Home ATTUALITÀ Piazza Mancini, Inches: “quella pista di pattinaggio non dovrebbe stare lì”

Piazza Mancini, Inches: “quella pista di pattinaggio non dovrebbe stare lì”

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pattinaggio.jpgLa pista di pattinaggio di Piazza Mancini era a tutti gli effetti una pista temporary: inaugurata nell’Ottobre 2010 dal sindaco e dal delegato allo sport, doveva essere smontata entro il 31 luglio 2011, ma dopo oltre due anni e mezzo è sempre lì. La denuncia di quella che appare una grossa irregolarità dagli strani aspetti ci giunge da Massimo Inches, consigliere de La Destra nel II Municipio, che affida a un comunicato storia, risvolti e considerazioni.

“Nel Novembre 2011 – scrive Inches – era arrivata nell’aula consiliare del II Municipio una interrogazione di un consigliere che chiedeva spiegazioni sulla presenza della struttura oltre il tempo stabilito, ma non era accaduto nulla, né era seguito alcun controllo.
Già le caratteristiche della due strutture, definite “tendostruttura” , sembravano in contrasto con le normative urbanistiche, dando per la presenza di 25 plinti in cemento armato da un metro cubo ognuno, i 120 mt. di cordolo in cemento armato di mt. 0,50 x 0,50, lo scavo della rete fognaria che confluisce i rifiuti nel collettore comunale, che di provvisorio e temporaneo c’era ben poco. La diceva già lunga la lettera del delegato Cochi che scriveva nel 2010 all’Axel Sport srl di essere favorevole alla realizzazione di una struttura definitiva permanente e che in attesa delle autorizzazioni definitive andava bene anche una soluzione di tipo provvisorio, così come lo stesso richiedente la Dia Carlo Stigliano, per conto della Axel Sport, anticipava le intenzioni di creare una struttura permanente.”

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“Nonostante queste anticipazioni, allo scadere di un anno dell’autorizzazione, il 31 Luglio 2011, il II Municipio ed il Comando di polizia Locale si sono ben guardati ad andare ad eseguire il controllo della regolarità urbanistica, e se il gestore aveva provveduto allo smontaggio di tutta la struttura temporanea.
Nel frattempo l’Axel aveva anche comunicato agli uffici del commercio dello stesso Municipio l’apertura delle attività di somministrazione e di vendita di articoli sportivi, che sarebbero dovuti cessare inderogabilmente insieme al decadimento della Dia dell’edilizia, ma allo scadere del 31 Luglio 2011 non venne preso alcun provvedimento da parte dei responsabili municipali.”

“Dal mese di Giugno 2012 – continua Inches – ho iniziato a pressare gli uffici municipali ed il comando del II Gruppo affinchè intervenissero per ripristinare la legalità in piazza Mancini, richiedendo copia degli atti sull’attività e tutte le autorizzazioni scadute dell’Axel, senza ricevere risposte, al punto da dover informare di quanto stava accadendo il Segretario Generale del Comune di Roma Liborio Iudicello ed il Gabinetto del Sindaco, andando avanti con continue sollecitazioni a carico di tutti gli uffici preposti.
Nel frattempo il Comando del II Gruppo riferiva il 19 Ottobre 2012 che a fronte della mia segnalazione sulla regolarità urbanistica della struttura, avevano proceduto a sanzionare i cartelloni ed i fari abusivi all’ingresso della pista di pattinaggio, senza prendere in considerazione che la Dia era scaduta oramai da circa quindici mesi, quindi la struttura era da considerarsi totalmente abusiva.”

“Nel Novembre 2012 anche il dirigente dell’Ufficio Tecnico del II Municipio si accorse, dopo le mie continue segnalazioni, che la struttura era abusiva ed iniziò a mettere in moto l’iter della demolizione, con una prima ingiunzione alla sospensione dei lavori abusivi edili, avendolo accertato il 6 Novembre 2012 (dal decadimento del 31 Luglio 2011!) ed analogo provvedimento prese il direttore del II Municipio, dopo che io stesso gli avevo protocollato copia del provvedimento tecnico.”

“Il quadro di quanto accaduto è desolante – sottolinea il consigliere – ci si rende conto di come sia totalmente assente la legalità in questo quartiere di Roma, ad iniziare con la realizzazione di una struttura che di temporaneo non ha proprio nulla, per la quale si sarebbe dovuto richiedere il permesso per costruire; la mancanza di controlli ha potuto permettere al gestore di proseguire l’attività per molto tempo dopo la scadenza della Dia, sia per il pattinaggio, la somministrazione ed il negozio di vendita.”

“Per valutare la regolarità del comportamento degli uffici municipali ed il Comando del II Gruppo, ho depositato denuncia dettagliata in Procura (ndr: clicca qui) allegando tutti gli atti che hanno determinato il percorso dell’intera vicenda, al fine di valutare la sussistenza di comportamenti penalmente rilevabili a carico di incaricati del pubblico servizio.”

“Non possiamo mandare il segnale alla cittadinanza romana che sia possibile eludere le norme urbanistiche per la distrazione di chi dovrebbe controllare, così come è necessario – conclude Massimo Inches – stabilire la giusta collaborazione tra i rappresentati politici municipali e gli uffici amministrativi e tecnici, al fine di garantire legalità e trasparenza su tutti gli atti della pubblica amministrazione.”

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