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Valle del Tevere, accordo per la riqualificazione del fiume

Galvanica Bruni

valle-del-tevere.jpgAl via il Masterplan della Provincia per le aree protette mentre una petizione popolare chiede l’istituzione di un organismo unico per il Tevere – di Emanuela Micucci  

Valorizzare le risorse forestali e naturali, rilancio sociale, culturale ed economico delle aree protette della Valle del Tevere di competenza della Provincia di Roma. Questo lo scopo del Masterplan “Riqualificazione e fruizione ecosostenibile delle aree protette della Valle del Tevere – un itinerario tra il monte e il fiume…” che ha preso il via ieri con la firma del protocollo d’intesa tra la Provincia e la Regione Lazio. Finanziato con un milione di euro prevede interventi importanti per lo sviluppo del territorio, perché il Tevere non è solo il fiume di Roma. “L’obiettivo è soprattutto incrementare la promozione turistica dell’area – spiega l’assessore provinciale all’agricoltura Aurelio Lo Fazio – dando la possibilità a quanti amano le ricchezze naturali, storiche e archeologiche delle riserve provinciali ed un paesaggio praticamente incontaminato, di poterlo ammirare a piedi, in bicicletta e navigando sul Tevere”.

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Si partirà con tre progetti. La messa in opera degli approdi della Riserva Naturale del Monte Soratte a S.Oreste, di Filacciano e di Nazzano. Quindi si realizzeranno le aree welcome della Riserva Naturale di Macchia di Gattaceca e del Barco e di quella di Nomentum. E si acquisteranno due battelli eco compatibili a fini turistici e paesaggistici che collegheranno, via Tevere, la Riserva del Soratte con quella del Tevere Farfa, da S.Oreste a Nazzano.

Un intervento successivo riguarderà l’area di sosta integrata della Riserva del Soratte. Particolare attenzione al miglioramento della mobilità all’interno e per le Riserve di Nomentum e Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco puntando sulle infrastrutture e i mezzi di collegamento con le stazioni ferroviarie. “E’ prevista, inoltre – aggiunge Lo Fazio – la creazione di centri ricettivi per la cura del corpo e il benessere, di un polo ciclo-pedonale lungo il corso del fiume e di un polo museale virtuale sul carsismo”.

Il Masterplan interessa anche i Comuni di Torrita Tiberina, Ponzano Romano, Civitella San Paolo, Mentana, Monterotondo, Fonte Nuova, Sant’Angelo Romano.

Il Tevere è poi al centro di altri progetti di riqualificazione. Saranno ad esempio 14 i nuovi approdi che sorgeranno lungo il corso del fiume nell’ambito del “Fondo unico regionale per il turismo”. Un intervento che potenzierà la navigazione del Tevere a fini turistici sia verso nord, nel territorio delle province di Roma e di Rieti, sia verso sud, in direzione di Ostia Antica, con la possibilità di realizzare il futuro collegamento fino al mare. Nei nuovi punti di approdo si potrà scendere per proseguire il viaggio con escursioni nei territori a forte vocazione naturalistica della Valle del Tevere, che costeggia i Parchi del Soratte, di Tevere Farfa e della Marcigliana. E’ prevista anche la ristrutturazione e risistemazione di due approdi già esistenti, quelli di Ponte Marconi e di Ostia Antica, affacciato sull’area archeologica e a pochi passi dal borgo medievale con il Castello di Giulio II. 6 i nuovi approdi previsti nel Comune di Roma in direzione nord, a partire da Settebagni. Mentre a sud il più interessante nascerà  all’altezza della Fiera di Roma. In Provincia invece sorgeranno a Riano, Capena, Monte Libretti e Fiano Romano. Passo Corese, Poggio Mirteto, Gavignano, Stimigliano e Magliano Sabina ospiteranno quelli della Provincia di Rieti.

Navigabilità, ma anche risanamento e sicurezza del fiume fino alla foce sono alcune delle richieste della petizione popolare “Ripartiamo dal Tevere”, lanciata nei mesi scorsi dall’associazione Liberinsieme. L’obiettivo è istituire un organismo unico che si occupi del corso fluviale, riordinandone e raccogliendone tutte le competenze, attualmente disperse tra vari enti e istituzioni. Risanare e valorizzare il Tevere, puntando sullo sviluppo turistico, economico e sulla tutela ambientale dei territori di Lazio, Umbria, Toscane ed Emilia Romagna che attraversa. Un intervento legislativo che dovrà prevedere anche accesso, vivibilità, attività compatibili, balneazione del litorale romano e la costituzione di un parco fluviale.     

Della necessità di istituire un organismo unico, del risanamento e della riqualificazione del Tevere ce ne aveva già parlato Sandro Bari, Presidente del Comitato per il Tevere, in un’intervista rilasciataci ai primi di Novembre 2007 ed è per questo che, credendo in pieno nella sua visione, vogliamo riproporvela suggerendovi di  cliccare qui.
Emanuela Micucci

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