Votato all’unanimità dal Consiglio del Municipio XV l’assoluta contrarietà alla realizzazione di un punto di trasbordo rifiuti a Saxa Rubra, nell’area cosidetta “ex Gran Teatro”, e comunque “a qualsiasi altra attività che non rispetti quanto già stabilito dalla Risoluzione n.40/27” che prevede la destinazione di quei 9mila metri quadri ad area parcheggio di scambio a uso della stazione Saxa Rubra e delle numerose linee Cotral delle quali usufruiscono migliaia di pendolari ogni giorno.
Questa la sintesi della lunga seduta di lunedì 3 giugno che ha preso il via alle 10 per concludersi intorno alle 15.30 ed alla quale hanno preso parte cittadini, sindacati, comitati di quartiere, associazioni, forze politiche, tutti d’accordo nell’asserire che tale decisione è stata presa da un Sindaco che probabilmente non conosce il territorio sul quale ha deciso, ad insaputa del governo di prossimità e della stessa maggioranza 5S che guida il municipio, di aprire un centro trasbordo AMA a due passi dal Centro Rai, dove lavorano in oltre tremila; a poca distanza da una scuola superiore, circa mille persone fra studenti, docenti e personale scolastico; in prossimità del Tevere e di diverse attività commerciali e abitazioni.
Una decisione annunciata formalmente con un video messaggio postato qualche giorno fa su facebook per spiegare che “Dopo diverse ricerche, è stato reperito un grande sito, un parcheggio abbandonato dietro Saxa Rubra nel XV Municipio, vicino la via Flaminia, che sarà utilizzato per chiudere Ponte Malnome” non dicendo però che se il parcheggio è abbandonato è proprio perchè è stata l’amministrazione capitolina ad abbandonarlo nonostante quanto deciso dal XV nel 2017, non dicendo che l’area di Saxa Rubra non è una landa desolata ma una centralità urbanistica e non ricordando che l’area dove avverrà il trasbordo di 300 tonnellate di rifiuti al giorno era destinata – con buona pace delle migliaia di pendolari ai quali verrà scippata – a parcheggio di scambio.
Il dibattito
Ad apertura dei lavori, ad esprimere la loro contrarietà sono stati i rappresentanti dell’UsigRai, Unione sindacale dei giornalisti RAI, e dell’UGL-Informazione, altra sigla sindacale del mondo del giornalismo, in virtù del fatto che l’area è a due passi dal Centro Rai. A dare loro manforte, gli interventi di comitati cittadini e rappresentanti dei residenti.
Ad aprire il dibattito, sotto i riflettori del TGR Lazio, il presidente del XV Stefano Simonelli, che ha ricordato di aver scritto un mese fa al Campidoglio una lettera di fuoco per manifestare “l’assoluta contrarietà all’utilizzo dell’area” e per sottolineare che “qualsiasi azione effettuata in contrasto a quanto richiesto dal Municipio verrà ritenuta lesiva della volontà espressa dalla cittadinanza e dal Consiglio Municipale con le conseguenze del caso”.
A seguire, è Marcello Ribera, PD, a parlare di decisione presa “sulle spalle dei cittadini” portando “all’esasperazione il già critico rapporto fra AMA e romani“. Gli fa eco Luisa Petruzzi, Gruppo Misto, sostenendo che l’are in argomento “non ha i requisiti previsti dalla legge” per poter ospitare un centro di trasbordo rifiuti che, per quanto attiene alla viabilità di via Flaminia, sarebbe poi una vera iattura.
Per Daniele Torquati, capogruppo PD, è riduttivo parlare solo di trasbordo rifiuti a Saxa Rubra. Il vero problema è “la mancanza in Campidoglio di concrete politiche ambientali, con tre assessori cambiati in tre anni e dirigenti AMA prima chiamati e poi cacciati.”
Torquati va oltre, e stigmatizza il fatto che il tema trasbordo venga affrontato col criterio dell’emergenza perchè “è sempre negli scenari emergenziali che si insinua la mafia e il malaffare“. Piano gestione rom e nomadi di alcuni anni fa docet.
Dirompente l’intervento di Giuseppe Fina, capogruppo M5S. “Ma che ci stiamo a fare qui da tre anni, in 25 consiglieri a tentare di amministrare un territorio se poi il Municipio viene scavalcato nelle decisioni più importanti. La decisione presa è inaccettabile – tuona – io non ci sto!”
Giuseppe Mocci, Forza Italia, invita i colleghi a trovare un accordo sui diversi documenti presentati allo scopo di votarne uno solo da difendere fino in fondo.
Secondo Luigina Chirizzi, PD, “dovremmo andare tutti a casa se la voce del Consiglio non venisse ascoltata dal Campidoglio” e invita il presidente Simonelli a minacciare la sindaca di dare le dimissioni in tale eventualità. D’accordo anche Giorgio Mori, FDI, che ribadisce lo stesso suggerimento per “dimostrare con forza la netta opposizione del XV ai rifiuti a Saxa Rubra.”
Una, due, tre pause
I lavori vengono interrotti per una pausa di quindici minuti per ottenere una quadra e una convergenza d’intenti sul documento presentato dal PD e su quello a firma 5S.
Ma non bastano, ne occorre una seconda di trenta minuti ed una terza di altri quindici. E mentre l’aula rumoreggia il risultato è che la quadra non si trova. Si andrà al voto con due documenti distinti pur aventi lo stesso obiettivo: un no secco ai rifiuti a Saxa Rubra.
Al voto
Il PD chiede alla maggioranza di approvare all’unanimità entrambi i documenti visto che la finalità è la stessa. Emendamenti e subemendamenti proposti per conciliare i due testi non bastano però ai 5S per convincerli.
Viene quindi bocciato il testo PD e votato quello della maggioranza, sul quale, dopo un ulteriore emendamento, converge anche il voto delle opposizioni “per il bene del territorio“. Una levata di braccia unanime sancisce il risultato.
“Purtroppo la maggioranza non ha voluto inserire il principio di considerare le aree in un piano complessivo, come proponeva il PD, ma avevamo il dovere di fare arrivare in Campidoglio un atto di netta contrarietà votato all’unanimità. Questo abbiamo fatto. Con serietà e senza polemica“, chiosa Torquati a margine della seduta.
Cosa dice il documento votato
Il testo votato all’unanimità, oltre ad esprimere l’assoluta contrarietà alla realizzazione di un punto di trasbordo nell’area in argomento e comunque a qualsiasi altra attività che non rispetti quanto già stabilito dalla Risoluzione n.40/27, oltre a ribadire opposizione ad attività di trasbordo e/o trasferenza in qualsiasi altra area ricadente nel XV che non sia stata preventivamente condivisa e avallata dallo stesso Municipio, propone un piano di lavoro da mettere in atto da subito.
In sintesi, Il documento impegna il Presidente e la Giunta municipale a mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché gli organi competenti capitolini istituiscano immediatamente un tavolo tecnico composto dagli uffici capitolini interessati, dall’AMA e da almeno un rappresentante per ogni municipio allo scopo di individuare sul territorio di Roma, entro settembre/ottobre 2019, aree idonee per le attività di trasbordo valutando altresì la selezione di aree di proprietà di società partecipate del Campidoglio o di proprietà pubblica e privata (anche tramite bandi di gara).
Al termine, dovrà essere redatto insieme a tutti i municipi ed entro il mese di novembre 2019 un piano delle aree di trasbordo dei rifiuti sull’intero territorio di Roma che preveda una distribuzione delle stesse omogenea e diffusa in tutti i municipi. All’interno di tale piano dovrà inoltre essere inserita per singola area la descrizione dettagliata delle attività giornaliere che si svolgeranno in ognuna di esse nonché la tipologia e quantità di materiali trattati.
Che ne sarà?
Lo scetticismo serpeggia fra pubblico e consiglieri. Non a caso Simonelli aveva ricordato, ad inizio seduta, che spesso le decisioni e i pareri degli enti di prossimità non vengono tenuti in considerazione a livello centrale.
Il destino di Saxa Rubra è quindi segnato? Dall’aula Consiglio al territorio: saranno i cittadini ora a dire la loro.
Per martedì 4 giugno, è stata infatti indetta una manifestazione popolare che si terrà dalle 18.30 nell’area giochi di via del Ponte di Castel Giubileo ed alla quale, stando al tam tam sui social, è prevista una grande affluenza.
Claudio Cafasso
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Avvicinare i cittadini alla politica ed alle istituzioni compito gravoso ma indispensabile come ha in maniera eccellente sostenuto il Consigliere Giuseppe Calendino nel corso della riunione straordinaria del Consiglio Municipale XV del 3/06/2019 cercando di fare chiarezza per come vengono trattati argomenti importanti come ad esempio la realizzazione di questo “HUB” per i rifiuti solidi urbani della Capitale.
Scarsa informazione in generale su temi delicati su cui c’è necessità di dialogo e non di facile allarmismo, un sito vale l’altro e spetta obbligatoriamente ai cittadini l’onere della gestione dei propri rifiuti, diversamente ovvero il mero conferimento ad altra destinazione diventerà la voce di spesa comunale e municipale più onerosa in assoluto con conseguenze facilmente ipotizzabili.
Dunque…………