accedervi è facilissimo e non c’è alcun controllo. Eppure basterebbero un paio di new jersey in cemento per bloccare la strada.

baiardo rifiuti6Non è la prima denuncia che pubblichiamo e non sarà l’ultima, ma dal nostro precedente sopralluogo di pochi mesi fa un elemento in più si è aggiunto allo scenario di massimo degrado: quintali di amianto abbandonati.

baiardo rifiuti7Lastre e cassoni di eternit cancerogeno che si sfaldano sul terreno e le cui polveri fini sollevate dal vento restano nell’aria per poi andare a depositarsi ovunque. O per essere respirate dai ciclisti che passano sulla pista distante solo qualche decina di metri.

baiardo rifiuti8Quanto basterebbe per mettere subito l’area sotto sequestro. Ma se non bastasse aggiungiamo altre foto. Quelle, ad esempio, di una catasta enorme di legname che potrebbe prendere fuoco con un nulla scatenando un incendio di enormi proporzioni

baiardo rifiuti9E alla legna, poco distante, si aggiungono anche stracci e plastica, materiale notoriamente altamente infiammabile

baiardo rifiuti10Se non bastasse, c’è anche un bidone di solvente chimico che sversa il suo contenuto nel terreno inquinandolo irrimediabilmente.

baiardo rifiuti11Ecco la ciliegina sulla torta: cadaveri di animali in putrefazione. Ce n’è veramente abbastanza per dire che questo è un lato B da urlo.

baiardo rifiuti12Non c’è una sola istituzione che non sia al corrente di questa situazione, e non da ieri. Dall’Ardis alla Asl Roma 1, dal Campidoglio al Municipio.

Anche la Prefettura la conosce bene, il problema è da mesi sul tavolo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del XV Municipio. “Se gli enti competenti non si attiveranno in breve tempo non si esclude il ricorso alla magistratura” ebbe a dire il Prefetto Franco Gabrielli incontrando i cittadini del XV lo scorso 30 novembre.
Ma da allora di tempo n’è passato; nel frattempo i delinquenti continuano a perpetrare quello che può definirsi un vero e proprio omicidio ambientale, il più grave in corso in tutta Roma.

Claudio Cafasso

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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8 COMMENTI

  1. Sono grata a questo giornale per il suo grande lavoro di sentinella del nostro territorio, non si può non rimanere a bocca aperta davanti a queste montagne di schifezze che nessuno riesce a fermare. Possibile che nessuno interviene, l’amianto è pericolosissimo e lì vicino ci pedalano adulti ma anche bambini e ragazzi ! Bisogna chiudere subito la ciclabile !

  2. Si spera che a giugno i corresponsabili di questo disastro, i mediocri “politici” che da tre anni bazzicano la sede del municipio XV di via Flaminia vadano finalmente tutti a casa.

  3. Sono contento che abbiate portato alla ribalta questo scempio.
    Nel 2009 percorrendo in montani Bike la ciclabile nei due sensi da ponte Milvio a castel giubileo fino alla via salaria passando per l’aeroporto dell’urbe ho notato e segnalato la presenza di amianto sui tetti della caserma della guardia di finanza , diverse baracche di aziende agricole e alcune fabbriche chiuse e abbandonate.
    Segnalai la cosa ma non accadde nulla. Ora la politica si lamenta del giustizialismo della magistratura?!?!?
    Ora osservo l’inquinamento dei cartelloni con cui i politici stanno tappezzando Roma. ” LIBERIAMO ROMA DAI CAMPI NOMADI”
    Liberiamoci da questa marmaglia di disonesti e mettiamo in sicurezza questa città e i suoi abitanti.

  4. solo immagini per i giornali ” chiuso campo rom” poi tutto viene dimenticato il recuoero del territorio l’igiene non va sulle prime pagine! Ci saranno dei responsabili di questo dove sono i funzionari della 15° ? Basta abboccare alle campagne elettorali sono tutti uguali Parassiti !!!!

  5. NON è FORSE FINALMENTE GIUNTO IL MOMENTO DI MANDARE VIA LA CLASSE DIRIGENTE DI QUESTA NOSTRA CITTA’ ? TUTTI A CASA a cominciare dal Prefetto Gabrielli e poi a cascata tutti i responsabili di questo indegno scempio !!!

    ALESSANDRO

  6. Anche se conosco già l’area e le sue condizioni in questi giorni andrò personalmente sul posto a fare un sopralluogo.
    Lunedì sentirò, insieme al Presidente, il responsabile territoriale dell’AMA per acquisire ulteriori informazioni su questo caso che su le altre criticità conclamate del nostro Municipio, prepareremo un dossier, e subito, stesso Martedì prossimo andremo ad un incontro con il Direttore del Dipartimento Ambientale di Roma Pelusi per presentare proposte operative per fronteggiare le criticità relative al verde e ai rifiuti del nostro territorio così bistrattato.
    Ci stiamo organizzando affinchè tutte le informazioni al cittadino potranno avvenire nel prossimo futuro tramite quello che dovrà essere, debitamente migliorato, il principale canale comunicativo, il sito ufficiale del Comune e del Municipio.

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