Il 2 settembre del 1965, il Vigile del Fuoco Giampaolo Borghi, all’età di vent’anni, sacrificò la sua vita per mettere in salvo i cittadini di Labaro e Prima Porta colpiti da una terribile alluvione il cui bilancio fu di tredici morti, quattromila senzatetto, tantissime case giudicate pericolanti e quindi abbattute, centinaia di famiglie che persero tutto ciò che avevano.
Nella mattina di lunedì 2 settembre 2024, lo hanno ricordato – alla stele commemorativa a lui dedicata alla Stazione di Labaro – il presidente del Municipio XV Daniele Torquati assieme al Comandante provinciale dei V.V.F. Adriano De Acutis e a Claudio Garibaldi, presidente dell’associazione di Mutuo Soccorso tra Vigili ed ex Vigili del Fuoco.
Quest’ultimo ha fatto una attenta e documentata descrizione di quel tragico evento elogiando l’operato dei Vigili del Fuoco e ricordando anche la figura del vigile del fuoco Simone Renoglio annegato molti anni dopo, nel 2003, durante un intervento presso la vicina diga di Castel Giubileo.
Presenti alla cerimonia numerosi cittadini e alcuni ausiliari dei Vigili del Fuoco che parteciparono alle operazioni di soccorso nel 1965.
Il presidente del Municipio Daniele Torquati ha così commentato: ”Celebrare queste ricorrenze e i soccorritori che non si tirarono indietro davanti a tanta devastazione è un dovere morale, come amministrazione pubblica, ma soprattutto come cittadine e cittadini”.
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