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Voglia di fresco? la grotta dell’Inferniglio vi aspetta

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Galvanica Bruni

La grotta dell’Inferniglio è una delle più belle grotte del Lazio; si trova a quota 512 metri sul livello del mare e drena le acque della zona di Campo dell’Osso-Monte Livata in una valle ombrosa, quella dell’Aniene, vicino ad un antichissimo “molino” e a pochi passi da un fiume di rara bellezza.

A ospitarla è il comune di Jenne, sui Monti Simbruini, paesino con neanche 500 abitanti a 83 km da Roma, raggiungibile in auto in meno di 90 minuti.

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Il nome della grotta molto probabilmente deriva dall’infernale rumore provocato dalle acque che nei mesi freddi, dalle montagne di Campo dell’Osso, attraverso fiumi sotterranei  arrivano all’accesso della grotta stessa. Un salto impressionante di circa mille metri nelle viscere della terra che si conclude nella valle con una spettacolare fuoriuscita di acque spumeggianti con infernali ruggiti dalla bocca della spelonca.

Si tratta ovviamente di una grotta accessibile solo nei mesi estivi quando le piogge sono assenti e i suoi meandri quasi asciutti; è senza stretti cunicoli  o passaggi tormentati e anche se non è attrezzata con luci e scale metalliche è però un luogo di incredibile bellezza e fascino.

Ampie colonne formate dalle stalattiti che si sono congiunte con il fondo della grotta sembrano sostenere la volta mentre splendidi laghetti ricolmi di acque trasparenti e gelide tappezzano il fondo della grotta che, sebbene sia stata esplorata da speleo-sub per circa 2500 metri, è percorribile solo per i primi 300 fino ad un ampio laghetto il cui attraversamento richiede un piccolo canotto.

Sebbene sia considerata facile rimane pur sempre un ambiente da affrontare con cautela; a meno di non essere esperti speleologi è sempre necessario farsi accompagnare da una guida facilmente reperibile in zona.

Anche l’abbigliamento e l’equipaggiamento sono importanti dal momento che sono presenti tratti particolarmente scivolosi a causa dell’acqua e del fango. La presenza di alcune corde fisse facilita il passaggio nei punti  più difficili ma comunque la presenza di un accompagnatore esperto sarà sempre necessaria.

In tutta l’area dei Monti Simbruini sono presenti grotte, pozzi e inghiottitoi e questo grazie alla natura carsica della montagna e alle frequenti piogge. Non tutte le cavità sono accessibili e visitabili.

Resta comunque il fatto che la disponibilità di tantissimi siti permette anche a chi non ha specifiche esperienze di visitare luoghi straordinari, come appunto la grotta dell’Inferniglio oppure le grotte dell’Arco di Bellegra dove possono accedere anche bambini e disabili.

Francesco Gargaglia

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Una manciata di mete alla portata di tutti

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