Home ARTE E CULTURA A caccia di vecchi cimeli militari a Roma Nord – Seconda parte

A caccia di vecchi cimeli militari a Roma Nord – Seconda parte

Galvanica Bruni

Immagine 1 - Autocarro Dodge WC62 T223 US.ArmySorprese fra i campi e lungo le strade. Seconda parte: l’autocarro Dodge WC62 e la Jeep Willys

Prosegue il nostro viaggio a caccia di vecchi cimeli militari a Roma Nord iniziato con l’articolo sulla trattrice pesante Breda e lo Sherman Firefly. leggi articolo. La terza sorpresa, ci aspettava nella campagna vicino Via Cassia.  Un bellissimo Autocarro Dodge WC62 T223 US.Army  si nascondeva quasi con timore in un campo di grano. Abbandonato da chissà quanto  in cima a una collina manteneva integro tutto il suo fascino combattendo, questa volta solo con la ruggine del tempo.

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Il proprietario ci ha detto che veniva da Napoli forse aggiungiamo noi arrivato con lo sbarco di Salerno.La sua produzione iniziò nel 1943, di questo modello ne furono prodotti c.a. 43.000 esemplari. Era considerato il veicolo da trasporto medio truppe/materiale dell’esercito americano(35-36), ma vennero  fatte altre forniture anche per  esercito inglese e russo. 
L’autocarro poteva portare 14 uomini ed era equipaggiato con un  motore Dodge “L” da 3772 cm3. alimentato a benzina , cambio a 4 marce  trazione 6×6. Il Dodge wc62  fu utilizzato in quasi tutti i teatri di guerra ed è da considerarsi il mezzo di movimentazione maggiore degli alleati. 

Fu utilizzata fino alla fine della guerra di Corea. Come ultimi ritrovamenti due bellissime Jeep Willys una nella zona di Sacrofano una in zona Cassia. Ambedue perfettamente marcianti grazie all’incredibile lavoro fatto dai simpatici  proprietari che hanno saputo restaurare  i mezzi curando ogni minimo dettaglio e utilizzando solo esclusivamente pezzi originali reperibili molto spesso solo all’estero.

Un lavoro  veramente impegnativo  durato mesi che ha previsto notevoli risorse economiche e uno studio specifico per la ricollocazione  esatta di ogni singolo elemento. Il proprietario della prima Willys, quella di Sacrofano, ci ha raccontato che era stata lasciata dagli americani nel terreno del padre in Calabria dove avevano realizzato una pista di atterraggio e solo pochi anni fa ha deciso di portarla a Roma per restaurarla. Ha organizzato appositamente dentro casa  un’ officina in piena regola con tanto di forno per verniciatura  e facendosi aiutare da  specialisti carrozzieri e meccanici è riuscito  con un lavoro d’equipe durato più di un anno  a ridare vita alla  “Williys di famiglia”  Un difficile lavoro di recupero con la ricerca  di pezzi anche  negli Stati Uniti per una ricostruzione  assolutamente originale, sforzo compensato solo dalla  passione e dalle aspettative nell’ottimo risultato.

Jeep Willys

La seconda Jeep quella della Cassia è stata trovata in un casolare vicino Bologna, ha un passato di tutto rispetto infatti incredibilmente ha fatto lo sbarco in Normandia, lo ha scoperto il suo proprietario decifrando le matricole del battaglione  ancora impresse sul mezzo Immagine 46. E’ stata restaurata in una ex base Nato emiliana in quanto era più facile reperire là i pezzi di ricambio che comunque sono arrivati anche dalla Germania, Canada e Australia. Con disinvoltura il proprietario ci ha raggiunto a bordo della sua jeep a Collina Fleming e ci ha raccontato  con entusiasmo  tutte le caratteristiche della Willys spiegandoci anche il significato delle varie sigle sulla carrozzeria

Con i  primi numeri  dipinti sul lato del cofano si riconosceva il tipo di veicolo; per queste due  jeep è  il 20 che corrisponde a ‘Mezzi da ricognizione’ con i secondi la matricola.Sul paraurti anteriore erano identificate  le sigle del reparto di appartenenza. I segni erano disposti, da sinistra a destra, nel seguente ordine: 1numero della divisione, 2 tipo della divisione, 3 numero del reggimento o del battaglione, 4 tipo del reggimento o del battaglione, 5 lettera che identifica la compagnia , 6 numero del veicolo all’interno della compagnia. Altri dati sulle caratteristiche della jeep sulla fiancata  per il carico dell autoveicolo e la data di costruzione. La willys della Cassia apparteneva  al battaglione di fanteria corrazzata, era  utilizzata da soli ufficiali e il reparto aveva come nomignolo “Tar Baby”(un noto coniglio nei fumetti americani).

La Jeep Willys è stata uno dei più famosi veicoli impiegati durante la 2a guerra mondiale apprezzata per la sua robustezza e mobilità in fuoristrada. La Willys-Overland iniziò a lavorare al progetto della Jeep nel 1940, quando il governo americano fece un concorso per la fornitura alle forze armate di un veicolo fuoristrada leggero. La Willys vinse il concorso e  nel luglio del 1941, iniziò una prima fornitura di 16.000 Jeep MB.  Di questo popolarissimo autocarro, conosciuto comunemente come «Jeep» vennero prodotti, sino alla fine della guerra, 640.000 esemplari, essi vennero diffusamente usati, per un’infinità di scopi diversi, da tutti gli Eserciti Alleati. La jeep era un veicolo estremamente rustico, praticamente solo una piattaforma su quattro ruote con un cofano a forma di parallelepipedo, con l’abitacolo appena protetto da barriere laterali. Essa fu utilizzata su tutti i fronti della seconda guerra mondiale .

Il suo impiego codificato era quello di veicolo di collegamento sul campo di battaglia, ma le missioni che venivano effettuate dalla jeep variavano dal trasporto tattico, alla ricognizione, al traino di artiglierie leggere fino all’evacuazione dei feriti.Concepita per una estrema duttilità  perfino con kit per marciare sulle rotaie o per trasformarla in mezzo anfibio.Poteva immergersi   nell’acqua con uno speciale snoker fino  a 1.80 di profondità, uno speciale filtro esterno  le consentiva in casi estremi di usare qualsiasi tipo di carburante ,i cerchioni smontabili le permettevano un velocissimo cambio gomme, un compressore e manometro poteva  gestire  la pressione dei pneumatici. Gli ammortizzatori erano idraulici, indipendenti sulle quattro ruote e le sospensioni erano a balestra. Molte jeep furono dotate di armamenti  leggeri, e molto spesso paracadutate in prima linea.  Aveva un motore di 2200cmc alimentato a benzina,trazione 4×4 inseribile, cambio a tre marce,e una velocità di 100kmh.

Dopo la guerra  fu lasciata in dotazione a molti eserciti e servì  come prototipo di base per la produzione in tutto il mondo di automezzi utilizzati sia per scopi civili, sia militari.

Questa  ricerca è stata per noi uno stimolo alla conoscenza della nostra storia recente e un pretesto per  una simpatica caccia al cimelio!

Si ringraziano  per la disponibilità tutti i proprietari dei mezzi descritti.

Andrea Venier  e Licia Capannolo

Filmati da Youtube su Dodge e Jeep Willys

http://www.youtube.com/watch?v=Rug4jaPczls

http://www.youtube.com/watch?v=s2TRanonXIs

Fonti:
http://www.corazzati.it/index.htm
http://digilander.libero.it/historiabis/she2.htm
http://worldwartwozone.com/

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 COMMENTI

  1. parlare della willys viene un languore io ne o restaurata una
    tutta con le mie mani dal motore alla carrozzeria e una meraviglia
    vorrei farne unaltra vediamo se ci riesco grazie ciao
    vincenzo

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