Home CRONACA Labaro ricorda Giampaolo Borghi, Vigile del Fuoco eroe

Labaro ricorda Giampaolo Borghi, Vigile del Fuoco eroe

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Duca Gioielli

Cinquantanove anni fa, fra il 1° e il 2 settembre 1965, Roma fu colpita dalla furia della natura. Un incredibile nubifragio si abbatté sulla capitale, oltre 170 millimetri di pioggia si riversarono in particolare su Roma Nord. Due grosse borgate, oggi i quartieri di Prima Porta e Labaro, vennero allagate dalla piena della marana e del torrente del Cremera.

L’acqua raggiunse i primi piani delle abitazioni e il tragico bilancio fu di tredici morti, quattromila senzatetto, tantissime case giudicate pericolanti e quindi abbattute, centinaia le famiglie che persero tutto ciò che avevano.

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Per far fronte alle richieste di soccorso della popolazione, a supporto delle squadre del comando di Roma vennero inviati sul posto anche gli allievi vigili del fuoco volontari ausiliari. Tra loro c’era Giampaolo Borghi, un ragazzo di vent’anni, che nel tentativo di salvare una persona in difficoltà venne trascinato via dalle acque del Fiume Cremera, a Labaro. Il suo corpo non fu mai ritrovato.

Il suo ricordo vive ancora oggi nel nome di una scuola, di una piazza e soprattutto nella stele eretta a Labaro a ridosso della stazione Ferroviaria. A scoprirla dal velo, vennero gli anziani genitori di Borghi che giunsero appositamente dal Nord Italia per partecipare all’inaugurazione e alla cerimonia di commemorazione.

Lunedì 2 settembre cerimonia in ricordo di Borghi

Lunedì 2 settembre, a Labaro cittadini e istituzioni ricorderanno il giovane Giampaolo Borghi con una cerimonia che si terrà alle 12, davanti la stele commemorativa a lui dedicata, alla presenza del Comando Provinciale e delle associazioni dei Vigili del Fuoco.

“Questo – dichiara il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati – è un appuntamento che, dal 2022, abbiamo voluto reinserire nel calendario delle commemorazioni del Municipio, non solo per onorare la memoria di chi si è sacrificato per la nostra comunità, ma anche per omaggiare tutti i soccorritori e i volontari che quotidianamente mettono a rischio la propria vita”.

1965, i danni e la disperazione

Un documentario dell’epoca, pubblicato dalla Cineteca di Bologna, mostra i danni e la disperazione della gente di Prima Porta e Labaro, gente molto povera, che nell’arco di un giorno e poco più perse i frutti del lavoro di una vita.
Il documentario è a firma Lino Del Fra, regista e sceneggiatore, all’epoca residente al Villaggio dei Cronisti, sulla Cassia.

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