Ci siamo, domani è il primo maggio, e di scena sarà il concertone, presente come sempre a San Giovanni in Laterano. Nel – tutto sommato – pigro scenario musicale italiano, il concertone rimane sempre uno degli eventi su cui viene bene chiacchierare, almeno al pari di Sanremo, di tutto fuorché di musica in senso stretto.
Basti pensare nel 2013 alla chiacchieratissima canzone di Elio e Le storie tese, che si meritò addirittura l’elogio di Giuliano Ferrara, il quale la definì un “pezzo di satira generale” e “contro la scemenza.” O un commento di Susanna Camusso, CGIL: “Il concertone è segnato dal tempo.”
Quest’anno la parte del leone in questo campo è tutta o quasi del Controconcertone di Taranto, tra le polemiche sui Nobraino, esclusi per un discutibile cinguettio (“Avviso ai pescatori: stanno abbondantemente pasturando il Canale di Sicilia, si prevede che quelle acque saranno molto pescose questa estate”) e sulla mancata partecipazione di Fedez, che alcuni accusano di non voler cantare gratis, – non l’hanno presa bene i tarantini, tenendo conto anche del tema del concerto “legalità e giustizia”, mentre lui si difende, ponendo l’accento su un mancato invito da parte dell’organizzazione.
Insomma, il pieno di polemiche potrebbe essere sufficiente a farci sentire in dovere, per l’edizione romana, di parlare solo di musica. Anche se non escludiamo una rimonta post manifestazione.
Il tema e i conduttori
Per l’edizione romana quest’anno il tema scelto è la “Solidarietà fa la differenza” e a condurre sarà Camilla Raznovich, assieme ad altri 8 conduttori delle edizioni passate. La Compagnia dei Conduttori, praticamente: Silvestrin, Maugeri, Mollica, Massarini, Pannofino, Vergassola, Santamaria e Rossi. Tutti nomi piuttosto noti, non tutti musicalmente, ma l’incrocio di personalità diverse dovrebbe sempre riservare qualcosa di interessante, in linea di principio.
La diretta, come sempre, sarà trasmessa su Rai 3 e RaiRadio e divisa in due parti: l’anteprima dalle 15 alle 18.55, per poi riprendere dalle 20 a mezzanotte. Le indiscrezioni sulla scaletta sono al solito un terno al lotto, se non per rade anticipazioni, come quella della Premiata Forneria Marconi, che ha annunciato si esibirà probabilmente intorno alle 20.30.
Gli artisti
Altri artisti presenti, in ordine alfabetico: Almamegretta (Sì, esistono ancora, al pari di tanti altri), Enzo Avitabile, Alessio Bertallot, Alpha Blondy, Bluvertigo, Goran Bregovic, Alex Britti, Mimmo Cavallaro, Teresa De Sio, Emis Killa, Ghemon, Irene Grandi, Kutso, Lacuna Coil (criticati da ogni lato per questa partecipazione, specie da un pubblico più specializzato e orientato verso questo genere), Levante, Lo Stato Sociale (Sì, quelli che nel 2013 dicevano di non suonare al Primo maggio perché facevano parte del pacchetto Misoginia e volgarità con Fabri Fibra), Ylenia Lucisano, Med Free Orkestra (di loro abbiamo parlato anche noi, clicca qui), Nesli, Noemi, Pfm, Enrico Ruggeri, Daniele Ronda & Folklub, Santa Margaret, James Senese & Napoli Centrale, Tinturia, Tarantolati di Tricarico, Paola Turci, Mario Venuti & Mario Incudine.
Un cast di artisti quanto meno eterogeneo – secondo alcuni anche raccogliticcio – che sembra voler ammiccare sia a una certa tradizione di nomi, sia ad alcune novità, soprattutto nel campo del rap e dal mainstream dell’indie. Tra i nomi più interessanti spicca sicuramente Goran Bregovic, già esibitosi sul palco del Primo Maggio, con il suo sound carico di contaminazioni dai Balcani.
Il concertone può davvero essere una vetrina di quanto la musica italiana ha da offrire? Dirlo è controverso. Datato, non datato, incapace di rinnovarsi o tradizionale? Forse il modo migliore per viverlo è prenderlo per quello che è: un concerto. E nulla di più.
Flavia Sciolette
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E noi romani paghiamo !!!!!!!!!!!!!!