Lo chiamano gioco. Ma del gioco non ha neppure l’involucro. Se cominci ti porta alla dipendenza, al collasso economico, familiare e sociale e spesso e’ la porta d’ingresso per i giri criminali.
Sono venti milioni gli italiani che si affidano all’azzardo nel tentativo di cancellare problemi, disagi, difficoltà. Oppure semplicemente per annegare la noia. Venti milioni di persone che ogni anno lasciano sul tavolo del “caso” quasi 112 miliardi di euro. Con un incremento sull’anno precedente del 21 per cento.
Un trend in crescita impetuosa come risulta dal dossier a doppia firma – Claudio Forleo e Giulia Migneco dell’Associazione Avviso Pubblico – scritto sulla base di dati forniti da “Libro Blu“, pubblicato dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli che riporta tutte le informazioni indispensabili: raccolta, vincite, incassi erariali. Altri dati sono ricavati dalla relazione antimafia della 18esima legislatura.
L’azzardo non e’ un gioco; e’ una schiavitù nella quale prima o poi si affoga. I 20 milioni di italiani senza distinzione di genere ed età lo praticano on line, seduti sul divano di casa o nelle sale scommesse. Dietro lo schermo accattivante e apparentemente innocuo di un pc o di uno smartphone si nasconde la trappola, che porta il giocatore all’inferno.
La pandemia e’ stato un motore di sviluppo eccezionale per il gioco telematico che ha ribaltato le consolidate tendenze. Adesso copre il 60 per cento delle giocate, lasciando al fisico solo il 40 per cento. Le ricadute e i danni della trappola dell’azzardo sono in gran parte sommerse, perché ci si nasconde, ci si vergogna della propria dipendenza, si teme il giudizio sociale e questo accentua isolamento e rischi per il giocatore/giocatrice.
L’azzardo nel Lazio
Il Lazio e’ la terza regione in Italia per raccolta con 4 miliardi e 412 milioni Le uscite ammontano a 3 miliardi e 218 milioni. Solo per il gioco fisico.
Per spesa pro capite il Lazio e’ ottava regione nella classifica nazionale. Il pro capite fisico sfiora i 750 milioni, quello telematico supera i mille duecento euro.
L’effetto covid nella nostra regione si e’ fatto sentire in maniera prepotente. La raccolta pro capite delle puntate con la differenza tra fisico, 746, e telematico, 1218, lo testimonia. Il totale del pro capite sfiora i duemila euro. Videolottery e slot machine, la fanno da padrone.
L’on-line in Italia
In tutta Italia la raccolta on line nel 2021 ha toccato quota 76,17 miliardi, facendo registrare un incremento record del 36 per cento sul 2020.
E per il 2022 si profila un nuovo record: più 30 per cento per un controvalore complessivo di 135/140 miliardi di euro. Il valore di un paio di leggi finanziarie.
Rossana Livolsi
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