“Rifiuti al posto del grano in un’area agricola vulnerabile e vincolata, a distanza insufficiente dagli agglomerati urbani con servizi, scuole e un asilo nido, che palesemente non presenta nessuna delle caratteristiche richieste dalla normativa. Ci domandiamo come sia possibile imporre ingiustificatamente anche questo rischio ulteriore alla cittadinanza, già gravata da quelli dell’emergenza nucleare dell’ENEA e dalle radioonde della Radio Vaticana, massimizzando l’impatto ambientale e calpestando impunemente i diritti costituzionali alla salute e sicurezza in nome dell’emergenza rifiuti. Ma noi, siamo cittadini o sudditi?”
È quanto scrive alla nostra redazione un lettore con lo scopo di promuovere questa petizione: www.change.org/p/fermiamo-il-biodigestore-di-cesano.
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