Dai ring della boxe all’attuale tendopoli passando per la bolla del grande fratello. Storia del degrado culturale di Ponte Milvio
Ponte Milvio, la Torretta Valadier ed il suo piazzale ridotti a luogo di fiere e di eventi che nulla hanno a che fare con la storia, la cultura e l’arte che rappresentano. Da anni una gestione superficiale di questo sito ne ha causato un lento, inarrestabile degrado. Il nostro j’accuse non è rivolto né a questo né a quel politico, né a questa o quell’amministrazione ma al modo diffuso, trasversale col quale disinvoltamente si utilizza questo spicchio della città, porta di Roma, salotto, o almeno un volta lo era, dei cittadini di Roma Nord. Ripercorriamone le tappe senza neanche andare troppo lontano nel tempo.
Maggio 2007. Il mercato dell’Antiquariato per ben 13 anni è stato un appuntamento fisso di qualità. Migliaia di persone, il primo week-end di ogni mese, si riversavano a Ponte Milvio, sulla sponda del Tevere, per un evento che travalicava i confini regionali del Lazio. Acquirenti, antiquari, critici e semplici curiosi, a migliaia. Quella di Maggio 2007 è l’ultima edizione perché di lì a poco qualcuno, nel XX Municipio, si accorge di una irregolarità nel complesso dei documenti presentati 13 anni prima per ottenere la licenza. E che fa ? Anziché tentare di sanare la situazione e salvare la manifestazione, revoca sic et simpliciter la licenza. Dopo 13 anni un evento di qualità, che dava prestigio alla zona, da Giugno 2007 sparisce nel nulla (vignaclarablog del 10.10.2007).
Giugno 2007. È l’inizio del panem et circenses. Il giorno 26 un ring di boxe viene montato sotto la Torretta Valadier circondato da un caravanserraglio formato da un gazebo di merchandising, uno stand di mescita di birra, un camion di sei metri per la vendita di bevande e porchetta. Il tutto senza il nulla osta della Sovrintendenza Comunale. Ai nostri atti abbiamo una mail dell’allora Sovrintendente che dice: “Dell’incontro di pugilato i miei uffici non sapevano nulla. Anche il Gabinetto del Sindaco, per quanto mi risulti, non era al corrente dell’evento. Dietro richiesta di informazioni al XX Municipio, è stato appurato che l’incontro di boxe si terrà nella piazza e non nell’area antistante al Ponte. E’ questo il motivo per cui non sono stati avvertiti gli uffici dei Beni Culturali“. Nella Piazza ? No, sotto la Torretta e con il patrocinio del XX Municipio. La sera del 26 cinque-seicento giovani si affollano intorno al ring, fra recinzioni sporche e malmesse, senza alcun contenitore per i rifiuti, senza alcuna protezione alle due statue del piazzale che vengono prese d’assalto rappresentando buoni punti d’osservazione (vignaclarablog del 27.6.2007)
Settembre 2007. Si ripete la serata di boxe. Stesso luogo, stesso scenario, stesso patrocinio.
Ottobre 2007, è l’inizio dell’approccio mercantile. Sul plateatico della Torretta Valadier per un intero week-end viene allestito un mercato di chincaglieria ed abbigliamento usato. Si dice che sia abusivo, che l’organizzatore non abbia alcuna autorizzazione. Né quella della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, né quella all’occupazione di suolo pubblico, né quella commerciale. Ma nonostante ciò il mercato, circa una ventina di banchi, si svolge tranquillamente (vignaclarablog del 22.10.2007). La locandina lo pubblicizza come un evento culturale patrocinato dal XX Municipio.
Ancora Ottobre 2007. Si rievoca sotto la Torretta la battaglia tra Costantino e Massenzio a spese del XX Municipio. Tra impalcature, fondi di scena, curiosi e passanti, auto bloccate dal traffico impazzito di un sabato pomeriggio, un manipolo di figuranti in costume interpreta la rievocazione, al termine della quale un impensabile inaspettato red-carpet di carboni ardenti ospita la passeggiata di un coraggioso assessore. Un altro illustre ospite nell’occasione dichiara :”Ponte Milvio rappresenta un luogo di straordinaria importanza storica, artistica e culturale, un luogo di identità simbolica per tutti gli abitanti di Roma, ed è giusto rendergli omaggio” . Questa festicciola in maschera sarebbe l’omaggio.
Gennaio 2008. Di nuovo panem et circenses. Viene installata sotto la Torretta la cosiddetta “bolla del grande fratello”, un delizioso monolocale indipendente di 10mq con angolo cottura, servizi, ampia terrazza con vista su ponte Milvio. In realtà un evento di pura demenza, una “sbobba” mediatica (vignaclarablog del 19.1.2008). Troupe televisive, camion, giornalisti, curiosi, parcheggiatori abusivi, writers, di tutto e di più invadono, offendono e sporcano per una decina di giorni. Questa volta è il Gabinetto del Sindaco che si trovano a dover ringraziare i residenti e gli amanti di Ponte Milvio. Ma ringraziano anche, a prescindere dall’ideologia professata, un gruppo di ragazzi che dopo una decina di giorni assalta la bolla, la occupa e pone fine al triste circo.
Aprile 2008. Grazie alla compiacenza di non si sa chi, per una serata intera la Torretta Valadier viene usata come sfondo per la proiezione del logo della catena GS. Come trasformare un’opera architettonica in un’icona di un supermercato. Senza alcuna autorizzazione (vignaclarablog del 14.5.2008)
Giugno 2008. Finale italiana del Red Bull Street Style, sempre, immancabilmente sotto la Torretta. Nulla da recriminare per carità, è un evento sportivo particolare. Ma nessuno sembra ricordare che a due passi da Ponte Milvio esiste un’immensa area denominata Foro Italico, contenente ben due stadi deputati ad ospitare le manifestazioni sportive. No, meglio tenere la finale a Ponte Milvio, terminata la quale centinaia di bottiglie di birra vuote e di cartacce ricorderanno l’evento ai residenti per i giorni a venire.
Siamo a Settembre 2008 e se escludiamo la seconda edizione di “Musica senza confini” tenutasi dal 2 al 5, non un evento culturale degno di questo nome è stato effettuato a Ponte Milvio negli ultimi 15 mesi.
Ottobre 2008. Improvvisamente una tendopoli, stile protezione civile post terremoto, spunta dal nulla. Dove ? sempre, immancabilmente sul plateatico della Torretta. Ha un solo merito, diciamolo subito, quello di aver ospitato domenica 19 ottobre una giornata per la prevenzione sanitaria. Ma per il resto la tristezza regna sovrana. Cinque tendoni con decine di banchi da mercato rionale: gadgets elettronici cinesi, abbigliamento peruviano, CD, artigianato simil etnico, profumi dalla dubbia etichetta.
Il tutto senza un filo conduttore, senza una logica, tranne quella di impadronirsi di un sito di prestigio. Di domenica mattina abbiamo contato si e no un centinaio di visitatori. Durante la settimana è deserto. Cinque tendoni, di cui uno vuoto perché dopo aver ospitato la giornata della prevenzione tale è rimasto, che tolgono la Torretta dalla vista, che rendono difficile il passaggio, che fanno imbestialire i residenti.
Chi lo organizza, chi l’ha autorizzato, quanto dura ? Bocche cucite presso le Istituzioni. Una formale interrogazione posta in Consiglio Municipale lunedì 20 al Presidente del Municipio rimane senza risposta. Proviamo anche noi a chiedere notizie ma dal Municipio ci rimbalzano sul Gabinetto del Sindaco, inavvicinabile per dei comuni mortali. Più avvicinabile è la Sovrintendenza Comunale che dice di aver respinto al mittente, cioè al XX Municipio, per ben tre volte la richiesta di nulla-osta non ritenendo culturalmente adeguato al sito il progetto proposto. Che poi è stato comunque realizzato. Sorto per durare un mese, già si vocifera che andrà avanti fino a Dicembre.
Ponte Milvio è al capolinea.
E Tutti tacciono. Tacciono gli Assessori alla Cultura del Municipio e del Comune, tacciono gli organi di stampa, tacciono le associazioni culturali che si richiamano a Ponte Milvio. Gli unici a non tacere sono i seri e storici operatori commerciali della Piazza, che la amano e la rispettano, ed i comuni cittadini il cui pensiero è sintetizzabile nell’amara previsione fatta da Martina, una nostra lettrice:”prima o poi ci troveremo sotto la Torretta la fiera dei polli e dei conigli”.
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Complimenti, una ricostruzione perfetta e grazie per avermi citata. Siete gli unici che si battono con tanta forza per Ponte Milvio, bravi !
Ieri sera con gli amici lo abbiamo ribattezzato, ora si chiama Tende Milvio.
Buona giornata. Martina
Chiarimoci.
1- Non so se Ponte Milvio, cioè l’area antisatante alla Torretta, sia il luogo adatto per le manifestazioni culturali, artigianali o commerciali che siano a prescindere dal loro valore e qualità. Questa forse sarebbe la prima domanda da porsi. E i nquesto senso già spostarle verso la pista ciclabile e lungo la stessa sarebbe un’alternativa semplice che non avrebbe impatto sulla Torretta e il Ponte.
2-Per come la penso io anche il mercatino dell’antiquariato era solo uno dei tanti che ci sono a Roma, forse uno dei primi e più apprezzati ma dal valore qualitativo discutibile, come ad esempio quelli che ora si svolgono ai giardini di Corso Francia-via Cassia.
3-Invece la rievocazione storica della battaglia di Ponte Milvio non era una cattiva idea. Incurisito sono andato a vederla, anche perchè conosco il Gruppo storico romano che l’ha fatta. Non sono dei figuranti, forse potrebbero essere meglio organizzati ma sono un’associaizone onlus a cui il Comune non ha mai dato una lira. Tra l’altro ogni anno realizzano rievocazioni storiche per il Natale di Roma (unica iniziativa veramente a tema con l’anniversario della fondazione dell’Urbe, altro che inaugurazione di Auditorium o casa del Jazz!) tra cui una parata dal Circo Massimo al Colosseo ai Fori Imperiali che coinvolge gruppi storici romani di tutta Italia, Europa e anche USA. Prata tra l’altro che finora il Comune ha spesso senza motivo non autorizzato. Nel caso di Ponte Milvio il problema per me è stato la scarsa pubblicità dell’iniziatva: solo pochi cartelli in zona ma il XX Municipio è molto più grande e qualche articolo sulla stampa. E soprattutto mi ha lasciato perplesso il resto della manifestazione con un’esibizione di arti marziali e i carboni ardenti:questi sì veramente fuori luogo, anzi contesto.
4-Il Carnevale a Ponte Milvio vi è sfuggito nella rassegna dell’utilizzo dello spiazzo. Era una domenica di carnevale di questo anno. In quel caso però i giochi gonfiabili per i bambini furono messi a destra verso la statua di Gesù per limitare l’impatto con la Torretta. Iniziativa che vorrebbe riprendere quella del carnevlae romano.
5-Verificate come si danno i patrocini e cosa significa averli. La vera questione mi sembra chi dà l’autorizzazione allo svolgimento di una qualsiasi manifestazione: è qui che si deve rintraccaire chi ha la responsabilità. Poi in caso di irregolarità i respnsabili sono coloro (i vigili ad esempio) che non vigilano, intervengono, multano,ecc.
6-Un lato positivo forse c’è: con la scusa (senza riaprire la polemica su questo, però) dei lucchetti di Moccia e della movida dei giovani si è comunque riscoperto Ponte Milvio (non solo il ponte, l’area antistante, ma il quartiere) tornando a farlo vivere e utilizzarlo con tutti i pro e i contro del caso.Prima era divenuto un perfetto monumeto sconosciuto che, tolte le auto, era poco attraversato anche dai pedoni.
7-Il problema è anche un altro. Il XX Municpio non è solo Ponte Milvio. Cosa si fa nel resto del territorio così sterminato? E come si pubblicizzano le varie iniziative? Quante volre i cittadini le scoprono per caso o solo a manifestazione avvenuta? Se non mai?
Saluti
VIncenzo
Ecco una email inviata da un mio amico al presidente del XX municipio.
Servira’ a qualcosa?
Gentile Presidente,
in data odierna mi sono recato presso i VS. uffici per sapere chi aveva autorizzato e chi aveva richiesta l’autorizzazione per lo scempio che è davanti agli occhi di tutti i cittadini :3 tendoni con una decina di bancarelle che vendono il nulla assoluto di fronte a uno dei monumenti più belli di Roma.
La vostra responsabile del dipartimento Commercio non sapeva molto ,ma mi ha comunque informato che in data odierna era pervenuta una richiesta al xx municipio di prolungare questo obbrobrio fino alla fine di novembre.
Da qualche giorno inoltre sono apparsi altri 5 tendoni fra loro collegati ,allo stato vuoti.
Avete smantellato il mercatino di antiquariato della domenica ,avete eliminato il mercato di Ponte Milvio che faceva parte della storia e della cultura del Quartiere, e ora autorizzate magari fino a Natale una struttura che è nell’interesse solamente di chi l’organizza e forse di alcuni suoi (di chi l’organizza) amici.
Confido pertanto nel suo senso civico nella sua trasparenza, e sono fiducioso che l’autorizzazione ad esporre non venga rinnovata.
Rimango in attesa di una vostra sollecita risposta prima di contattare la stampa e le altre autorità cittadine.
Tende Milvio invece di Ponte Milvio ? Brava Martina, bellissima idea. Facciamo una raccolta di firme…
suggerisco di cambiare anche il motto di Costantino: da “in hoc signo vinces” a “in hoc signo vendes” !!
su con la vita, in fondo avere polli e uova fresche sulla piazzetta sarà comodo, no ?
ciao. Maurizio
E nel frattempo, come ho letto in un altro articolo di vigna clara blog, la mostra delle fotografie dei gioelli Morellato non è stata autorizzata a Ponte Milvio. Un’occasione persa di fare in piccolo salto di qualità. Come mai ? forse non era all’altezza delle paccottigile in vendita nelle bancarelle ? Anna Maria
Vorrei tornare un attimo indietro a quando si rimproveravano, a mio avviso giustamente, i nostri Amministratori locali di perdersi troppo a “giocare” ai Grandi Politici, parlando in Consiglio più della Resistenza e della Betancourt che dei problemi, piccoli o grandi, della realtà in cui viviamo e che loro DEVONO affrontare e magari risolvere. Allora qualcuno fu tacciato di qualunquismo… Credo però che la reazione dei nostri Amministratori sia stata francamente eccessiva: sono passati dalla Resistenza alle bancarelle, scordandosi tutto il resto, il mercato, l’ex mercato, i parcheggi, la caciara notturna, le risse, i posteggiatori abusivi, la sporcizia, le buche e chi più ne ha più ne metta. Facciamoci caso e almeno ricordiamocelo quando saremo nuovamente chiamati a votare.
abito nei pressi di Ponte Milvio sin da bambino (prima dall’altra parte del Tevere- viale Pinturicchio – poi da questa) e perciò lo considero da sempre un po’ “casa mia”. Purtroppo ho dovuto constatare come, nel corso degli anni, vi sia stato un inarrestabile declino del decoro della piazza e dei suoi monumenti.
Si è cominciato con lo spostare il mercato dall’area antistante la farmacia Spadazzi in quella dove è rimasto sino a qualche mese or sono. il guaio non è stato lo spostamento in sé, ma il fatto che prima i venditori erano realmente ambulanti, nel senso che alle 13,30 si sbaraccava davvero e tutte le bancarelle andavano via, poi invece si è cominciato con l’abuso (per la verità comune a tanti altri mercati rionali) delle orride baracche fisse in lamiera.
Poi è stato costruita quell’orribile struttura – che non si sa cosa sia o a cosa serva – davanti la Banca di Roma, che è rimasta lì, a memoria di quanto si possa inguaiare una piazza.
Poi è cominciata l’abitudine di mettere per Natale una fetenzia di abete rinseccolito peraltro davvero diseducativo per chi come me pensa che gli alberi di Natale debbano essere finti, per non dare una mano al disboscamento e per evitare il triste spettacolo post natalizio di alberi abbandonati nei cassonetti.
Poi, dulcis in fundo, l’abitudine “mocciana” prima dei lucchetti, che hanno addirittura danneggiato un lampione, ed hanno incoraggiato la “movida” notturna che da semplice evento rumoroso si è presto trasformata in una lucrosa attività per parcheggiatori- taglieggiatori, e poi delle scritte con i pennarelli sulle strutture del ponte, e infine tutti gli altri eventi da voi ben compendiati.
Che fare? Ogni logica di decoro urbano, di rispetto dei monumenti e di salvaguardia dell’ambiente si scontra purtroppo con il principio del “pecunia non olet”, e il business prevale su tutto.
Spero solo che la tendopoli attualmente in loco venga presto smantellata e non si incontri con le frenetiche corse allo shopping natalizio.
Da parte mia mi riservo di presentare un esposto al ministero per i beni culturali, ma dubito molto che servirà a qualcosa.
Nel frattempo, ricordandomi lo sciopero dei sigari a Milano contro l’occupazione austriaca, proporrei se non altro, di non comprare nulla dai nuovi barbari.
In attesa del prossimo scempio, vi saluto cordialmente.
Cerchiamo di non esagerare !!….,secondo me l’area dinanzi alla Torretta, è molto adatta per la realizzazione di manifestazioni culturali, e artigianali ,La cultura può essere, per il quartiere , uno straordinario volano di attrattività, creatività e prestigio. Grandi e rilevanti eventi come la rievocazione storica della battaglia di Ponte Milvio il Carnevale e perché no !anche l’incontro di Pugilato , Sono eventi straordinari, se presentati in un certo modo- Anzi ,danno un senso e una festosità alla zona e sono importanti anche per far avvicinare i giovani alla cultura.
Ho letto bene? Rivolgersi ai Beni culturali? alle soprintendenze? alle sovrintendenze?
Ma secondo voi, chi è che ha permesso finora lo scempio sugli unici due beni storico-architettonici che il Municipio possiede? (mi riferisco al Foro Italico e a Ponte Milvio, dato che il sepolcro di Vibio Mariano e la fontanella del Lombardi sono pochi a conoscerli, e Torre Lazzaroni è “privata”! – )
I “nuovi barbari” sono ormai un costume consolidato: non solo i venditori di paccottiglia, ma le paninerie e i salsicciai a tutto volume nella “Roma acquatica”, i furgoni per rimpinzare “sportivi” affamati pre-post partita, i cartelloni pubblicitari appesi ovunque, gli amputatori di statue, i pattinatori su mosaico, i lanciatori di bottiglie di birra dal Ponte, i lucchettatori, i “bombardoni suv” parcheggiati in tripla fila…
Uno sciopero contro “questi” barbari? Contro noi stessi, contro i nostri figli? Sì, ma cominciando da casa…
Francesca, lei non sbaglia quando dice che l’area dinanzi alla Torretta è molto adatta per la realizzazione di manifestazioni culturali e artigianali.
Peccato che non ne sia stata fatta neanche una.
Sbaglia – e me lo consenta – quando dice mercatini ed incontri di boxe sono eventi straordinari per fare avvicinare i giovani alla cultura.
Ma quale cultura ?? quella dei pugni ? quella delle paccottiglie ? quella della porchetta ? quella della volgarità ? quella delle scritte coi pennarelli sulle mura storiche del ponte ? quella del lassismo ? quella dell’indifferenza e del menefreghismo nei riguardi dei beni culturali della nostra città ?
Di quale cultura s’è fatto portatore nel tempo il nostro Municipio ?
di quella degli SMS d’amore a S.Valentino ??
Francesca, si tolga gli occhiali della politica dal viso e guardi ai fatti con gli occhi del cittadino qualunque, grazie.
Condividendo grande parte di ciò che ho letto, mi corre l’obbligo di informare ciò che la Commissione Trasparenza, da me presieduta, ha stabilito all’unanimità: richiesta di copia dell’autorizzazione rilasciata dai seguenti uffici e organi: ufficio commercio municipio Roma XX; Comando PM XX Gruppo (evidentemente troppo solerte nel negare Consigli straordinari e molto “di manica larga” nei confronti di Ponte Milvio); Sovraintendenza del Comune di Roma.
Non appena gli atti richiesti saranno a disposizione della Commissione verranno resi pubblici, almeno che il Presidente Giacomini non risponda prima alla interrogazione avanzatagli nel Consiglio di lunedì scorso, magari, per una volta, mostrando all’Aula i documenti e non solo “sventolandoli”.
Andrea Antonini
366.3332371
andrea.antonini@hotmail.it
Eretico, mi spiace deluderla,ma non sono assolutamente in politica, sono una semplice e qualunque cittadina del XX municipio
Forse lei legge male o superficialmente LEI DICE :Ma quale cultura ?? quella dei pugni ? quella delle paccottiglie ? quella della porchetta ? quella della volgarità ? quella delle scritte coi pennarelli sulle mura storiche del ponte ? quella del lassismo ?Io non ho scritto NIENTE DI TUTTO QUESTO !!!!!
Io ho parlato di:
1.”Pugilato Sport” che-Nelle arti marziali cinesi viene considerato la base più importante. Dall’antichità esiste infatti il detto: la pratica marziale inizia col pugilato.
2.”Battaglia di Ponte Milvio”-, che è una rievocazione della vittoria riportata dall’imperatore Costantino su Massenzio nella battaglia di Saxa Rubra presso il Ponte Milvio
3.”Il Carnevale “che è una festività celebrata in quasi tutto il mondo, festa che affonda le sue radici nei riti più antichi e remoti, briosa e allegra , per adulti, e per bambini …
Inoltre Volevo ricordare che La cultura popolare non è roba da musei …..ma di piazza.
Ripeto che , tutto questo, naturalmente va bene se controllato e selezionato .
Francesca, avevo interpretato le sue parole come un difesa d’ufficio dell’operato null’affatto culturale del nostro municipio.
Se così non è chiedo venia.
Resta un fatto: tutto ciò che lei dice è virtualmente corretto purchè gli incontri di boxe si facciano nei palazzetti sportivi e se proprio devono essere fatti all’aperto si facciano dove il sito lo consenta e se devono essere fatti a Ponte Milvio che vengano fatti in modo organizzato, pulito, strutturato, non in modo pecoreccio come è avvenuto.
le rievocazioni storiche hanno senso tramite letture, esposizioni di quadri, proiezioni di video, con illustrazioni e resoconti alla Piero Angela. Lei c’era ? Si è sentita catapultata nella battaglia di Costantino vedendo qualche figurante in maschera ed un paio di politici attempati saltellare ridicolodilmente sui carboni ardenti ??
il carnevale a ponte milvio: due scivoli di gomma, un tappeto elastico per saltare, qualche manciata di coriandoli ed una lunga passerella di politici locali a farsi fotografare. Forse il carnevale era proprio quest’ ultimo aspetto.
E’ questa cultura ? E’ questa cultura popolare di piazza ?
Francesca sulla cultura popolare sono stati scritte tonnellate di volumi. Non riduciamola a queste pagliacciate, siamo seri.
Eretico, mi scusi ma non sono d’accordo , il suo eccesivo giudizio negativo che condivido in minima parte mi pare eccessivamente critico.
Ho l’impressione che lei sia troppo prevenuto , cerchi di essere piu’ obiettivo.
Per quanto mi riguarda,la cosa orribile è il mercato attuale che nulla ha a che fare con la storia, la cultura e l’arte.
@ francesca
Condivido in pieno le critiche di Eretico. Questa non è cultura ma una accozzaglia di eventi inopportuni e senza nessun filo logico. Ponte Milvio merita di più.
Francesca , I agree with you !
Tanto per parafrasare Victoria di cui, con il mio poverissimo inglese, non ho capito una minchia di quello che intendeva dire con i suoi post.
Ma va bene così.
Il mercatino attuale è di uno squallore che mi fanno pena i partecipanti.
La boxe , perchè no ?
Al Colosseo facevano peggio ( o meglio , per loro ).
Così come al Circo Massimo.
Non ci trovo nulla di disdicevole.
Lo spettacolo popolare , non la cultura , è in effetti “robbba” de piazza.
Altrimenti se vuoi vedere la mostra di Picasso , sai dove andare.
Detto come l’hai detto tu , Eretico , tutto è una fesseria.
Nella notte bianca allora quattro coglioni con i trampoli girano traballando per corso vittorio, mentre altri quattro sorseggiando infiammabile sputano fuoco e non oso pensare se la dovessero pure “mandar giù” cosa accadrebbe e da dove !
Alcune cose prendiamole così come sono !
Giusto protestare per questo mercatino , per la bolla del grande fratello ed altre oscenità.
E nessuno ha mai detto che il passatempo idiota dello scrivere con il pennarello sui muri , sia cultura e tantomeno sponsorizzata.
Seppoi si è persa l’occasione di tirare coriandoli di ghiaia a politici locali durante il carnevale o non si è fatto in tempo a calare la gabbia su un paio di politici attempati saltellanti ridicolmente sui carboni ardenti , è colpa nostra.
Dobbiamo essere più svelti.
Alla prossima sagra, mo’ fra un po’ novello e castagne !
Prosit.
Aragon, il tuo buonismo perdonista mi lascia perplessa. Sempre pronto a tranciare teste e giudizi questo tuo ragionare in punta di forchetta sulle misere iniziative messe in atto negli ultimi tempi a Ponte Milvio mi pare sospetto…
la boxe perchè no ?!?! perchè è violenza gratuita primo, perchè Ponte Milvio è il luogo meno adatto per questi spettacoli. E’ o non è un monumento ?
E perchè dovrei sentirmi io colpevole se ho perso l’occasione di tirare coriandoli di ghiaia ai politici ? Perchè dovrei sentirmi io colpevole se attempati uomini politici amano rendersi ridicoli sui carboni ardenti pur di farsi pubblicità ?
Che facciano le loro sceneggiate dove vogliono, magari nel cortile di casa loro, ma non usino strumentalmente denaro pubblico e luoghi pubblici importanti per la storia e la cultura della nostra città.
Ma siamo proprio sicuri che Ponte Milvio( e soprattutto i residenti del quartiere) abbia bisogno di tutte queste BURINATE….. Ci stanno trattando come un paesino che ha bisogno di questo per farsi notare….
Probabilmente i ns. amministratori credono che lo sia , continuano a pensare al loro paese di provenienza e continuano ad amministrare Roma ed in particolare questa parte di Roma con la mentalità tipica dei piccoli centri( ovviamente senza offesa peri piccoli centri).
Questa è Roma, questo è Ponte Milvio ed è veramente ora di farla finita…. non è veramente possibile , tanto per dirne una, che all’estero venga riconosciuta questa realtà solo come il ponte dei lucchetti…!!!!!!!
Antonio
All’excursus sulle brutture (ci escluderei la boxe che, a mio parere è una bella iniziativa), vi siete dimenticati di annoverare: Winner Taco (2014) le “Sfere”Smart (2014) e il mercatino natalizio (orrendo) di quest’anno.
Gentile Decio Meridio, forse non ha notato che l’articolo risale a ottobre 2008.
Allora, come oggi, non eravamo dotati della sfera di vetro…
Un cordiale saluto e auguri per le prossime festività.
La Redazione