Home AMBIENTE L’Europa, i cinghiali e l’emendamento safari urbano

L’Europa, i cinghiali e l’emendamento safari urbano

cinghiali tomba di Nerone
Galvanica Bruni

Non era difficile prevederlo e infatti, puntuale, è arrivata da Bruxelles la richiesta di chiarimenti. Da chiarire, puntualizzare e dettagliare per fugare ogni dubbio, è la norma – approvata con la legge di bilancio – che apre la caccia anche nelle aree protette urbane delle specie selvatiche.

Cinghiali, ma non solo temono gli animalisti. E questa sarà una delle prime cose da chiarire in sede comunitaria. Il timore è che a finire letteralmente nel mirino delle doppiette siano anche specie tutelate e in via di estinzione.

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La missiva pervenuta dall’Europa a palazzo Chigi è firmata dalla direzione Ambiente, sottolinea le norme dell’Unione in materia e ribadisce le regole comunitarie che rischiano di essere violate dalla neo-legge italiana.

A destare preoccupazioni – si legge – è l’autorizzazione alle Regioni della facoltà di provvedere al controllo e, se necessario, all’abbattimento o cattura delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia e nei periodi dell’anno in cui la caccia  è vietata.

Si ricordano le direttive europee e si richiedono informazioni sul rispetto delle direttive. In coda a questo avvertimento ci potrebbe essere l’apertura di una procedura di infrazione a carico di Roma con l’inevitabile emissione della sanzione pecuniaria. A carico di tutti.

Rossana Livolsi

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3 COMMENTI

  1. Venissero a Roma i saccenti e supponenti Signori di Bruxelles a constatare “in loco e de visu” l’invasione che questi ungulati perpetuano nelle città e con quale grave rischio e pericolo per i Cittadini. Non credo che nelle varie capitali o città europee pascolino liberamente,vmentre a Roma ad esempio, si trovano ovunque da Piazza Mazzini a Via Boccea, sulla Cristoforo Colombo sulla Cassia ecc.ecc. per non parlare poi dei gravi danni all’agricoltura e sopratutto alle persone morte loro causa. L’abbattimento o la loro cattura si impone!

  2. Per evitare procedure di infrazione e sanzioni sarà sufficiente che l’Assessora all’Ambiente del Comune di Roma scriva alla CE per dire che la colpa è delle ….GHIANDE.

  3. Ma già era nella natura delle cose che finisse a tarallucci e vino (senza pappardelle al sugo di cinghiale), lo immaginavo. Quando si leggono, sui vari spazi di animalisti e “fattorie” sui canali cosiddetti ‘social’ espressioni tipo “Spero che perdano l’uso della parola quelli che odiano i cinghiali” con 3000 like a corroborare l’augurio, l’unica cosa che penso è che il marcio è nella mente delle persone. I cinghiali fanno…i cinghiali. Non possono autodistruggersi. E’ più difficile cambiare la testa di certe persone, e poche di queste bastano per danneggiare la vita di interi quartieri.

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