“Tenuto conto della questione dei viali laterali a Corso Francia, terremo conto delle segnalazioni della commissione e andremo a verificarne le condizioni. Corso Francia è stato oggetto di manutenzioni recenti, al di là degli incidenti, parlo della pavimentazione stradale. Comunque faremo un’ulteriore verifica”.
Lo ha annunciato l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, al termine dell’odierna commissione capitolina Trasparenza dedicata alla sicurezza stradale di Corso Francia, grande arteria di Roma Nord dove lo scorso 7 aprile, a bordo della sua moto, è deceduto Leonardo Lamma in un tragico incidente che dalle prime verifiche parrebbe essere stato causato da un intervento sul manto stradale non a regola d’arte.
Sulla vicenda, Ernesto Dello Vicario, direttore del SIMU – Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma – con tutta la dovuta riservatezza legata alle indagini in corso, ha spiegato che al suo dipartimento risulta “un cedimento in corrispondenza del cielo di una condotta fognaria, in gestione ad Acea, che prevedeva un intervento in urgenza e, al termine, il ripristino della pavimentazione”.
L’informazione “diffusa tra i cittadini, e per questo riportata dai giornali – ha spiegato ai commissari Giorgio Mori, già consigliere FDI del Municipio XV – è che ci siano stati lavori notturni successivi all’incidente che hanno lasciato delle perplessità”. Al Simu, però, “risulta l’attività di ripristino del guasto con riapertura al traffico di Corso Francia avvenuta il 3-4 aprile, con il ripristino del lavoro della buca avvenuto prima – ha detto Dello Vicario -. Abbiamo appreso come voi dalla stampa che un successivo intervento sarebbe stato effettuato, ma noi non abbiamo modo di appurarlo”.
A Corso Francia, ha aggiunto poi Barbara Luciani, dirigente del XV Gruppo della Polizia Locale di Roma, “da gennaio 2020 al 25 aprile 2025 si sono verificati 80 sinistri senza feriti, 43 con feriti e 1 sinistro con esiti mortali. 124 sinistri rilevati indicano che è una strada cui dedicare grande attenzione e tutti gli interventi, compresi quelli tecnologici, possono contribuire a migliorare la situazione”.
Presente alla seduta della commissione anche Daniele Torquati, presidente del Municipio XV, che ha ricordato di aver chiesto al Prefetto di Roma l’ok “per installare autovelox” fermo restando che anche l’installazione di telecamere “potrebbe servire per capire meglio che cosa accade e dissuadere”.
Ultimo intervento, l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha ricordato che un lavoro scientifico commissionato dall’amministrazione capitolina ha evidenziato che “150 luoghi della città che hanno bisogno di una sistemazione stradale diversa, generando un costo sociale superiore al milione di euro”, e che “un’ottantina sono già oggetto di riqualificazione”, mentre “8 che riguardano 11 luoghi, da qui al 2023 saranno rimodellati”.
Peccato che, al momento, Corso Francia non sia in nessuno di questi elenchi.
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servono rotonde, alberature e marciapiedi. non è un’autostrada ! se non fanno un sottopassaggio almeno la rendessero vivibile! Potete fare qualcosa per quanto riguarda i lecci piantati negli ultimi giorni ? nelle aiuole spartitraffico dove sono stati ammazzati molti pini, perchè sono già tutti secchi e morti e non si riprenderanno. ovviamente non andavano piantati adesso, ma a chi bisogna scrivere per ripiantumarli vivi ? altrimenti loro dicono che li hanno piantati ma ci ritroviamo i mozzoni dei pini morti ed i nuovi alberelli già secchi e morti. occupatevi del verde per favore !