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Allarme sicurezza sulla Tiberina

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Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Vivere sulla Tiberina è difficile, vivere in via Tenuta Piccirilli o nei pressi lo è ancora di più per via di quel campo nomadi, il River, la cui presenza è diventata preoccupante. La situazione è stata monitorata anche dalla Commissione Patrimonio del XV Municipio. Gli esiti? Uno scenario a dir poco inquietante.

Non sono dunque solo i residenti a denunciarlo (leggi qui), anche il drappello dei consiglieri municipali che hanno partecipato al sopralluogo, avvenuto giovedì 14 agosto, hanno toccato con mano la situazione che, in assenza di provvedimenti immediati, potrebbe diventare esplosiva.
E’ Teresa Zotta, consigliera M5S, a descrivere quanto constatato.

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“Il Campo passa per essere il migliore di Roma, addirittura d’Italia, addirittura d’Europa – a detta di alcuni -. Sta di fatto che l’acqua non è potabile, gli ospiti sono diventati 530 contro i 120 del 2010 e tutti con grosse macchine che percorrono il lungo rettilineo a velocità sostenuta o che parcheggiano sul margine della strada a ridosso di case private; e di sera il buio è totale perché i pali della luce sono spenti.”

“Nelle parole di qualcuno – riferisce Zotta – leggiamo la disperazione per essere stati abbandonai a loro stessi; nelle denunce dei residenti la disperazione per essere stati abbandonati dalle Istituzioni, costretti a vivere fra furti, bivacco, immondizia ed altro ancora, tutto documentato e tutto denunciato già da tempo. E mentre aspettiamo che anche le politiche sociali e la mobilità si facciano carico del problema apprendiamo che il 12 agosto è partita una richiesta urgente al Sindaco di tavolo per la sicurezza della via. C’è solo da augurarsi che da qui alla istituzione del tavolo l’esasperazione non esploda perché la rabbia è tanta. “

Ai membri della Commissione non è stato consentito entrare nel campo perché non c’era l’autorizzazione del Dipartimento ( “il Municipio ha bisogno dell’autorizzazione del Dipartimento?” si chiede stupita la consigliera), ma qualcuno ha detto che nelle roulotte -alcune molto vecchie – si assiepano più persone di quante consentite.

“Sempre qualcuno – aggiunge Zotta – ha detto che i tanti furti sono opera dei tanti che vivono a ridosso del Tevere; perché si sa, la colpa è sempre di altri e si sa anche che lungo il Tevere c’è un universo nascosto, ma non troppo. “

“Un sopralluogo è stato fatto, una richiesta di tavolo anche, ma la strada resta al buio, il campo senza acqua, i residenti prigionieri nelle proprie case… e poi ci stupiamo – conclude la consigliera M5S – se la gente non ha più fiducia nelle Istituzioni!”

Chiudere subito il campo. Lo chiede Giuliano Pandolfi, consigliere del Gruppo Misto, affermando che già un anno fa la richiesta di chiudere il campo, che costa alla collettività 1,2 milioni di euro l’anno, venne portata in consiglio municipale dalle opposizioni ottenendo però il voto contrario della maggioranza.

“Per questo motivo – spiega Pandolfi – abbiamo effettuato un sopralluogo della Commissione patrimonio del Municipio, in modo che i rappresentanti di tutte le forze politiche vedessero con i propri occhi come vivono i residenti, una condizione di ospiti a casa propria, nella quale sono costretti alla convivenza forzata con nomadi che utilizzando veicoli senza assicurazione e revisione e che hanno trasformato la via in una pista da corsa.”

“A questo va poi aggiunto che le donne che percorrono a piedi la strada per raggiungere la fermata dell’autobus su Via Tiberina non si sentono sicure per la presenza costante di nomadi all’esterno del campo che presidiano l’area. Infine – aggiunge Pandolfi – va sottolineata la totale assenza di parcheggi per le oltre 500 automobili di proprietà dei nomadi ospitati che determina la sosta di questi veicoli lungo tutta la via, la dubbia potabilità dell’acqua e dulcis in fundo, l’inefficienza del depuratore per le fogne, testimoniata dal cattivo odore nella zona.”

“A questo punto mi chiedo: chi si assumerà la responsabilità se dovesse ripetersi un altro episodio come quello accaduto alla signora Giovanna Reggiani? Basta buonismo- conclude Pandolfi – il campo va subito chiuso per ripristinare la legalità ed il diritto dei residenti ad una vita tranquilla”.

Fabrizio Azzali 

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23 COMMENTI

  1. questi problemi sulla sicurezza si riversano anche nelle zone vicine. A Colli d’oro- Labaro sono aumentati i furti in appartamento en queste settimane. Solo noi cittadini vediamo queste persone che girano nei nostri quartieri senza arte ne parte, que vivono nelle boscaie, sotto i cavalcavia di Grottarossa, sulla Flaminia, sotto i ponti di l
    uscita di Labaro, a ridosso del deposito giudiziario etc e non viene fatto niente. Quando ti entrano dentro caso y ti rubano non le cose materiali solamente ma anche la tranquilita, i ricordi….

  2. Per risolvere i problemi lamentati dai cittadini di via Tenuta Piccirilli e delle zone limitrofe e’stato gia’ chiesto dal Presidente del Municipio al Sindaco un tavolo sulla sicurezza. Ma per risolvere il problema della convivenza tra i residenti e la comunita’ dei Rom ritengo che lo strumento piu’ efficace sia ricercare tutti insieme percorsi di solidarieta’ e condivisione, da sostituire alla rabbia, al risentimento e alla discriminazione in grado di realizzare l’integrazione dei nomadi nel territorio e nella societa’. I problemi di sicurezza stradale e di microcriminalita’ che affliggono i residenti vanno certamente affrontati e risolti, ma cercando pero’ di non generalizzare, colpevolizzando tutti, anche chi degli abitanti del campo nomadi ha scelto di vivere rispettando le regole. Inoltre la presenza nel campo di circa 283 minori impone delle riflessioni attente e responsabili sul destino a loro riservato, nel caso di chiusura immediata della struttura. La strada per l’integrazione dei Rom è un percorso complesso, in salita, ma certamente possibile. Lo dimostra la storia di amicizia nata tra gli abitanti del campo di via Rubattino e i cittadini del quartiere milanese di Lambrate. Si tratta di un’esperienza positiva che insegna che solidarieta’, tolleranza e lotta alla discriminazione sono i soli strumenti vincenti per realizzare quella convivenza non piu’ forzata, ma pacifica con i nomadi che il piu’ delle volte sembra impossibile.

    Lucia Mosiello
    Consigliere Municipio XV
    Componente Commissione Patrimonio

  3. Perdonami Lucia , conosco le Tue battaglie nobili , in questo caso mi trovo in netto dissenso e le motivazioni sono molteplici.
    Il campo di cui si parla e frequentato da molti clandestini che non hanno assolutamente la volonta di stare alle regole , infatti cercano situazioni precarie per portare meglio a termine i loro intenti dolosi.
    Nel vivere quotidiano non mancano purtroppo atteggiamenti da Clan organizzati dove mostrano in senso di sfida la loro forza ai giovani locali.
    Questo potrebbe essere nulla, se pero’ consideriamo le bande degli zoppi che mendicano e controllano il territorio .
    Molti che vivono in condizioni precarie, senza nuocere a nessuno ma conducendo una vita indegna con il disprezzo di se stessi facendo bisogni per strada, riversando l’immondizia all’eterno dei cassonetti , costringendo anche bambini piccoli ad una vita miserevole.
    Alcuni furbetti che approfittando dell’assenza delle istituzioni per creare cimiteri di mezzi con Attivita Ambigue (vedi Celsa) vicino ex laghetto sportivo.
    Attivita aperte h 24 mascherate dalla vendita di alimenti , fiori , ecc ecc
    Diciamo che il quadrante in questione ha un’alta Concentrazione di nomadi e di gente di variegate Etnie che devono condividere con Tensioni Sociali accompagnate da poco lavoro e spazi di aggregazione ridotti .
    La concentrazione maggiore e’ di Romeni , seguono gli Egiziani, Moldavi , Polacchi, Ucraini , Albanesi, Indiani.
    Ricordo a Tutti che circa 7 anni fa veniva commesso un omicidio con tre feriti , spedizione punitiva ad opera di Rumeni , verso le 17,00 di un pomeriggio.
    Anche li ricordo perfettamente di aver cercato di segnalare una situazione di disagio che la popolazione stava vivendo , ma evidentemente si e’ sottovalutato .
    Oggi vivo la stessa situazione di disagio, forte tra i giovani il senso di rabbia che con me dialogano
    Per i motivi appena esposti sono ormai diversi mesi quasi un anno che sollecito Pica ed altri a prendere provvedimenti importanti .
    Consapevole del valore delle parole Mi auguro che si faccia qualcosa al piu’ presto senza strumentalizzazioni ma concretamente.

  4. Si certo, faranno qualcosa, apriranno il solito tavolo, imbandito con i soliti bla, bla, bla……fino alla prossima tragedia……………e i media titoleranno “tragedia annunciata”. E così gira la ruota del Bel Paese !

  5. Lucia o Alice ??? il mondo incantato in cui vivi non rispecchia la realtà in cui viviamo noi abitanti di Prima Porta, labaro, tiberina, santa cornelia e zone limitrofe… invece Erminio ha sintetizzato la reale situazione… alla quale la XV e il comune di roma fanno finta di non vedere… ma la gente si sta stufando…. quindi o vi svegliate…

  6. …. non conosco la situazione della zona, so bene che i problemi non si risolvono con la rabbia, ma il post di Lucia Mosiello è veramente fastidioso, intriso di banalità e di buonismo.
    Ci vogliono bastone e carota, favorire l’integrazione ma far rispettare in modo ferreo le regole.

  7. Non è giusto che una popolazione di gente residente da generazioni con tanto di residenza e documenti in regola sia vessata e tenuta in continua minaccia di rapina furti e danneggiamento o peggio da gente che non vuole e non può per atavici condizionamenti accettare alcun tipo di regola sociale.È inutile continuare con buonismo fuori luogo e fuori tempo,queste persone sono pericolose e devono essere allontanate prima che nella popolazione nascano ulteriori motivi di rabbia e disgusto e si apra la porta a forme di giustizia privata.
    Per carità aallontanate queste persone,chiudete il campo prima che la zona diventi un far west

  8. Signora Lucia Mosiello, sentendo i suoi discorsi mi rendo conto che la politica e fatta solo di buonismo e belle parole. Ma dove vivete? purtroppo chiedete sempre
    l´ integrazione ma non siete a conoscenza del prezzo che paga il cittadino. E´ ben chiaro che non avete contatti con la realtà che stiamo vivendo. Prima di fare determinati commenti vi invito a passare un´intera giornata fino a notte fonda in questa via e poi… forse potrà commentare con più criterio.

  9. buona sera,se proprio si deve parlare di tolleranza ed integrazione,che venga fatta in altre zone..zone isolate e non a ridosso di abitazioni di cittadini onesti che hanno il diritto di non scontare personalmente e con i loro beni le vostre scelte politiche,è facile parlare quando si vive altrove e senza i disagi che al momento affliggono i residenti e tutta la zona!!! Il campo va necessariamente spostato non ci sono altre soluzione cercate di capirlo!!

  10. nessun processo di integrazione può produrre concreti risultati se prescinde dal profilo della legalità. E questa va intesa in entrambe le direzioni: se infatti è sacrosanta l’esigenza di sicurezza da parte di chi abita nelle zone limitrofe al suddetto campo, altrettanto senso di legalità e rispetto si deve nei confronti di chi -all’interno del campo – non è giunto sul territorio italiano per nuocere e condurre un’esistenza contro le leggi del paese ospitante ma che si trova suo malgrado a vivere in condizioni degradanti, oltretutto con il rischio assai elevato di un effetto boomerang: perchè osservare le norme di uno Stato che mi tratta così?
    il problema di questo come di altri campi è quello di aver chiuso all’interno di un “recinto” persone con storie e prospettive diverse, alimentando forme di criminalità e organizzazione che fanno spesso di questi campi dei microcosmi con leggi tutte proprie.
    esattamente come ci sono ladri, assassini, delinquenti italiani e non per questo ciò deve etichettare tutti gli italiani come tali , lo stesso tipo di analisi e differenziazione va fatta anche nei confronti di chi giunge da paesi diversi.
    credo che a tutti sia capitato di conoscere egiziani, moldavi, polacchi , romeni volenterosi di lavorare e di costruirsi una vita anche umile ma dignitosa..
    una persona volenterosa e rispettosa delle regole non ha nazionalità se non quella “civica”…..spesso però riscontriamo nella classe politica, di qualsiasi colore o indirizzo, un uso assolutamente ideologico e strumentale di problematiche come quella sollevata in questo articolo…

  11. Caro Fabio r. Sei mai venuto in via tenuta piccirilli? Conosci personalmente il campo river? Oppure come tutti i finti buonismi scrivi solo delle parole per formare una frase! I poveri sfortunati come dici tu che si sono trovati qui e poi messi in un “recinto” (non si commenta) hanno un tetto sopra la testa e non mi sembra che se un italiano perde il lavoro e la casa lo stato lo aiuta! Ritornando hai poverelli rinchiusi nel “recinto” lo sa che possiedono delle macchine che io come tanti altri possiamo solo sognare tra cui X6 nuove. Ci sono schiamazzi, urla e musica alta quasi tutte le sere, non si può neanche passeggiare fuori casa perché ci sono loro che fanno su e giu in continuazione con ragazzi a dorso nudo e le ragzze neanche ne parlo. Fatemi un semplice favore se non conoscete personalmente questa via e questa situazione siete pregati di evitare questi commenti per il rispetto dei redidenti di v.tenuta piccirilli che vivono ogni giorno questo degrado ormai da circa 15 anni.
    Una residente

  12. I problemi descritti devono essere trattati con grande serietà: la ricerca di posizionamenti demagogici non fa altro che ampliare sempre di più il solco tra cittadini e istituzioni. Serve stare al merito, sempre. Ne va della credibilità degli attori in campo e della politica. Io penso che il river debba essere progressivamente chiuso. Lo dico oggi, da dirigente di un partito al governo delle nostre istituzioni locali e da ex consigliere di opposizione che non ha mai voluto scegliere di condurre campagne strumentali. Possiamo dire che a distanza di anni il river non ha garantito il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi ospiti, in termini di superamento di una condizione nota di marginalità. Ha garantito soltanto una risposta abitativa (precaria) al popolo delle baracche e dei campi smantellati mentre cambiavano in peggio le condizioni di vita di centinaia di famiglie che da decenni vivono lungo la via tiberina. Ricordo anche che siamo in un area di esondazione del tevere, condizione che fino ad oggi ha impedito il riordino urbanistico di tutto un asse che ancora paga l’assenza di servizi primari. Su questo non mi dilungo perché quello che mi preme è ancora l’invito ad un lavoro credibile perché sobrio, utile perché finalizzato a conquistare nuovi traguardi. Ripeto: va detto ai cittadini in uqnto tempo e con quali azioni verrà conclusa l’esperienza provvisoria del river e riqualificato il tessuto urbano. Le forze politiche possono scegliere questa strada o le wceneggiate agostane di dubbia legittimità. Portare la commissione commercio e patrimonio, che non ha competenze in materia e priva del suo presidente, nel cuore di agosto significa semplicemente piegare le istituzioni al particolare. Anche qui non mi dilungo, sperando che si possa verificare con molta attenzione la correttezza dei metodi di lavoro di una parte della politica locale.

    M. Tolli

  13. Stavolta sono in gran parte in accordo con Marco Tolli. È stata un’operazione che lascia molto perplessi perchè fornisce solo l’idea che si voleva fare un grosso spot di propaganda politica su un tema che non ha una possibile soluzione nel breve termine.
    Apprezzo anche le sue parole, in quanto per la prima volta un esponente della sinistra ha il coraggio di dire testualmente “Io penso che il river debba essere progressivamente chiuso”.
    Su questo io voglio precisare che la posizione di Fratelli d’Italia é sempre stata, fin dai tempi della partecipazione ad AN di “assoluta contrarietá all’apertura di campi nomadi” nella cittá di Roma e in ogni altra città perché non si tratta di una forma di convivenza virtuosa o comunque efficace.
    Fatta questa premessa preciso che non è vero che le condizioni degli ospiti non siano migliorate in questi anni.basta vedere solo che non ci sono più camper, ma solo segmenti abitativi di discreto livello, un servizio di croce rossa, il depuratore, etc.
    Il campo è forse il più avanzato di tutta Roma.
    Però è un campo rom e noi siamo culturalmente contrari alla loro esistenza.
    E ricordo che il Roman River è un campo regolare (il Bajardo era un campo tollerato) Istituito con ordinanza da Veltroni e gestito dalla cooperativa Isolaverde.
    Sarebbe ingenuo affermare dunque che si possa chiudere il campo senza una ricollocazione degli aventi diritto, come è avvenuto per tutti gli altri campi da noi chiusi, come a Via del Bajardo, come al Casilino ‘900, come a Salone.
    Noi abbiamo operato le chiusure perchè avevamo un Piano Nomadi concordato col Prefetto. Ma adesso cosa c’è … ? niente.
    Anzi, se ricordiamo la vicenda squallida di fine gennaio 2014 avvenuta all’Hotel Flaminius, comprendiamo che, effettuati gli sgomberi, non si sa dove mandarli e allora si sceglie di mandarli in albergo.
    Considerato che, a parte Tolli, le parole di Mosiello lasciano trasparire tutta l’inadeguatezza del PD ad affrontare questi temi, ben si comprende la totale incapacitá della sinistra di confrontarsi seriamente sui temi dei campi.
    Se gli chiedi di confrontarsi con te
    https://www.vignaclarablog.it/2013121126010/torquati-ottavi-vs-calendino-mori-confronto-tema-integrazione/
    non si presentano, scappano in quanto incapaci e impreparati. (In questo sono in perfetta linea col Campidoglio)
    https://www.vignaclarablog.it/2013121226027/mori-fdi-xv-pd-sel-incapaci-di-confrontarsi-integrazione/
    Voglio aggiungere che io personalmente avevo sentito la voce di un assessore dell’attuale giunta XV che intimava il responsabile del campo di non farci entrare per parlare con i rom e con i cittadini, altrimenti non avrebbe garantito la continuità del finanziamento comunale del campo e dei suoi servizi.
    Capite bene quanti interessi (sporchi) la sinistra abbia cristallizzato nei decenni sull’integrazione dei nomadi, tramite Opere Nomadi e cooperative.
    L’unico servizio che la Giunta Marino ha cessato è stato quello della vigilanza nei campi, gestito da personale di Risorse per Roma e sospeso dal 1 Luglio.
    Così sappiamo quanto interessa veramente la sicurezza dei romani e dei nomadi alla sinistra romana.
    In conclusione affermare oggi che si possa chiudere il campo con rapiditá è purissimo qualunquismo che offende e strumentalizza i residenti dell’area, giá da troppo tempo dimenticati su urbanizzazione, sicurezza, mobilitá e servizi primari.
    Ma potete crederci. Quando arriverá il momento sapremo realizzare anche questo, come giá promesso e fatto a Tor di Quinto. Adesso non ci sono le condizioni.
    G.Mori – Fratelli d’Italia RM XV

  14. cara Alessandra,
    vivo nella zona COlli D’oro e ti assicuro non sono assolutamente buonista e quando scrivo ragiono sempre sulle parole che uso.
    peraltro posso aggiungere, con estrema sintesi, che ho in passato lavorato a stretto contatto con realtà fortemente disagiate (eufemismo…sai cosa è l’assistenza allogiativa temporanea?) a Roma ( parzialmente anche con etnia rom) e
    potrei replicarti che come tu mi etichetti come buonista, anche tu citando la consueta argomentazione degli italiani che perdono il lavoro pecchi di qualunquismo, ma lasciamo stare…
    quello che tengo a precisare ( forse non sono stato chiaro..) è che qualsiasi, qualsiasi forma di semplificazione, generalizzazione e demagogia è sempre e comunque deleteria.
    ho precisato nel mio precedente intervento che è legittimo il diritto e l’interesse a vivere in sicurezza per i residente, ma per favore finiamola anche con l’argomentazione contraria che romeno/egiziano/polacco/moldavo vuol dire delinquente.
    o vogliamo continuare a dire che certi racket sono gestiti SOLO ed ESCLUSIVAMENTE da persone della medesima etnia o provenienza geografica? e che gli italiani sono lindi e puri?
    vogliamo forse dire che -per fare un esempio semplicistico – il kebabaro da cui magari andiamo a prendere un kebab è uguale a quello che fa gli scippi?

    non c’è alcun dubbio che il campo in questione, in termini di progettualità , non ha funzionato a dovere.. e che ci siano grossi problemi anche in un ‘operazione che preveda la chiusura di questo campo
    però stiamo tutti attenti a non cadere in facili populismi…

    una soluzione che renda compatibile esigenze di legalità e sicurezza e rispetto della dignità umana va trovata..mi domando piuttosto se l’attuale classe politica a tutti i livelli abbia il coraggio, la competenza e le risorse per prendere le decisioni giuste..
    speriamo…

  15. Fabio r. Se hai ben letto le mie parole non sono state discriminatorie verso le varie etnie, non mi permetterei mai, ma vivere in queste condizioni e disumano per noi abitanti purtroppo la realtà e diversa da quella che pensi tu. Ti dico solo che nell’ultimo mese ci sono stati svariati furti nelle case e circa 3 macchine aperte…fai te la conclusione, gli ospiti non sono tutti poverelli se possono permettersi (scusa se mi ripeto) macchine lussuose collane d’oro ed alteo. Ricordo per ultimo che nella zona circostante noi abitabti da più di 20anni non abbiamo acqua potabile. Basta polemiche dovete viverci per capire il nostro disagio ogni giorni e colli d’oro se permetti non c’entra assolutamente con quella zona li stai bene e ti puoi permettere il lusso di uscire di casa e farti una passeggiata in tranquillita con i figli, nipoti…
    Buona giornata

  16. Alessandra lo comprendo perfettamente il tuo disagio, ci mancherebbe! qui nessuno vuole ergersi a giudice…. ti assicuro comunque che anche a COlli D’Oro il “panorama” sta cambiando.. (anche i furti…)
    a COlli d’oro per esempio c’è un sempre più rilevante numero di persone non italiane che a tutte le ore frugano nei cassonetti.
    trovo questa immagine assolutamente inacettabile per un Paese che va in giro a definirsi civile…
    quello che intendevo è che proprio la presenza in una stessa area di gente che vive con macchine lussuose e gente che invece vive sotto i cavalcavia impone scelte diverse
    questi campi a me sembrano spesso dei pozzi sena fondo, dove gettare tutto ciò che non si vuole affrontare, in questa maniera qualsiasi interesse/diritto/priorità finisce per essere disatteso
    interesse alla sicurezza
    interesse al rispetto delle leggi e alla legalità
    interesse a consentire condizioni di vita dignitosa a chi dimostra di volersi integrare

    ecco, la mia sensazione è che invece si continui a ragionare ” buttiamoli tutti nello stesso pentolone e che facciano loro..”

  17. Tengo a precisare che mio post aveva soltanto l’intento di riportare un’esperienza positiva di solidarieta’ e condivisione avvenuta tra i cittadini di un quartiere milanese e la comunita’ rom locale e descritta anche in un libro intitolato “I rom di via rubattino, una scuola di solidarieta’ ” e non la posizione del PD del Muncipio XV. L’integrazione delle comunita’ RSC (Rom Sinti e Camminanti) e’ prevista anche tra gli obiettivi di Horizon 2020, e’ argomento ampiamente discusso nelle sedi Istituzionali. http://www.agenparl.com/?p=68265 e dovra’ essere realizzata anche nel nostro Paese. Infatti fin dal 2011, con l’adozione del Quadro UE per le strategie nazionali d’integrazione dei Rom fino al 2020, l’Unione Europea ha dichiarato la volontà di porre fine a una condizione di emarginazione sociale di tali comunita’. Dai commenti e anche dalle accuse di “buonismo” che ho raccolto, comprendo pero’ che l’esasperazione di chi risiede accanto ad un campo nomadi e’ enorme, che i cittadini di Labaro e zone limitrofe al campo di via tenuta piccirilli vogliono potere vivere senza rischiare di subire furti o violenze e chiedono di potere godere di un buon livello di sicurezza sulle strade. Probabilmente vengono ascritti ai nomadi anche crimini dei quali non sono responsabili, per cui la prima iniziativa potrebbe essere chiedere di aumentare la presenza delle forze dell’ordine nel territorio, cosi’ come di non tollerare alcuna presenza di insediamenti abusivi esterni al campo, oltre che ridurre il numero degli occupanti del campo. In questo momento non serve a molto schierarsi pro o contro la chiusura del campo, che sembra essere la scelta che meglio favorisce l’integrazione, purche’ si realizzi l’inclusione abitativa, ma occorre risolvere concretamente quei problemi lamentati dai cittadini, motivo per cui il Presidente del Municipio ha gia’ chiesto la convocazione di un tavolo sulla sicurezza. Personalmente resto a disposizione dei cittadini per raccogliere ogni segnalazione o suggerimento da inoltrare a chi di competenza.

    Lucia Mosiello
    Consigliere Municipio XV

  18. @Lucia Mosiello, proprio per evitare che si faccia di tutta l’erba un fascio, il PRIMO intervento da fare è proprio controllare, presidiare, far rispettare la legge, come del resto avviene in tutti i paesi civili del mondo!
    Saluti

  19. Consigliere Mosiello,

    mi perdoni ma dopo tanti anni ho sempre più la sensazione che la politica dei campi oggi non sia più praticabile…ammesso che lo sia mai stata; ho troppo spesso ascoltato slogan partitici o affermazioni davvero populisti…e sullo sfondo magari interesse di altro genere sulle aree prima destinate ai campi e poi ad altre operazioni.
    la sua sottolineatura sulla imputazione quasi automatica ai nomadi di crimini e reati magari commessi da altri soggetti è quantomai corretta, ma forse conferma quanto in termini di comunicazione NON sia stato fatto in questi anni..
    l’esigenze di sicurezza è assolutamente prioritaria, ma mi chiedo se questa fosse realizzata – per ipotesi – compiutamente, la convivenza tra culture così diverse sarebbe comunque serena?

  20. Facile profeta. Che vi avevo detto ?
    Convocheranno un tavolo. Ecco pronto il Deus ex Machina per tutte le occasioni.
    Venghino, signori venghino !

  21. Di solito il primo commento e sempre quello più veritiero….è evidente che questa volta a tirarle le orecchie sono stati proprio quelli del suo partito,rifacendola tornare sulle sue frasi…. certo non gli ha fotto una bella pubblicità, così facendo ha sminuito il lavoro di chi a capito realmente le problematiche facendo continui sopralluoghi e parlando con i cittadini hanno toccato con mano le reali problematiche. Vivo a via tenuta piccirilli, la mia casa confina con il campo rom, e sinceramente la sua faccia non l’ho mai vista in questa via. Quindi come fa a parlare di tolleranza se non conosce neanche le problematiche? Non penso che le manderò delle segnalazioni sulle problematiche della via perché certo che sia tempo perso.

  22. Cons. Mosiello, Lei dice anche cose giuste nel suo ultimo commento.
    Per questa ragione le sue colpe sono ancora maggiori.
    Parla del Progetto europeo Horizon 2020, ma ha di fronte cittadini che le chiedono se esiste un progetto Italia 2014, ma anche solo Roma 2014 …
    Ebbene non sembra dalle sue parole, mi creda.
    Ci indica un’intervista interessante di Sandro Gozi che parla di “inclusione abitativa dei rom”, ma cosa risponde ai cittadini che le chiedono di “inclusione abitativa dei romani” … ?
    Sa quante domande sono in attesa al Dipartimento Pol. Abitative ? Sa quanto sia difficile avanzare nella graduatoria Ater ? Tanto è difficile che tutti ormai si sono rassegnati all’occupazione delle case.
    Poi si è generato il fenomeno della vendita (cessione) della casa popolare.
    Chi esce si fa dare una sorta di “buonuscita” da un altro soggetto che, spesso senza scrupoli, accetta per metterci la famiglia o addirittura subaffitarlo.
    Qui vorremmo sentire parole importanti, mentre invece sentiamo quelle intercettate del Vicesindaco Nieri, lui si colluso con gli occupanti. Mai alcuno di voi ha preso posizione contro. MAI !!!!
    È senz’altro vero, come dice lei, che la presenza di nomadi è la giustificazione utilizzata da molti italiani per motivare tutti i reati della zona.
    Ma lei cosa propone … ?
    Chiede di aumentare la presenza di forze dell’ordine in zona…
    La proposta è ingenua e quasi risibile alla luce del fatto che il Sindaco Marino ha deciso di non rinnovare il servizio di vigilanza nei campi rom dal 1 Luglio.
    Dunque, riassumiamo. Noi installiamo i campi e poi finanziamo le cooperative amiche per gestirle con fondi e posti di lavoro.
    Però non vogliamo spendere una lira per garantire la sicurezza interna ed esterna.
    Allora chiediamo alle forze dell’ordine di farlo …
    Pensa di mettere una pattuglia dei Vigili Urbani stabile, giorno e notte, su Via di
    Tenuta Piccirilli … ? Sarebbe surreale. E bambinesco.
    Oltre che antisindacale, perchè nessun Comandante si assumerebbe questa responsabilitá senza adeguata copertura armata.
    Pensa di chiedere ai Carabinieri e alla Polizia di Stato di fare questo ?
    Ci aspetta un terribile Horizon 2014.
    Ebbene la informo, come giá fatto qui in precedenza, che le Questure di tutta Italia sono in stato di paralisi a seguito delle identificazioni provocate da Mare Nostrum.
    Dove andiamo a prendere quelle pattuglie ? Quali servizi essenziali togliamo ?
    Chiede di ridurre il numero degli ospiti del Roman River. Giusto.
    Ne ha parlato alla Cutini ? Sapete dove ricollocarli ? O ve li ritroverete a protestare a Viale Manzoni e poi li metterete in albergo come avvenuto all’ Hotel Flaminius ?
    Il tavolo sulla sicurezza è la perla finale.
    Esprimo tutta la mia solidarietá a Lucio Maria Frizzoni che aveva previsto in tempi non sospetti questa “geniale trovata”.
    Rispondiamo allora solo di fioretto senza accanirci.
    Che credibilitá può avere questa proposta in assenza di un assessore o delegato alla sicurezza sul territorio ? Di una commissione sicurezza …
    La politica è una cosa seria.
    I tavolini usateli per fare il pic nic. Ma fate presto che la “merenda” sta per finire…
    G.Mori FDI ROMA XV

  23. Le tavole rotone e le discussioni servono ai politici e ai funzionari comunali a tempo indeterminato per accumulare lauti guadagni immeritati, stipendi e titoli: prendere tempo significa rubare anzitutto, i soldi delle tasse dei cittadini, e poi “non risolvere” mai le problematiche.
    Se solo si trovasse gente irreprensibile, come una volta, nel voler “risolvere” le questioni una volta per tutte e senza addurre scuse tipo “è inveutabile” oppure “è razzista” laddove invece è tutta altra cosa, questa Italia si risanerebbe da sè e in pochissimo tempo!
    Senza diventare lo zimbello e il vile rifugio di ogni delinquente provieniente dai quattro angoli della Terra.

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