
Rubata la pietra del pellegrino a Isola Farnese. Si fa quasi fatica a credere alla notizia ma tant’è. Nei giorni scorsi qualcuno ha portato via dall’aiuola della fontana francigena che si trova all’incrocio tra Via Cassia e Via dell’Isola Farnese la pietra simbolo della Via Romea.
Un masso con sopra rappresentato un pellegrino dipinto a mano, munito del classico bordone, il lungo bastone che lo sorregge nel faticoso cammino, zaino in spalla e cappello per ripararsi dal sole. Al fianco del pellegrino, Alessandro Grisley, volontario e autore del disegno, aveva rappresentato anche il tipico segnavia dei sentieri a strisce bianco e rosso.
Sistemato tra i fiori piantati con cura meno di due mesi fa in occasione dell’inaugurazione della nuova fontanella dal valore storico, quel masso doveva essere un punto di riferimento per tutti i pellegrini che risalendo la via Francigena da nord fanno tappa proprio in quel punto prima di arrivare in Piazza San Pietro.
Dai racconti che i volontari di RetakeRoma La Storta, – il gruppo di quartiere aderente a RetakeRoma.org che tra le altre attività si prende quotidianamente cura della fontana e dell’area adiacente – fanno, quella pietra fino a lunedì 29 marzo era al suo posto ma poi di punto in bianco è sparita.
Non è chiaro chi siano i responsabili del furto né tantomeno le motivazioni che possono aver spinto qualcuno a rubare un masso; certamente parliamo di un gesto di cattivo gusto, un affronto per chi nei mesi scorsi ha impiegato tante energie, adoperandosi per recuperare quella fontana abbandonata da anni.
Inaugurata per la prima volta oltre 70 anni fa la fontana francigena è sempre stata un simbolo non solo per i residenti di La Storta e Isola Farnese ma anche e soprattutto per i pellegrini che attraversando le valli di Formello e la Cassia Veientana risalivano verso Via dell’Isola Farnese, penultima tappa della Via Francigena.
Dopo anni di abbandono con il degrado che ha preso il sopravvento fino a nascondere quasi del tutto quel pezzetto di storia e tradizione, l’11 febbraio scorso la nuova inaugurazione; una fontana tirata a lucido e una riqualificazione che non ha interessato esclusivamente il nasone ma tutto quel tratto di strada.
Lavori di ristrutturazione che hanno permesso il recupero del muro adiacente, con la realizzazione di muretti e sedute in pietra ornati da piante posizionate nei vasconi e il rifacimento del manto stradale e del marciapiede attiguo.
Ora però in una delle aiuole è rimasta solo la terra, via la pietra e anche i fiori, rubati pochi giorni prima.
“Siamo molto addolorate del furto, per il valore simbolico che quella pietra aveva e anche per la mancanza di rispetto per chi quotidianamente spende il suo tempo e le proprie energie per migliorare il proprio quartiere. Speriamo davvero che chiunque abbia rubato il masso possa restituirlo, sistemandolo nuovamente nello stesso punto”. – hanno commentato le volontarie di Retake che nel frattempo stamattina sono tornate di nuovo alla fontana per ripulire l’area.
Lo sdegno per l’accaduto corre anche sul web, a essere rammaricati sono soprattutto i volontari delle associazioni che si prendono cura del quartiere dedicando intere giornate alla pulizia di strade e ripristino del decoro urbano, affiancati e supportati anche dai residenti indignati per l’ignobile gesto.
“Ne rifarò a breve un’altra e faremo in modo che nessun amatore di pietre potrà portarla via!” – promette sui social il volontario che aveva dipinto la pietra rubata, mentre qualcuno giustamente gli consiglia di scegliere questa volta un masso di un centinaio di chilogrammi in modo che nessuno possa portarlo via di nuovo. O che almeno faccia la giusta fatica.
Ludovica Panzerotto
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Ormai siamo arrivati a rubare le pietre, tra un po’ reberemo anche l’aria che respiriamo…