La realizzazione di un punto di raccolta per una migliore gestione dei rifiuti, la riqualificazione degli ambienti interni con ridefinizione della segnaletica interna ed esterna al mercato e la realizzazione di uno spazio comune aggregativo con l’installazione di panchine multifunzionali adibite alla ricarica di biciclette elettriche e di dispositivi elettronici.
Questi in dettaglio i lavori che verranno realizzati nel mercato rionale di via Riano, a Ponte Milvio, a seguito di un progetto presentato dal Municipio XV che beneficerà di un finanziamento della Regione Lazio nell’ambito di un bando di gara mirato alla riqualificazione strutturale dei mercati.
Ne danno notizia il Presidente del Municipio Daniele Torquati e l’Assessore al Commercio Tommaso Martelli sostenendo che “la vittoria di questo bando dimostra tutta la nostra volontà nel voler rilanciare il mercato di Ponte Milvio; riqualificarlo significa far ripartire un importante presidio commerciale e sociale del nostro territorio”.
Un presidio commerciale che però oggi si presenta con quasi la metà dei box chiusi e, purtroppo, scarsa affluenza di clienti. Effettuato il censimento e già etichettate le serrande abbassate da tempo, occorre dall’amministrazione pubblica un rapido intervento di riassegnazione dei punti vendita e da parte degli operatori commerciali concrete operazioni di autopromozione se si vuole veramente che il mercato torni a essere “un importante presidio commerciale e sociale del nostro territorio”.
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Purtroppo il mercato è penalizzato dalla posizione, dal fatto di essere diventato carissimo e dalla struttura.
La posizione è quella che è: lontana dal quartiere popoloso di via della Farnesina/via degli Orti della Farnesina e dintorni che un tempo erano il punto di riferimento naturale (quando fu prima davanti a Pallotta/farmacia, quando c’era ancora il palazzo dove al piano terra la signora con la voglia in faccia vendeva la porchetta prima che lo abbattessero per farci quell’orrore di banca, e poi nell’area oggi parcheggio), lontano dalla collina Fleming, troppo lontano per arrivarci a piedi da un lato o dall’altro di Corso Francia, e doversi incollare la spesa fino a casa, non così lontano per arrivarci in macchina.
Il costo dei prodotti. Se 40 anni fa c’erano prodotti per tutte le tasche, dopo il trasferimento a via Riano per i prezzi è diventato quasi radioattivo. Magari l’affitto sarà costosissimo per i commercianti, ma in giro si trova di meglio, a prezzi più bassi, in condizioni migliori. Improvvisamente deve essere passato il messaggio che il quartiere è un quartiere “ricco”, ma chi andava al mercato erano per lo più famiglie di operai e impiegati che, pur non morendo di fame e riuscendo a mettere sempre qualcosa in tavola, ricchi non sono mai stati.
La struttura. La struttura del mercato è buia, sporca, fatiscente, con i commercianti che mettono (mettevano? è qualche anno che non ci vado più) file e file di cassette davanti ai banchi con lo scopo di occupare più spazio possibile e rallentare il più possibile i clienti che passano, non sia mai si fermino a guardare.
Non mi stupisce che altri come me (sono da 3 generazioni nel quartiere) abbiano rinunciato e vadano altrove a comprare. Con il corollario che i banchi chiudono. Ma non si chiedono perché o non cercano soluzioni, aspettano che qualcuno lo faccia per loro.
Nel frattempo i clienti che hanno perso non torneranno più.
Assolutamente condivisibile il commento di FB del quale sottoscrivo ogni parola.
Aggiungo solo altre poche mie riflessioni, direi sconfortate.
Ma davvero Presidente e Assessore al Commercio pensano che quattro panchine, anche se dotate – udite udite – di multifunzionalità perchè “…adibite alla ricarica di biciclette elettriche e di dispositivi elettronici…” potranno richiamare quelle frotte di clienti che, notoriamente, vanno al mercato coperto in bicicletta (naturalmente elettrica), portandosi sotto il braccio tablet e altri device per sfruttare al meglio la rara occasione di caricarli nel confortevole “spazio comune aggregativo” al chiuso di via Riano?
Ma dove sono finite quelle analisi, più o meno approfondite, che avevano sufficientemente esaminato il tragico errore che, consapevolmente o meno, era stato consumato quando si spostò, per evidenti altri interessi edificatori, il mercato di Viale di Tor di Quinto all’interno di quegli spazi, totalmente inadeguati dal punto di vista architettonico-compositivo (mancanza di elementi di riconoscibilità e di gerarchizzazione degli spazi), ma anche urbanistico relativamente alle ben note problematiche dell’area.
Forse oggi sarebbe corretto partire da quelle riflessioni, anche sulle scelte localizzative, esaminare attualizzandolo il rapporto domanda/offerta commerciale, approfondire il ragionamento sulle vecchie e nuove tipologie di clienti, sviluppare analisi di mercato, inquadrare la fruibilità di quel mercato nel tema della mobilità dell’area, ecc. ecc.
Invece no, il rilancio di “un importante presidio commerciale e sociale del nostro territorio” avverrà montando quattro panchine dotate di porte USB di ultima generazione.
Continuiamo a farci del male. Tanto, come si diceva una volta, “paga Pantalone”!
Paolo Salonia
Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio
Condivido quanto sopra. Soldi sprecati. Il mercato di Ponte Milvio non sarà mai più quello di una volta. Era un mercato storico, ora solo un mercato caro arrabbiato. Tra l’altro essendo un mercato “rionale” dovrebbe avere prezzi concorrenziali con i negozi e comparabili con altri mercati rionali.
Gabriella Ferri cantava: “Ce piacciono li polli, li abbacchi e le galline….” oltre al mercato da sempre fallimentare, non sarebbe opportuno riaprire in loco, magari in maniera più dignitosa, lo Sportello Anagrafico del Municipio Roma XV ? E’ mai possibile che le persone anziane per fare la carta di identità elettronica (CIE) debbano recarsi , col trenino, a Prima Porta? Oltre alla pancia sarebbe opportuno semplificare anche la vita dei cittadini. A tal proposito vogliamo parlare di Democrazia partecipativa? Vogliamo sentire il parere dei cittadini della XV?
La riqualificazione di un’istituzione secolare come il Mercato di Ponte Milvio mi sembra assolutamente condivisibile! Come? Non è secolare? No? Ha solo 15 anni? Ma non ci credo… e questa riqualificazione del 2023 in cosa sarebbe diversa da quella che veniva annunciata ad 2019 (su un progetto del 2017) dalla giunta del XV? Tempo, e soldi, sprecati..
https://www.comune.roma.it/servizi2/deliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=Q01E&par2=NTk4OA==
https://www.vignaclarablog.it/2010061510902/ponte-milvio-il-flop-del-centro-commerciale/
https://www.vignaclarablog.it/2020122096506/mercato-ponte-milvio-un-albero-di-natale-come-segno-di-rinascita/
Non è soltanto un mercato caro, ma anche un mercato estremamente scomodo da raggiungere perché o vai al parcheggio sotterraneo oppure devi lasciare la macchina lontano perché non si trova più posto a via Riano e poi soprattutto estremamente a da frequentare perché ci si orienta male e ci si tipatico mmperde ! La struttura circolare che ha , diversa che ha rispetto a quella di tutti gli altri mercati rionali risulta disorganica e labirintica!tutti noi del quartiere andiamo molto più volentieri al villaggio olimpico o nei tanti supermercati della zona .