Della scuola Biagi, a Osteria Nuova, negli ultimi tempi si è parlato solo per i furti e gli scassi. Ci piace invece questa volta parlare dell’impegno dei ragazzi, della rete che si è creata sul territorio, della collaborazione dei genitori e perché no anche dei docenti testardi che le provano tutte.
“Questa è la scuola che ci piace, viva, vera e partecipata“. E’ con queste parole che Sandro Gambone, docente di Arte e Immagine dell’IC Enzo Biagi di Osteria Nuova, conclude il suo racconto su quanto stanno facendo i ragazzi dell’istituto che, da febbraio del 2015, ha aderito al progetto “La scuola adotta un monumento” trasformatosi poi in concorso nazionale.
“Come docente di Arte e Immagine – racconta Gambone – nell’approdare a settembre del 2014 nel quartiere di Osteria Nuova ho sentito l’esigenza di trovare un sistema alternativo alla didattica tradizionale che stimolasse ad un sapere consapevole, per avvicinare i miei alunni ad una maggiore coscienza come cittadini della società della conoscenza. L’adesione alla rete “la scuola adotta un monumento” mi è sembrato l’intervento più adatto.”
Adottare Galeria
Partire da un piccolo quartiere a nord della periferia romana apparentemente senza margini di identità e senza storia e scoprire con i ragazzi che la storia che lo attraversa non solo ha un valore inestimabile, ma ci chiama in prima linea a sua difesa e ci chiede, inoltre, di recuperare, ricucire e far rivivere un passato, una cultura che rischiamo di perdere.
Questa la motivazione che ha portato il professore a far adottare al Biagi la città morta di Galeria.
Adottare Galeria è diventato quindi per i ragazzi un modo per vivere in maniera diversa l’appartenenza al loro territorio.
Il progetto
“Da febbraio a maggio dello scorso anno – ci racconta il professore – il progetto ha coinvolto più di quaranta alunni che si sono cimentati con sopralluoghi, catalogazione di immagini, la creazione di una cartolina, lo studio della cronologia degli eventi e di altre attività che hanno avuto l’obiettivo di familiarizzare con Galeria, con la storia e il valore della città abbandonata. Il tutto è raccontato da un Blog che ho curato con i ragazzi.”
“Vista la positiva esperienza dello scorso anno ho voluto promuovere la prosecuzione del progetto coinvolgendo ora la II G con attività di studio e approfondimento del monumento e della sua storia con un laboratorio di Archeologia tenuto da Chiara Gianni“.
Perchè l’attaccamento al territorio è anche questo. Chiara Gianni è infatti una ex studentessa del Biagi che dopo quindici anni dal suo esame di terza media è tornata “tra i banchi di scuola “con il suo bagaglio di competenze specifiche nel mondo dell’archeologia e la sua personale conoscenza di Galeria per far vivere ai ragazzi una piccola esperienza di catalogazione archeologica che ha veramente lasciato il segno.
Poi, assieme a Daniele Marcello, giovane laureato al DAMS, i ragazzi hanno approfondito la tecnica cinematografica. Insieme a lui hanno impostato il lavoro di sceneggiatura e la divisione in scene del cortometraggio che stanno girando a Galeria. I ragazzi hanno ideato e sviluppato un canovaccio per la trama del cortometraggio partendo dal messaggio che si vuole dare.
Tre minuti per Galeria
“Una grande soddisfazione per noi docenti vederli così presi da questa responsabilità che li investe: dare voce ad una città muta, mostrare al mondo la necessità di intervenire su questa vecchia creatura adottata” chiosa il professore spiegandoci che il cortometraggio che stanno girando sarà di soli 3 minuti ma che sarà espressione di un sentire proprio un monumento di cui prima, forse, nemmeno se ne conosceva l’esistenza.
E i tre minuti per Galeria saranno presentati pubblicamente alla comunità locale nell’ambito della festa dell’Ottavario che si terrà venerdì 1 aprile.
Scontato che un lavoro di questo tipo non si basa solo sull’intuito di una persona o sulla competenza di un paio di docenti. Il progetto non starebbe in piedi senza l’aiuto delle associazioni locali, la partecipazione delle famiglie e non ultima – aggiunge il docente – “la professoressa Ponsiglione, Dirigente Scolastico del nostro istituto, che ha creduto in questo progetto e nella sua efficacia sin dal primo giorno in cui l’ho presentato”.
“Questa è la scuola che ci piace, viva, vera e partecipata” conclude Sandro Gambone.
Galeria, se non la conoscete andateci
Chissà quante volte vi è capitato di lambiccarvi il cervello per individuare una meta non troppo lontana da Roma Nord dove trascorrere qualche ora immersi nella natura; e chissà quante volte, decidendo per il mare o il lago, questa “meta” l’avete ignorata.
Eppure Galeria, la città morta, è solo al km 8 della Via Braccianese, a pochi chilometri dai laghi di Bracciano e Martignano e lungo la rotabile che porta a Fregene.
Come andarci e per vedere cosa? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iniziativa lodevole che il CdQ Osteria Nuova e Santa Maria di Galeria ha sin dall’inizio sponsorizzato con grande coinvolgimento. ..