
Sulla vicenda della decisione di AMA, se verrà confermata nei fatti, di aprire a Saxa Rubra nell’area ex Gran Teatro destinata a parcheggio un centro di trasbordo rifiuti da mezzi piccoli a mezzi grandi per successivo inoltro agli impianti di smaltimento dentro e fuori il Lazio, il Comitato Abitare Ponte Milvio ha chiesto al Consiglio del Municipio XV un’immediata presa di posizione.
Non solo, ha chiesto la convocazione di un’assemblea pubblica nella quale i cittadini
possano essere informati e confrontarsi con gli amministratori comunali e i responsabili di AMA.
Sul tema, riceviamo e pubblichiamo un commento di Paolo Salonia, portavoce del Comitato, che così scrive.
“Relativamente a quanto è possibile leggere su alcune testate risulta che entro la fine di giugno, con insolito interventismo, in località Saxa Rubra AMA stia per localizzare una attività di trasbordo di rifiuti, se non addirittura un Centro di transferenza dei rifiuti di Roma Nord.
Ma i cittadini? I cittadini lavoratori, ai quali dovrebbe essere obbligatorio garantire servizi (sperabilmente degni di questo nome), di loro nelle scelte gestionali non si pensa e non si parla mai. Eppure avrebbero diritto che questa città fosse amministrata e condotta da persone competenti e in grado di garantire il loro benessere.
Sarebbe veramente interessante conoscere il nome di chi ha maturato una così astuta decisione, questo grande urbanista, pianificatore dalle lunghe prospettive, questo insolito ambientalista decisionista che conosce bene il funzionamento di un’area metropolitana, persona alla quale affidare con serenità le sorti quotidiane dei cittadini che vanno a lavorare. E la salute di tutti.
Conosce costui il termine e il significato di “nodo di scambio”? Per rammentarglielo, un breve appunto.
Si tratta di un posto (B), solitamente ampio, meglio se anche attrezzato, dove chi deve andare da generici e molteplici A a C altrettanto molteplici (dove gli A sono molto lontani dai C) si ferma in B, scende dal mezzo con il quale è arrivato (pubblico o privato) e ne prende un altro (solitamente su ferro e più veloce, si spera) per raggiungere il suo C, senza ingolfare ulteriormente le infrastrutture stradali che collegano B con i diversi C.
Concettualmente semplice, lo può capire anche l’urbanista del quale si diceva poc’anzi.
Naturalmente B dovrebbe possedere un minimo di servizi primo tra tutti, oltre alle fermate dei bus pubblici e la fermata del mezzo su ferro, parcheggi per chi si sposta con il mezzo privato.
I fruitori di questa giostra (A vs B, B vs C, e ritorno) si chiamano lavoratori e, per definirne meglio la tipologia, pendolari (infatti “pendolano” a/r da A a C passando per B).
Che poi, nel caso specifico in esame, sono gli stessi costretti a viaggiare su quella specie di carro da bestiame che è il famoso trenino della linea Roma-Civita Castellana-Viterbo, la cosiddetta Ferrovia Roma Nord, della quale Saxa Rubra rappresenta una prestigiosa e frequentatissima stazione.
Si capisce bene, persino il nostro potrebbe farcela, quanto vitale sia la dotazione di parcheggi. Per cui un’area finalmente libera rappresenterebbe una sorta di manna dal cielo.
E invece no, si tira fuori la “transferenza”, o “trasbordo” che dir si voglia, dei mezzi dell’AMA, si potrebbe dire un “nodo di scambio” tra i mezzi piccoli e quelli grandi dell’Azienda che tanto si preoccupa del benessere della cittadinanza. Sembra francamente troppo e, soprattutto, anche troppo idiota.
Altro che miopia, qui siamo davanti ad una (ennesima) dimostrazione di stupidità, di incapacità, di demenza amministrativa, di ignoranza delle problematiche di un’area metropolitana.
E’ noto che l’area è fortemente frequentata poichè “nodo di scambio” con capolinea di Cotral e di ATAC oltre che per la presenza della stazione Saxa Rubra della Ferrovia Roma Nord e che in quella zona si svolgono diverse attività lavorative a forte richiamo (si pensi solamente al vicinissimo Centro RAI e al gran numero di lavoratori che lì operano).
Inoltre a pochi metri in linea d’aria, sul lato opposto della via Flaminia e sicuramente a portata dei venti, esistono nuclei residenziali con centinaia di abitanti.
Tutta questa consistente popolazione di pendolari, lavoratori e residenti diventerebbero, quindi, bersaglio di miasmi insalubri provocati dalle attività di “transferenza”, o “trasbordo” che dir si voglia.
Tutto pensato e compiuto contro l’interesse dei cittadini lavoratori, pendolari o meno che siano, e della loro qualità della vita. Una riproposizione della scelta oculata del TMB di via Salaria, proprio immediatamente sull’altra sponda del Tevere.
Si tratta di decisioni che vanno contrastate con tutti i mezzi possibili, anche mettendo in moto un movimento di opinione e di protesta.
Il Comitato Abitare Ponte Milvio ha inviato una lettera al Presidente del XV Municipio, all’Assessore all’Ambiente e a tutto il Consiglio, con la quale si chiede un immediata presa di posizione del Consiglio Municipale stesso contro questa insana decisione, l’assunzione delle iniziative necessarie per bloccarne la realizzazione, la convocazione di una Assemblea pubblica nella quale i cittadini possano essere informati e confrontarsi con gli amministratori comunali e i responsabili di AMA.
Si vuole sperare che in questa occasione il Presidente Simonelli, la sua Giunta, tutto il Consiglio Municipale sappiano fare valere la loro voce sul Comune e sull’amministrazione di AMA. I cittadini sarebbe bene si tenessero pronti a dar loro una mano con la messa in campo di diverse iniziative”.
Paolo Salonia
Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio
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Vorrei fare qualche precisazione a questo articolo, elencando alcuni fatti, limitandomi all’essenziale:
• Il Municipio fin dal 2017 aveva chiesto al Dipartimento di poter utilizzare come parcheggio l’area di via Antonino di S. Giuliano, ex deposito giudiziario abbandonata da anni.
• A marzo 2019, dopo una serie di vicissitudini giudiziarie, veniva pubblicato il bando dei carri attrezzi, nel quale veniva parzialmente recepita la richiesta del Municipio, in quanto veniva indicata come area di parcheggio dei carri attrezzi l’area ex deposito giudiziario di via Antonino di S. Giuliano, ma con la riserva di poterla modificare con altra area equivalente.
• A questo punto il Municipio si è attivato e ha approvato in Consiglio Municipale il 29/4/2019 una Risoluzione con la quale indicava 3 possibili aree alternative a quella di via Antonino di S. Giuliano, una delle quali, la più adatta secondo me, era un’area attigua al parcheggio Cotral, non più utilizzata dal 2016.
• Pochi giorni dopo si è fatta viva l’AMA, sostenendo che quell’area le serviva assolutamente per una stazione di trasferenza o trasbordo, non si sa bene, e condivido le critiche espresse dall’articolo, e l’invito al Municipio ad opporsi in tutti i modi a questa richiesta.
Faccio presente che l’area in questione (quella adiacente al Cotral), che misura più di 10mila mq, potrebbe essere utilmente utilizzata sia come parcheggio di scambio, sia come area per i carri attrezzi, e che assegnare l’area di via Antonino di S. Giuliano al Municipio sarebbe un grosso vantaggio non solo per la zona di Ponte Milvio, dove esiste una forte carenza di parcheggi, ma per l’intera Città, visto che Ponte Milvio è molto frequentato per la presenza di rilevanti attività commerciali, tra cui un’ottantina di attività di ristorazione, e della ben nota Movida.
Ben venga quindi una Assemblea pubblica chiesta dal Comitato Abitare pontemilvio, per informare i cittadini e consentire loro di dare indicazioni alle Autorità politiche comunali che dovranno prendere la decisione, purchè si faccia presto, e dovrebbe muoversi il Municipio.
Comitato Ambiente e Legalità – Ponte Milvio
Sarebbe forse meglio non sovrapporre troppe questioni, con il rischio di creare molto “rumore” e nella confusione che ne deriva, si sa, alla fine vincono sempre coloro che vanno avanti in silenzio e in assenza di qualsiasi confronto, quelli che si sentono forti come schiacciasassi, in questo specifico parliamo di AMA, di Comune, di Regione.
Mettere insieme due problematiche (ex Deposito Giudiziario e AMA a Saxa Rubra), ugualmente urgenti, ma profondamente diverse e con soluzioni totalmente indipendenti, compromette la soluzione di entrambe (…tra i due litiganti, il terzo gode….), proprio per questo vanno trattate separatamente, ciascuna per il proprio ambito.
La vicenda della ri-localizzazione dell’ex Deposito Giudiziario Farnesina, con la conseguente liberazione di quell’area da destinare a parcheggio in modo di alleggerire la “pressione” insostenibile su Ponte Milvio e dintorni, rappresenta un tema centrale sul quale il Comitato Abitare Ponte Milvio è stato, ed è tuttora, estremamente attivo, anche con la presentazione di formali richieste in tal senso al Municipio XV.
Ma la soluzione di questa ri-localizzazione non deve andare a mischiarsi con il problema Servizio trasferimento rifiuti AMA a Saxa Rubra.
Esistono, infatti, una serie di opzioni alternative per l’ex Deposito Giudiziario, ad esempio fortemente eleggibile potrebbe essere la vasta area di Viale di Tor di Quinto (per intenderci, quella di fronte al Poligono di tiro, luogo di “scandali” per le vicende dei Circhi natalizi con permessi incerti).
Dunque, il Comitato Abitare Ponte Milvio non esita a ribadire il suo impegno per la realizzazione di un parcheggio pubblico nell’ex Deposito Giudiziario, a beneficio della situazione della zona.
Ma si tratta di un’altra problematica, di un altro obiettivo da raggiungere, il cui conseguimento non passa per Saxa Rubra.
Infatti, dovrebbe essere chiaro a tutti che l’area di Saxa Rubra possiede una sua “naturale” vocazione dalla quale non si può – e non si deve – assolutamente prescindere.
Quella che, incontestabilmente, le deriva dall’appartenere ad un “nodo di scambio”, fondamentale per tutta Roma Nord, che necessita vistosamente di una maggiore potenzialità di offerta di servizi e di parcheggi organizzati e ottimizzati.
I caratteri specifici dell’area di Saxa Rubra risultano, poi, ulteriormente definiti dalla presenza adiacente del grande Centro RAI, con il flusso quotidiano di lavoratori e visitatori che questo determina.
Mettere in discussione questa chiarissima vocazione dell’area, introducendo altre ipotesi di destinazione d’uso magari in “coabitazione”, con ragionamenti del tipo “facciamo un po’ per uno, fifty-fifty”, è estremamente pericoloso, poiché apre un autostrada a coloro che già sono con il piede schiacciato sull’acceleratore per imporre l’insana collocazione del trasbordo rifiuti di AMA.
A quanto già espresso nell’articolo relativamente alla irricevibilità del progetto per i danni, anche alla salute, che questo comporterebbe all’intera popolazione di pendolari, lavoratori e residenti, va aggiunta una ulteriore riflessione che anch’essa testimonia della miopia e della incapacità di visione strategica degli Amministratori regionali e comunali e dei responsabili AMA.
Il riferimento va alle problematiche della viabilità, già così fortemente critica sull’asse della via Flaminia e sulle strade limitrofe, che sarebbero così appesantite dalla cospicua presenza dei mezzi AMA con il relativo peggioramento della circolazione e con gli oggettivi rischi su alcuni assi secondari, ad esempio su via Barendson che, come a tutti noto, sta sprofondando nel più assoluto silenzio di chi dovrebbe affrontare il problema.
In conclusione, intendiamo mantenere altissima l’attenzione su questa ennesima prova di incapacità pianificatoria al contempo sostenuta da atteggiamenti chiaramente prevaricatori dell’interesse della cittadinanza, determinati a contrastarne la realizzazione sul terreno con ogni possibile legittima azione, cercando su questo obiettivo tutte le alleanze necessarie.
Reiteriamo la richiesta di una Assemblea pubblica in Municipio XV, tutti i soggetti interessati presenti.
Paolo Salonia
Portavoce Comitato Abitare Ponte Milvio
ERRATA CORRIGE
In una manovra di copia/incolla nella stesura del commento, ho commesso un errore di attribuzione di ipotesi localizzative alternative associandole all’ex Deposito Giudiziario, quando invece erano riferite al servizio trasferimento rifiuti dell’AMA.
La frase esatta è:
“Esistono, inoltre, una serie di opzioni alternative per questo servizio dell’AMA, ad esempio fortemente eleggibile potrebbe essere la vasta area di Viale di Tor di Quinto (per intenderci, quella di fronte al Poligono di tiro, luogo di “scandali” per le vicende dei Circhi natalizi con permessi incerti).”
E la posizione della frase nel testo veniva subito dopo “…il piede schiacciato sull’acceleratore per imporre l’insana collocazione dei trasbordi rifiuti di AMA.”
Mi scuso con la Redazione e i Lettori.
Paolo Salonia
Portavoce Comitato Abitare Ponte Milvio