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Flop del PdL nel XX, battuto due volte e senza numero legale

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Nulla di fatto sul Piano d’Assetto del Parco di Veio. Una seduta fiume quella di oggi nel XX Municipio, un fiume che travolge la maggioranza portandosene via la solidità che pare non esserci più. Nove ore di discussione non sono bastate a trovare la quadra sulle osservazioni al Piano di Assetto del Parco di Veio, una questione fondamentale per il XX visto che il 50% del suo territorio è all’interno del parco. Nove ore al termine delle quali i ranghi ridotti del PdL hanno determinato la mancanza del numero legale.  Nulla di fatto, seduta interrotta e rinviata a domani alle 17.45.

Dopo essere stata battuta due volte su due emendamenti, quel che resta della maggioranza PdL si è ritrovata sola soletta in consiglio. Con l’uscita dall’aula dei consiglieri PD, SEL, UDC, FdI, CPI e dei consiglieri PdL Mori e Ariola, gli uomini PdL rimasti seduti ai banchi erano in undici. Troppo pochi per garantire il numero legale, troppo pochi in assoluto anche guardando al prossimo futuro di questo scorcio di consiliatura.

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Si spengono le luci e si scatenano le opposizioni che cantano vittoria puntando il dito sulla debacle del presidente Gianni Giacomini.

Giacomini ha una raccogliticcia maggioranza e non riesce a presentare le osservazioni al piano di assetto del Parco di Veio che aspetta la sua approvazione da oltre 17 anni. La solita e ingiustificabile arroganza che ha impedito alla maggioranza di discutere sul merito dell’unico emendamento presentato dall’opposizione ha condotto il presidente e la sua gang a una sconfitta d’aula che dimostra come il XX Municipio sia a oggi ingovernabile” afferma Andrea Antonini,vicepresidente di CasaPound Italia e consigliere di CPI.

Il re è nudo e Giacomini non sembra così forte come ha sempre cercato di dimostrare – esclamano dal gruppo PD – quello che è stato annunciato come un obiettivo raggiunto è diventata la caporetto del PDL del XX Municipio: le osservazioni del Municipio al piano di assetto non sono state approvate per mancanza di numero legale” sottolineano i consiglieri democratici spiegando che oggi si è assistito “ad un teatrino comico e inqualificabile che ha condotto la maggioranza non solo a perdere sul piano dei contenuti, ma anche su quello numerico, perdendo per ben due volte su due emendamenti e non riuscendo ad approvare la delibera finale per mancanza di numero legale. Per la prima volta abbiamo assistito a scene patetiche di consiglieri del PdL fare interventi strumentali al fine di aspettare rinforzi e così vincere le votazioni, escamotage che non sono state sufficienti a reggere il numero legale”.

Drammatica la situazione di Giacomini – commenta Alessandro Pica, consigliere SEL – e dei suoi adepti che forzano la mano ma non sono in grado di portare a casa quello che doveva essere il punto più importante della loro campagna elettorale. Manifesti, locandine, incontri pubblici, pubblicità: tutto questo ha vacillato quando per ben due volte la maggioranza perde sulle votazioni e non è in grado di reggere il numero legale. Una brutta figura – aggiunge – che non si sostanzia solo nella sconfitta dei numeri, ma anche nell’incapacità di produrre un lavoro che dovrebbe essere adeguato alle esigenze dei cittadini.”

Giacomini deve dimettersi” è la conclusione alla quale giunge Andrea Antonini al termine di questa convulsa giornata. ”I consiglieri passati all’opposizione, i cinque direttori avvicendatisi in quattro anni, i numerosi dirigenti cacciati dal XX Municipio e tanto altro sono la lapalissiana dimostrazione dell’incapacità del presidente Giacomini di gestire le complesse questioni di un municipio e dei suoi meccanismi amministrativi. Tutti i danni provocati da questa incredibile gestione dell’aula continuano a ricadere sulle spalle dei cittadini: se al presidente Giacomini interessassero un po’ meno le poltrone e un po’ più il bene del suo Municipio si sarebbe già da tempo dimesso”.

Claudio Cafasso

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3 COMMENTI

  1. Nabucadonosor era n re dell’antica Babilonia a n certo punto se credeva de esse ONNIPOTENTE allora er VERO DIO ja fatto capi chi era che comannava.
    Seconno me che so nporaccio ce vorrebbe un po de modestia , equilibrio .

    Equi , Esemplari ( Benedetto XVI )

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