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Cinghiali fra tombe e lapidi nel cimitero Flaminio

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Galvanica Bruni

E’ dall’inizio della settimana che scorrazzano liberamente per i viali e i lotti del cimitero Flaminio. Un duplice avvistamento in pieno giorno il 22 maggio – un paio di esemplari di media taglia – e poi di nuovo il 24 – questa volta una famigliola – sempre di giorno, smentendo la narrazione che li vuole attivi solo al tramonto.

Cinghiali nel cimitero di Prima Porta: la loro presenza ha spaventato i visitatori gia’ impegnati a districarsi nel mezzo di disagi crescenti. Per i giardinieri ancora attivi in effetti gli ungulati sono una presenza abbastanza comune: solitamente si affacciano al calar del sole, quando il cimitero torna deserto, sgombero della presenza umana.

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L’assessore capitolino all’Ambiente Sabrina Alfonsi promette a breve interventi di contenimento e verifiche sui corridoi di ingresso per impedire  di ritrovarsi faccia a faccia con un cinghiale che grufola tra le tombe.

Ma queste incursioni dei grossi mammiferi non sono un fatto nuovo. Gia’ due anni fa vennero immortalati mentre si aggiravano tra i loculi buttando a terra croci, cuori e fiori e scavando grosse buche nel terreno, comunque dissestato. Un avvistamento, quello di allora, che non ha impedito il ripetersi del blitz.  Con contorno di timori e polemiche. Anche perché le tracce della loro presenza – in primo luogo la razzia di fiori e le fosse a terra – sono diffuse su tutto il cimitero. Difficile ignorarle. E ci sono aree del camposanto piuttosto isolate dove incontrarli puo’ essere davvero pericoloso.

Il piano di contenimento e di contrasto alla diffusione degli ungulati ha delle gravi lacune. Ed ormai Roma Nord e’ letteralmente invasa, con i branchi che si spostano da una zona urbana all’altra, indisturbati e del tutto in confidenza con l’uomo. Adesso che hanno trovato il corridoio per entrare al cimitero sara’ complicato farli sloggiare perche’ lì trovano facilmente cibo.

Rossana Livolsi  

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1 commento

  1. Ma da dove sono entrati? Non esiste una recinzione? Magari dando un appalto ad una ditta esterna, dopo un ragionevole lasso di tempo, si troverà da dove sono entrati. A questo punto con una semplice gara di appalto, sempre dopo un certo tempo, si troverà una ditta che, nei tempi necessari, chiuderà la falla. Tutto ciò visto il normale carico di lavoro dei dipendenti comunali (giardinieri e quant’altro) a questo preposti. Dopo occorrerà, ovviamente, un’apposita gara d’appalto per convincere i cinghiali che ancora si trovino all’interno ad uscire.

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