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Truffa della caldaia nella Capitale: l’ATI Sea mette in guardia i romani

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A seguito delle numerose segnalazioni ricevute, il dr. Paolo Buttazzo, amministratore dell’ATI Sea Srl, società alla quale, tramite bando, è stata affidata dall’amministrazione capitolina la gestione dell’attività di controllo e verifica delle caldaie, affida alla stampa alcune precisazioni in merito alla questione della “Truffa della caldaia”. Sono infatti recenti alcuni episodi nella Capitale che denotano come truffe e truffatori siano sempre in agguato.

“La campagna di manutenzione degli impianti termici – spiega la nota – secondo la normativa europea in vigore, prevede l’obbligo di effettuare controlli sul rendimento energetico di tutte le caldaie del territorio ai fini del rilascio dell’autocertificazione e del bollino energetico da parte di manutentori abilitati. I recenti servizi televisivi mandati in onda dalla trasmissione “Striscia la Notizia” hanno purtroppo portato alla luce episodi gravi di truffa che riguardano la manutenzione delle caldaie.”

“Essendo giunte agli uffici competenti ulteriori segnalazioni di sconosciuti che si spacciano per verificatori degli impianti termici dell’ ATI Sea Srl. , l’azienda tiene a precisare quanto segue:

• le verifiche presso gli impianti termici (ai sensi della legge 10/91, DPR 412/93 e s.m.i.) vengono effettuate sul territorio della Capitale esclusivamente dall’ATI Sea Srl su incarico di Roma Capitale;
• le verifiche vengono sempre preannunciate tramite lettera su carta cointestata di Roma Capitale e dall’ATI Sea Srl
• tale comunicazione contiene l’indicazione del giorno e dell’ora in cui il controllo verrà effettuato;
• tutti gli operatori incaricati si presentano all’utente muniti di tesserino riconosciuto da Roma Capitale e dall’ATI Sea Srl,

L’ATI invita dunque a prestare particolare attenzione a contatti telefonici diretti o a coloro che si presentano in date diverse da quella programmata e si mostrano riluttanti nell’esibire il tesserino di riconoscimento e il relativo documento di identità, ribadendo che nessuno può comunque richiedere, a domicilio, il pagamento in contanti. Per ogni informazione o chiarimento rivolgersi all’ATI Sea Srl al numero verde 800.960257.

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51 COMMENTI

  1. Sarei curioso di sapere in quante citta e comuni i cittadini sono sogetti a questo pizzo e tacchegiamento.Il nostro non è più un paese unico con le stesse regole ,oblighi e diritti dalle alpi alla sicilia.Tutto grazie anche alle autonomie locali e al federalismo fiscale che ha consentito la moltiplicazione delle mangiatoie a danno dei cittadini italiani.

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