Home TEMPO LIBERO Eroi e dei, domenica 8 maggio passeggiata nella storia di Veio

Eroi e dei, domenica 8 maggio passeggiata nella storia di Veio

escursione
foto di repertorio
ArsBiomedica

Promossa dall’Ente Parco di Veio e organizzata da Archeoclub d’Italia di Formello, domenica 8 maggio, a Isola Farnese, nel cuore del Parco di Veio, si terrà una visita guidata al Santuario dell’Apollo con successiva passeggiata alla Tomba dei Leoni Ruggenti dove alcuni attori daranno voce agli autori antichi leggendo testi che condurranno i presenti indietro nel tempo, al momento della caduta della città Etrusca.

La passeggiata dura circa tre ore, è di bassa difficoltà, accessibile ai più piccoli dagli 8 anni in su. Per grandi e piccini occorrono scarponcini e abbigliamento da trekking. Biglietto gratuito con il contributo dell’Ente Parco per un massimo di 20 persone.

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Per info, luogo e orario appuntamento e prenotazione (obbligatoria) telefonare al numero 3917428170 oppure scrivere a archeoclubformelloaps@gmail.com

Il Santuario etrusco dell’Apollo

I resti dell’antica città etrusca di Veio si trovano in prossimità di Isola Farnese, sulla Cassia, un borgo in cui il tempo pare essersi fermato. Un piccolo borgo nato sulle rovine di una vecchia città etrusca, un tempo circondato da mura, torri e porte di accesso. Lo chiamavano “Isola” perché sorgeva su una rocca di tufo ed era circondato da un fosso, il fosso Piordo.

Di questa vasta area archeologica dell’antica città etrusca di Veio solo una parte è emersa con gli scavi archeologici. Il monumento più prestigioso è il santuario extraurbano di Portonaccio, noto per il rinvenimento della celebre statua di Apollo.

santuario-etrusco-apolloIl santuario racchiude il più antico e il più notevole esempio di tempio tuscanico finora conosciuto. Era ornato originariamente da una splendida decorazione in terracotta policroma culminante sulla sommità del tetto in una serie di statue a grandezza maggiore del vero, tra le quali il celebre gruppo tardo-arcaico di Apollo ed Ercole, affrontati nella lotta per il possesso della cerva dalle corna d’oro. Accanto al tempio sorgeva una piscina destinata ad abluzioni rituali e, più a est, un grande altare.

Tomba dei Leoni Ruggenti

È la più antica tomba etrusca dipinta, databile tra il 700 e il 690 a.c., ed è sicuramente la più antica di tutto il mediterraneo occidentale. Scoperta nel 2006 grazie a una complessa operazione dei Carabinieri del Nucleo Patrimonio Artistico, la “Tomba dei Leoni Ruggenti” deve il nome al fregio dipinto sulla parete posteriore della camera sepolcrale con quattro bestie feroci dalle fauci spalancate che rimandano al mondo degli inferi.

leoni-ruggentiPoco sopra si staglia un fregio con uccelli acquatici migratori, che simbolicamente accompagnano il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà.  Il piccolo ambiente, scavato nel banco di tufo della collina, è facilmente accessibile e visitarlo è un vero e proprio tuffo nella storia degli etruschi.

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