Dopo 32 anni di inattività e dopo gli ultimi 6 trascorsi fra carte bollate e ricorsi, la riapertura della stazione Vigna Clara con la contestuale messa in esercizio della linea Vigna Clara-Ostiense, una linea pronta da luglio del 2016 che RFI non ha mai potuto attivare per i continui ricorsi al TAR di una sparuta minoranza, avverrà, o dovrebbe avvenire, entro marzo 2022.
A dare l’attesa notizia nel pomeriggio di venerdì 3 dicembre è stato Eugenio Patanè, assessore capitolino alla Mobilità, dichiarando alla stampa: “Grazie al lavoro congiunto di Roma Capitale, Regione Lazio e RFI, entro il primo trimestre del 2022 potrà partire l’esercizio della tratta ferroviaria Vigna Clara-Ostiense” dichiarava spiegando che mancava l’ultimo tassello, “ossia la pronuncia della Regione Lazio che ha determinato l’esclusione dell’opera in oggetto dal procedimento di VIA – Valutazione Impatto Ambientale – dando così il via libera all’esercizio della linea, a valle delle verifiche tecniche previste“.
A rincarare la dose quattro giorno dopo fu il sindaco Gualteri dichiarando, durante la registrazione del Maurizio Costanzo Show a cui stava partecipando, ” Finalmente. A gennaio aprirà la stazione dell’anello ferroviario di Vigna Clara, pronta da anni”.
Dopo tre mesi
Siamo a martedì 1 marzo e da allora sono trascorsi tre mesi senza ulteriori novità. No news good news, dice il proverbio, ma non sempre è vero quando c’è di mezzo la burocrazia, la politica e la diffidenza.
Già, la diffidenza di chi si batte da anni per risolvere questa situazione e che a meno trenta giorni dall’agognata scadenza comincia a temere che non venga rispettata.
Ed è così il Comitato “Un anello per Roma” ha chiamato a raccolta tutti i Comitati per i trasporti del Quadrante Nord Ovest di Roma in un flash mob che si è tenuto questa mattina davanti la stazione Vigna Clara per chiedere conferme e risposte.
A prendervi parte, oltre al comitato organizzatore, i rappresentanti del Comitato “I Quartieri della Stazione di Vigna Clara e Dintorni”, Comitato “Un Anello per Roma”, Comitato “Mobilità Sostenibile Quadrante Nord Ovest di Roma”, Associazione “Ambiente e Legalità Ponte Milvio”, Associazione “Fleming e Vigna Clara per la mobilità”, Comitato “Stazione Valle Aurelia” a dare sostegno ai quali è intervenuto l’ex senatore Athos De Luca, da sempre “sul pezzo” per quanto riguarda la mobilità su ferro a Roma.
“Vogliamo certezze”
“Vogliamo una data certa, vogliamo anche sapere l’orario del primo treno, perché noi ci saremo, tutti” è stato il leit motiv dei partecipanti nell’affiggere uno striscione con il countdown al 31 marzo mentre dall’interno della stazione chiusa, particolare curioso, ogni tanto s’udivano avvisi di treni in partenza e treni in arrivo.
“Vogliamo sapere perché dal 3 dicembre non sono state date più notizie, vogliamo sapere perché gli orari non sono stati ancora pubblicati, eppure di prove di treni in manovra e di operai al lavoro se ne sono visti in questi ultimi tempi“. Richieste più che lecite a meno trenta giorni dalla deadline.
“Vogliamo sapere quando sarà trasferito il mercato di piazza Diodati per fare dell’area un parcheggio di scambio, così come vuole RFI. Senza parcheggi sulla piazza, senza nuovi parcheggi nelle vie adiacenti, senza un’area per lunga sosta in fondo a via Monterosi, questa stazione non decollerà mai” è la convinzione dei Comitati.
Tranchant Athos De Luca: “Che la mancanza di parcheggi non sia un alibi per non aprire la stazione!” tuona.
La questione parcheggi
E’ certo che l’assenza di un parcheggio di scambio e di posti auto in più – merce rara nella zona – non incentiverà l’uso della stazione. Ecco perché la questione era da tempo prioritaria e oggi è diventata urgentissima.
Solo ieri, lunedì 28 febbraio, il Consiglio del Municipio XV ha licenziato un documento nel quale chiede di realizzare un’area parcheggio in fondo a via Monterosi “che potrà essere realizzata solo nel 2023“.
Nel progetto presentato dalla precedente amministrazione municipale quell’area dovrebbe ospitare anche il mercato di Piazza Diodati, “ma purtroppo per lo spostamento non solo è necessario realizzare i lavori, ma anche approvare una variante urbanistica” ha spiegato il minisindaco del XV, Daniele Torquati, secondo il quale “non si può quindi prescindere dallo stringere un accordo con RFI affinché il mercato resti per lo meno fino al 2024“. Quindi arrivederci, se non addio, al parcheggio di scambio.
Ma i Comitati non ci stanno, secondo loro quella neanche dozzina di banchi con un buon progetto condiviso potrebbero essere spostati subito altrove, per esempio nel mercato rionale di Ponte Milvio dove la metà dei box sono chiusi e inutilizzati.
E non li tranquillizza affatto che il documento approvato ieri preveda anche la possibilità di realizzazione di parcheggi a spina su Via Monterosi, l’ipotesi di copertura del tratto mancante dei binari per riunire via Tuscia a via Monterosi e quella di aprire un ingresso alla stazione alla fine della stessa.
“Tutte belle idee ma tardive” è l’opinione dei comitati, “ci si doveva pensare molto prima, non a trenta giorni dall’ipotetica apertura della stazione” esclamano in coro.
E il dubbio avanza, il 31 marzo aprirà o no?
Già, l’ipotetica apertura. Perché a gettare ombre e a smorzare gli entusiasmi ci pensa Stefano Testi, del Comitato “Un anello per Roma”.
Stando a sue fonti, parrebbe che l’ Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, a cui spetta l’ultima parola, non abbia ancora dato l’ultimo ok necessario alla messa in esercizio della linea. Stando sempre a tali indiscrezioni, sembrerebbe che l’Agenzia abbia richiesto a RFI l’effettuazione di una prova tecnica “così atipica da renderne incomprensibile e complicata l’effettuazione“. Si tratterebbe di una “prova a fuoco di una parete di cemento armato di un metro che collega la galleria Cassia-Monte Mario con l’uscita di emergenza di Farneto” spiega Testi.
E finché non verrà effettuata, niente ok, niente messa in esercizio, niente apertura della stazione. “Secondo voi è mai possibile che ciò accada nei prossimi trenta giorni?” è la domanda retorica di Testi sostenendo che il countdown è giusto farlo ma forse più che puntare al 31 marzo sarebbe meglio traguardarsi come minimo a giugno, se non oltre.
Mesti per la notizia ma con l’idea che la speranza è sempre l’ultima a morire il flash-mob si è sciolto. E domani saremo a meno ventinove.
Claudio Cafasso
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Chi a suo tempo aveva promesso l’apertura della stazione Vigna Clara entro la fine di questo mese dovrebbe avvertire la necessità di fornire in tempi brevissimi più dettagliate notizie in merito.
VignaClaraBlog, con intervento anche di numerosi lettori, già negli anni passati si era occupata delle problematiche che potremmo definire accessorie, quali la realizzazione di parcheggi “a spina” riconvertendo la lunga striscia di terreno incolto che costeggia un lungo tratto di via Monterosi, e su questo punto è probabile che ci sarà ancora da attendere.
Altro tema interessante è l’orario dei treni che partiranno dalla stazione; sarebbe auspicabile un allineamento agli orari della Metropolitana, ma probabilmente questa è un’incursione nel mondo dei sogni.
Da ultimo c’è il problema di un tram che si vorrebbe realizzare per collegare P.zza Mancini con la nuova stazione. Esiste già la linea bus 200 che da P.zza Mancini arriva alla famosa stazione, passando anche per P.le Ponte Milvio. Senza stare ad inventarsi una nuova linea di tram, sarebbe sufficiente incrementare le corse della linea 200, anche con riguardo alle ore serali, per rendere i bus che la percorrono delle comode navette.
Sono d’accordo: la realizzazione di una nuova linea tranviaria, a parte costi e tempi, andrebbe ad impattare pesantemente su Via Flaminia “Vecchia” e su Corso di Francia, già notevolmente aggravato di traffico.
sull’apertura della stazione entro marzo ci sono le dichiarazioni dell’Assessore alla Mobilità e del Sindaco in persona, non chiacchere sulle panchine dei giardinetti (che nel quartiere mancano) per passare il tempo tra amici.
Ciò non toglie che un chiarimento e/o una comunicazione ufficiale i vertici del XV Municipio potrebbero pure darla. Questione di buon gusto .
E’ una vergogna, solo annunci, poi scappano tutti.
Ogni tanto c’è una “nuova prova” da fare.
Ogni volta c’è la scusa per continuare a “non fare” a Roma.
E intanto i trasporti non funzionano, la spazzatura viene portata in altre regioni.
Ma si continua a dire No a tutto…
Per anni mi pare che i comitati abbiano detto che il primo treno sarebbe potuto partire solo a giugno o a dicembre perché è il momento in cui c’è il cambio di orari (estivo e invernale).
Non è più così ?
Ora si può inserire una nuova linea ferroviaria negli orari già stabiliti, in qualsiasi periodo dell’anno, senza creare problemi ?
Penso che a questo punto possa essere solo il gentilissimo e preparatissimo Signor Testi a chiarire i nostri dubbi.
Gentili Signori,
L’orario ferroviario Trenitalia in Italia cambia ogni settimana.
Dal punto di vista teorico la nostra linea potrebbe aprire anche il 31 marzo.
Evidentemente i nostri amici ricorrenti sono riusciti a bloccare anche un Ente serio come l’agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria, che infatti dopo un anno dal rilascio del primo certificato, non ha emesso il secondo.
Come ho gia’ dichiarato in pubblico in sede della manifestazione del 1° marzo, l’agenzia ha richiesto sei mesi fa una prova assurda ad RFI, che io non so se sia stata effettuata.
E’ stato richiesto di effettuare una prova a fuoco della parete di cemento armato che collega la galleria Cassia Monte Mario con la galleria di emergenza di Farneto.
E’ come chiedere alle ferrovie la targa dell’astrononave aliena parcheggiata in galleria a Farneto.
A voi il commento.
Buona serata
Stefano Testi
e adesso ho qualche dubbio che pero’ siano statoi gli stessi ricorrent che abbiano “traviato” l’ansf. coem avrebbeoero potuto fare? quanti soldi hanno per riuscire a traviare anche un’azienda del genere? e poi PERCHE’? COSA E’ NASCOSTO NELLA GALLERIA CASSIA-MONTE MARIO DI COSI’ TANTO CRUCIALE A LIVELLO DI “SEGRETO INCONFESSABILE” CHE DEBBA RICHIEDERE UN USO INGENTE DI TALI E TANTI FONDI AL PUNTO TALE DA CORROMPERE IN MANIERA “TRASVERSALE” OGNI ,E RIPETO OGNI, AUTORITA’ COMPETENTE SUL TERRITORIO ITALIANO PER IMPEDIRE CHE MAI UN COBNVOGLIO POSSA ATRTRAVERSARLA? COSA CI STANNO NASCONDENDO? (chiedo scusa per il caps-lock ma sono davvero esterrefatto stavolta)
“Evidentemente i nostri amici ricorrenti sono riusciti a bloccare anche un Ente serio come l’agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria” Scusi sig. Testi Lei sta affermando che i ricorrenti “EVIDENTEMENTE” hanno architettato e quindi modificato in qualche modo o forzato l’ENTE NAZIONALE per la SICUREZZA FERROVIARIA? ha delle prove EVIDENTI? Sicuro? Perchè se così fosse dovrebbe denunciare una cosa simile. Attendo chiarimenti. Saluti
Mi permetto di richiamare un mio intervento del 2 marzo:
“Chi a suo tempo aveva promesso l’apertura della stazione Vigna Clara entro la fine di questo mese dovrebbe avvertire la necessità di fornire in tempi brevissimi più dettagliate notizie in merito”.
Gentili lettori,
vi invitiamo a fare uso corretto e ponderato delle parole. Adombrare la corruzione in assenza di prove configura il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa di cui risponde chi firma il commento ma anche la nostra Direzione.
Grazie.
La Redazione
Cara Redazione al fine di non inviare queste diachiarazioni del Sig. Testi che afferma che: “Evidentemente i nostri amici ricorrenti sono riusciti a bloccare anche un Ente serio come l’agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria”
Vorrei avere prove sull’EVIDENZA che afferma il Sig. TESTI e per quale motivo non controllate le dichiarazioni.
Grazie
Franco Felizi
Gentile Franco,
a meno di palese falsità, non controlliamo la veridicità dei contenuti dei commenti, ogni commentatore si assume la responsabilità di ciò che afferma. Noi interveniamo, come fatto alle 16.11 di oggi, quando i commenti rischiano di assumere valenza penale. Nel caso in fattispecie “sono riusciti a bloccare un ente” non ci è parsa ancora diffamazione.
Cordialmente,
La Redazione
Grazie per la risposta. Ho inviato il testo al mio avvocato come pura curiosità (w il treno) il quale si espresso in maniera differente Un caro saluto
Cosa ha detto l’avvocato?
Effettivamente, visto l’abituale equilibrio verbale del Signor Testi, l’affermazione “sono riusciti a bloccare un ente” sembra molto pesante, ma evidentemente è ben motivata. Quello che non riesco a comprendere è il significato di “una prova a fuoco della parete di cemento armato che collega la galleria Cassia Monte Mario con la galleria di emergenza di Farneto”. A parte “prova a fuoco”, una parete in cemento armato non può costituire un collegamento fra due gallerie.
“evidentemente ben motivata” in che senso? Avete prove? Benissimo il treno ma la sicurezza al primo posto e ciò che si scrive andrebbe comprovato. A meno che non si voglia fare chiacchiere da bar. Cordiali saluti
l’incorruttibilità e la correttezza dei magistrati, dalle sezioni fallimentari al TAR sino al CSM, sono punti fermi per tutti. Non sarà un caso che la frase “la legge è uguale per tutti” si trova nelle aule giudiziarie proprio alle spalle dei giudici e bene in vista per tutti gli altri presenti, fosse mai che a qualcuno possa venire anche solo un piccolo dubbio.
è evidente che rinvii, proroghe, approfondimenti, perizie, commissioni, prove particolari e quantaltro per l’attivazione della stazione Vigna Clara, sono dovuti alla professionalità ed alla scrupolosa attenzione della magistratura e ora di altri Enti, a tutela della sicurezza di tutti i cittadini e non certo dei privilegi di pochi.
Restano solo un paio di piccoli interrogativi: la tutela della sicurezza dei cittadini è sempre la stessa per le varie opere pubbliche per la mobilità? I tempi per l’attivazione devono essere di lustri e decenni e non possono essere di mesi o annii? Si ricava l’impressione, sicuramente errata, che in RFI, dove pure di mestiere sono ferrorrievi, ad ogni nuovo step dell’iter si resti completamenti sorpresi e disorientati
Non sono né un residente né un frequentatore di questo quadrante di Roma. Ci può stare BENISSIMO che dopo 30 anni la gente sia stufa e possa fare un uso non appropriato delle parole o sollevare dubbi, illazioni, complotti. Qualcuno ha la coda di paglia ? Piuttosto che puntualizzare sui puntini continuate a chiedere tutti i servizi annessi e connessi necessari affinché Vigna Clara non diventi un imbuto, un cul de sac del traffico privato e sia solo il primo passo x realizzare dei nodi scambio dalla periferia verso il centro e fra periferia e periferia andando a realizzare una line a circolare e togliere le MACCHINE d Roma.
il 31 marzo è passato e dell’apertura della stazione ancora niente. peccato il silenzio dell’assessore Patane dopo le dichiarazioni solo di pochi mesi fa ………..