Due chirurghi e due infermieri dell’Ospedale Villa San Pietro, sulla Cassia, andranno a processo perché accusati di aver dimenticato una garza nell’addome di una donna operata con il cesareo. Il fatto risale a settembre 2012.
Già dal giorno successivo al parto cominciarono i primi dolori che vennero però addotti ad un normale percorso post operatorio. La donna venne dimessa ma, tornata a casa, i dolori continuarono e a nulla servirono gli antidolorifici. Allattare il bambino per le diventò una vera tortura, i dolori all’addome erano insopportabili e nessuno riusciva a capire l’origine dei disturbi.
A gennaio 2013 le effettuano finalmente una Tac e si scopre che le era stata lasciata una garza nell’addome durante il cesareo. Inevitabile un intervento chirurgico per rimuoverla.
Subito dopo la donna presenta una denuncia.
A distanza di tre anni il PM Mario Ardigò ha riconosciuto valide le sue motivazioni rinviando a giudizio due medici e due infermieri per lesioni colpose. I primi per non aver effettuato una pulizia accurata dell’addome a intervento finito. I secondi per non aver tenuto conto del numero delle garze in dotazione e di quelle utilizzate. Conto che, se fosse stato tenuto come è regola, avrebbe evitato la dimenticanza da parte dei medici.
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