Home CRONACA Il 22 dicembre resterà per sempre il giorno di Gaia e Camilla

Il 22 dicembre resterà per sempre il giorno di Gaia e Camilla

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Galvanica Bruni

Oggi, 22 dicembre 2021, sono trascorsi due anni esatti da quando Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann sono morte. Amiche per la pelle e figlie di una tragedia che nessun genitore potrebbe mai sopportare.

Sempre mano nella mano, come le ritrae il murale fatto dalle mani dei loro amici e compagni di scuola, dipinto proprio là, su quel muro a cui nessuno, prima di quel giorno, aveva mai fatto caso, scorrendo veloce su Corso Francia.

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Una parete bianca che ora le ritrae di spalle, una a fianco all’altra, accanto a loro un cuore enorme, su un muro che al contrario della strada che lo ospita è diventato invece meta di pellegrinaggio di chi, rallentando, si ferma per ricordarle.

Gaia e Camilla sono morte così, lo stesso giorno in cui avrebbero dovuto festeggiare l’inizio delle vacanze natalizie, lo stesso giorno che doveva essere il primo di un periodo felice e che invece per loro è stato solo l’ultimo.

E’ stato il giorno che ha interrotto tutto, sogni, progetti, vita.

E’ stato un giorno che nessuno in questa parte della città dimenticherà facilmente, perché il 22 dicembre 2019 ha interrotto qualcosa, per chi se ne è andato ma anche per chi è rimasto. Quella notte è stata una notte che ha costretto a rallentare – o addirittura a fermarsi – un controsenso per un incidente avvenuto sull’”autostrada di Roma Nord”, su quel tratto asfaltato percorso da tutti sempre troppo velocemente.

La notizia della morte delle due sedicenni è rimbalzata di ora in ora, di quartiere in quartiere, tra i conoscenti, tra gli sconosciuti, sulle prime pagine di tutti i giornali, sui social. Si è parlato di loro, e del giovane alla guida del Suv che le ha travolte, per giorni, mesi, fino a oggi. Si è difeso, accusato, puntato il dito, sospettato, dubitato.

Un incidente mortale che per mesi ha diviso, ha schierato, altre volte invece ha solo lasciato il tempo di ragionare e riflettere. Un evento che ha avvicinato tutti – anche chi non le conosceva – a queste ragazze e alle loro famiglie ma anche a chi le ha investite, e alla sua di famiglia. Una vicenda giudiziaria che ha fatto il suo corso, per cui alla fine oltre a due minorenni uccise, Pietro Genovese, poco più grande di loro, è stato condannato in appello per omicidio stradale plurimo alla pena di 5 anni e 4 mesi.

Una tragedia, da qualunque parte la si voglia vedere, un dramma che non lascia scampo a nessuno. Un evento che alla fine ha trovato il suo epilogo, ma che in fondo non potrà mai colmare il vuoto, la disperazione, il senso di colpa e anche gli errori.

Gaia e Camilla sono volate via insieme, chi è restato è rimasto solo. Il 22 dicembre di due anni fa Corso Francia si è fermato, come tutta Roma Nord. Resterà per sempre il giorno di Gaia e Camilla, anche se ormai lontane.

Ludovica Panzerotto

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