Nelle more dell’attesa della sentenza del TAR sulla vicenda della linea, Stefano Testi, presidente del Comitato “Un anello per Roma” ha voluto verificare la fattibilità di un servizio prolungato da Ostiense (attuale terminal previsto per la nuova tratta da Vigna Clara) a Tiburtina, sulla quale RFI si è dichiarata disponibile.
L’esito dello studio è positivo, come si evince dalla nota inviataci da Testi che qui di seguito riportiamo.
“Il capolinea a Tiburtina risolverebbe i problemi di circolazione ed interferenze per le manovre al capolinea che costringerebbero il nostro treno ad attraversare tutto il fascio di binari di Ostiense per ripartire, dato che in otto minuti non c’è il tempo di fare manovre sull’asta di manovra ad est della stazione.
Quindi con un treno in più si risolverebbero due problemi: quello del movimento e quello della rottura di carico ad Ostiense; la stazione Tiburtina si presta molto meglio con i suoi binari alla funzione di capolinea.
Ho studiato gli orari attuali (28 dicembre 2017 – 9 giugno 2018) delle linee concorrenti con la nostra: la Viterbo – Roma e la Fiumicino – Fara Sabina.
C’è la possibilità di inserire tranquillamente un Vigna Clara – Tiburtina tra un Viterbo – Tiburtina ed un Fiumicino – Fara Sabina.
Come evidenziato dagli orari allegati, le partenze da Vigna Clara possono, dalle 6 del mattino alle 23.00, partire sempre ad i minuti 15 e 45 di ogni ora, mentre da Tiburtina possono partire ai minuti 5 e 35 di ogni ora, per non interferire con le altre linee.
Si avrebbe così una metropolitana con frequenza di 5 minuti da Trastevere a Tiburtina, senza contare la linea Civitavecchia – Termini che aggiungerebbe un treno ogni mezz’ora sulla tratta San Pietro – Tuscolana.
La frequenza dei treni sulla tratta Valle Aurelia – Ostiense potrebbe giustificare la soppressione dei treni attestati a La Storta, che sono solo dei rinforzi con l’altro capolinea a San Pietro, Ostiense o Tiburtina.
Il materiale più opportuno per la nostra linea è sicuramente l’ETR 425, detto “JAZZ” il quale con i suoi 471 posti può servire egregiamente il quartiere di Vigna Clara come se avesse una linea privata, dato che i treni si distinguono molto dai TAF in servizio sulla linea di Viterbo o su quella di Fiumicino.
Di seguito viene riportata una proposta di orario per la fascia di punta del mattino, dove maggiore è il numero di treni in arrivo a Roma ed in movimento sul nodo, con allegato il relativo grafico orario.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A meno che i 22 gg non si intendano per lavorativi del TAR, per cui considerando …quanto, 2 o tre gg la settimana?, non diventino 7 -10 settimane , cioè i due mesi giusti per compromettere l’apertura a giugno ! A pensar male , come diceva Andreotti……
@antonella buono
Non si intendono per lavorativi. Si considerano anche i festivi. Ma se l’ultimo giorno cade di sabato/domenica slitta al lunedì successivo.
Non si può più tollerare ulteriore ritardo, la situazione è diventata grottesca. Bisogna fare casino…un SIT-in vicino al TAR, chiederei a Stefano Testi di organizzare…. basta calpestare i nostri diritti
Un’altra illusoria scadenza è passata e della sentenza nessuna traccia…
Quanto dovrà durare ancora questa che sempre più si delinea come una bella presa in giro del diritto e dei cittadini!
Ancora nessuna buona notizia dell’apertura della stazione?
E siamo a Pasqua .. quattro mesi per scrivere una sentenza .. nei paesi civili quattro mesi sono sufficienti per fare l’infrastruttura, qui ci vogliono 28 anni ! Che scempio di risorse pubbliche
E’ davvero una vergogna senza pari !!! Avevo ragione a supporre qualche connivenza …in alto loco che sta utilizzando ogni tipo di scadenza per prenderci in giro ! Dopo aver aspettato le elezioni, adesso stiamo aspettando che si formi il governo ? A quando qualche iniziativa di protesta? O dobbiamo rivolgerci al Gabibbo, alle iene o a Report?
Il Gabibbo o “Striscia la notizia” trasmissione televisiva pluripremiata dal pubblico e dalle giurie proprio perché paradossalmente mantiene vivo lo spirito del giornalismo d’inchiesta, d’indagine rarità perché il giornalismo di oggi commenta a proposito, cioè con cognizione di causa, notizie che vengono erogate dalle società d’informazione come l’ANSA o Reuters ed altri, si è già occupato della “Stazione Vigna Clara” nell’ambito delle loro (di Striscia) campagne d’informazione sugli sprechi di denaro pubblico.
La vicenda “Stazione Vigna Clara” è inserita a pieno titolo nella lista delle opere finanziate e mai utilizzate ( le cosiddette Cattedrali nel deserto….) che costituiscono spreco di denaro pubblico ma si accompagna da caratteristiche diverse, il mero giudizio negativo, perché il suo stato attuale dipende direttamente dalla volontà della cittadinanza che lì quella stazione non la vuole.
Il tanto atteso parere del Tribunale Amministrativo del Lazio non ha e non avrà mai l’aspirazione o l’ambizione di cambiare la volontà popolare che lì quella Stazione non la vuole.
Oppure non la vuole così com’è oggi.
Rimettere tutto nelle mani della politica sembra essere costituire ancora una volta speranza di futuro.
non avrebbe avuto senso rifarla quindi (capisco il voler far girare denaro..) , me rifarla per poi lasciarla di nuovo degradare per 4 oppositori è ridicolo. Dalla Democrazia ad una presunta oLIGARCHIA.
Ma come si fa a dire che “la volontà popolare” la stazione non la vuole? Adesso quei quattro gatti che hanno fatto il ricorso si arrogano pure il diritto di rappresentare la volontà poolare! Ridicolo…
Io abito lì e come me tanta altra gente e non mi sembra che la volontà della cittadinanza locale non desideri la Stazione, anzi. E se si continua a pensare in questa maniera, allora tenetevi il traffico, lo smog, il casino perché evidentemente vi piace più di un servizio ferroviario costruito tra l’altro con criteri moderni.
rivolgersi al Gabibbo, Striscia che fa giornalismo d’inchiesta ?!? Ma dove vivete ? Striscia fa spettacolo a basta per fare share, alzare l’audience e far aumentare i costi degli spazi pubblicitari, altro che giornalismo d’inchiesta ! Ma per favore, tanto tanto Report ma il Gabibbo proprio no, siate seri !!
..Report è sicuramente più autorevole e accurato..ma striscia ha ben altro eco mediatico… benvengano entrambi.
Concordo pienamente con Gaetano,ma quale “volontà popolare” non vuole la stazione!!!!!! Anch’io abito lì e questa “sedicente volontà popolare ” non l’ho mai vista. Quanto alla citazione del Gabibbo o delle iene era ovviamente solo la battuta esasperata di chi vede l’incomprensibile “blocco” di un’opera già pronta che potrebbe migliorare il traffico invivibile della zona ( peggiorarlo è obbiettivamente impossibile ) . Ho sbagliato a dire incomprensibile, dato che pare voluto dalla volontà di 4 gatti autonominatisi “espressione della volontà popolare “!!!!!!!!!
Vedo che il 21 marzo in Consiglio del XV Municipio si è discusso della attesa riapertura di Piazza Diodati dopo due anni di blocco e di ulteriore incuria, sapete se i nostri rappresentanti hanno finalmente “deciso di decidere” dopo la astensione di luglio scorso sulla sistemazione della piazza ?
Il quartiere aspetta risposte ..
Non c’è sorpresa. Il Tar ha da fare altre più importanti dispositivi e sentenze.La volontà popolare vuole la apertura della stazione quale elemento qualificante della zona priva delle più elementari infrastrutture. Come di può ancora perdere tempo.Il tempo è denaro e salute in questo caso.
Tutte i commenti sono leciti e interessanti, ma ad ogni modo qualcuno è in grado di spiegare se ESISTONO DEI TERMINI TEMPORALI DI LEGGE CHIARI per l’emissione di questa benedetta sentenza?
Non voglio credere sia possibile rimandare ad libitum una cosa che dovrebbe essere dovuta.
Vedi art. 89 codice del processo amministrativo
1) “La sentenza deve essere redatta entro non oltre il 45° giorno da quello della decisione della causa” (ossia dal 22 febbraio ?) –> si arriva al 9 aprile
Poi la sentenza dovrà essere sottoscritta (entro quanto tempo non saprei) e a quel punto può essere pubblicata.
Tra una cosa e un’altra penso si arriverà a fine aprile.
Scusate ma la decisione della causa non è stata il 6 dicembre? Dovremmo essere già fuori………
Il 6 dicembre si è tenuta un’udienza pubblica in cui le parti si sono semplicemente limitate ad autorizzare i giudici a trattenere la causa in decisione. Non è stata decisa la causa.
E’ uscita la sentenza: la stazione NON aprira’. Che vergogna
Terzo mondo
magari fosse Terzo Mondo… sarebbe più comprensibile… invece qui una manciata di PRIVATI con amicizie potenti sono in grado di influenzare negativamente la VITA di migliaia di persone… di gettare CENTINAIA di MILIONI di EURO nella pattumiera, di bloccare la viabilità di Roma Nord pur di preservare i propri interessi o quelli della CASTA alla quale appartengono. Profonda amarezza!!!
Grazie per l’aggiornamento, scusate se è già stato detto e non l’ho letto. Non è possibile fare una petizione o qualcosa di simile per farla aprire?
tutto giusto ahime’ Sergio… poi non lamentiamoci se in una stazione abbandonata a centocelle hanno ricavato una piantagione (ovviamente illegale) di cannabis.. peraltro con utenze a “carico” della comunità.
Trovo che il vero impatto ambientale non sia nella costruzione nell’utilizzo di una stazione ferroviaria già terminata e che risolverebbe molti problemi dei Rush dei cittadini di quella zona ma l’enorme traffico che tutti i giorni Corso Francia deve sopportare al mattino e al pomeriggio con un conseguente inquinamento dell’ambiente e dell’aria che respiriamo questo dovrebbe essere tenuto conto a chi si oppone all’apertura di questa Opera fondamentale per la comunicazione con il resto di Roma