
Votato all’unanimità dal Consiglio del Municipio XV, nella seduta di mercoledì 5 settembre, un documento che impegna il Presidente del Municipio e ed il Sindaco sui vari enti regionali e di parco, sull’AMA e sugli organi ministeriali, come la Prefettura, per sensibilizzarli sulla necessità di risolvere l’emergenza cinghiali che a Roma Nord scorrazzano nelle aree verdi e vengono nutriti come animali domestici dai cittadini che fanno oggetto di selfie.
“Il tema – dichiara il consigliere FDI Giorgio Mori, estensore del documento – era stato posto all’attenzione degli organi politici locali già alcuni mesi fa quando è esplosa la moda di fermarsi con l’auto nei pressi dei giardini di Tomba di Nerone per dar da mangiare agli ungolati che lì stazionano da mesi e farcisi una foto insieme. Ci siamo poi accorti che le segnalazioni dei residenti venivano però respinte per presunta incompetenza”.
“Dopodichè è stato prodotto l’atto votato ieri che è passato prima nell’apposita commissione nella quale il Presidente Stefano Simonelli aveva informato sull’attività svolta da quasi un anno attraverso tavoli e riunioni anticipando che era in procinto di produrre un protocollo di intesa tra i vari enti coinvolti, da Roma Natura a Comune di Roma e Regione Lazio, da Carabinieri e Polizia alla Prefettura”.
“Come emerso dalle dichiarazioni del Presidente Simonelli nel corso della seduta di Consiglio questo percorso si è però improvvisamente interrotto a causa della presa di distanze da parte della Regione Lazio che in alcune note avrebbe sostenuto che tutto dovrebbe essere subordinato alla produzione di piani abbattimento selezionato e faunistici di competenza di Roma Metropolitana, e dunque del Sindaco Raggi. Di conseguenza tutto lo sforzo dell’ultimo anno sarebbe stato vanificato.”
“Vale la pena osservare però – sostiene Mori – che la mia proposta è stata in conclusione votata all’unanimità con leggerissime modifiche, ma lasciando passare un messaggio preciso di compattezza tra maggioranza e opposizioni che sono andati oltre le schermaglie politiche e hanno votato un documento che impegna principalmente l’Assemblea Capitolina e ne rafforza certamente la legittimità in sede di discussione nei tavoli prefettizi.”
“L’atto prevede dunque la richiesta alla Regione Lazio e agli enti preposti di ulteriori perimetrazioni e reticolazioni delle aree coinvolte, maggiore controllo di Roma Natura e Parco di Vejo, magari anche con potenziamento del personale di competenza, maggiori catture da parte della Regione, ma anche l’attivazione del piano di abbattimenti controllati a Roma Metropolitana. Inoltre – conclude Mori – si è ritenuto opportuno chiedere all’AMA una maggiore pulizia di strade e cassonetti nelle aree adiacenti agli avvistamenti e alle forze dell’ordine di sorvegliare il rispetto della legge che vieta ai privati di nutrire i cinghiali in aree pubbliche.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA