Home AMBIENTE Cesano – Radio Vaticana esprime “rammarico” per la decisione della Cassazione

Cesano – Radio Vaticana esprime “rammarico” per la decisione della Cassazione

Galvanica Bruni

La Radio Vaticana, con un comunicato emesso ieri, venerdì 25 febbraio, ha espresso il suo “rammarico” per la decisione della IV Sezione penale della Cassazione (leggi qui) che ha confermato la prescrizione per la condanna emessa nei confronti del cardinale Roberto Tucci, in relazione all’elettrosmog prodotto dalle emissioni del Centro Trasmissioni di Santa Maria di Galeria, confermando invece il diritto degli abitanti di Cesano al risarcimento dei danni patiti. Sul sito di Radio Vaticana si legge infatti:

“Il ricorso rigettato ieri, spiega in una nota la Direzione della Radio, era stato presentato dalla difesa contro la sentenza pronunciata il 14 ottobre 2009 dalla Corte di Appello di Roma, la quale – si rammenta – aveva dichiarato di non doversi procedere nei confronti di un ex Dirigente dell’Emittente pontificia per prescrizione del reato (getto pericoloso di cose). Tale sentenza, spiega la nota, “veniva contestata dalla difesa” perché “privava – di fatto – l’imputato della possibilità di essere giudicato – e quindi assolto – nel merito”, e questo “contrariamente ai principi giuridici fissati da una precedente sentenza della stessa Corte di Cassazione”.

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Rimandando “una valutazione più approfondita della decisione della Suprema Corte alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza, la Direzione della Radio – afferma la nota – esprime rammarico per questa decisione anche alla luce del fatto che la procura generale non aveva ritenuto infondati alcuni motivi del ricorso”.

I vertici della Radio Vaticana sottolineano, inoltre, che “la sentenza si inserisce in una vicenda processuale lunga e tormentata”, che ha visto l’Emittente pontificia “oggetto di accuse ingiuste per i presunti disturbi nei confronti di una parte della popolazione, in relazione alle emissioni elettromagnetiche del Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria”.

“Come spiegato molte volte in questi anni anche in sede processuale” – prosegue il comunicato – vale la pena ricordare “che la Radio Vaticana ha sempre svolto la sua attività nel quadro degli accordi internazionali esistenti con l’Italia relativi al Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria e che si è sempre attenuta alle raccomandazioni internazionali in materia di emissioni elettromagnetiche anche prima della esistenza di normative italiane”.

“Dal 2001, poi, in seguito all’accordo con il Governo italiano”, la Radio Vaticana – ribadisce la Direzione – “rispetta attentamente i limiti previsti dalla sopravvenuta legislazione italiana, come dimostrano le ripetute misurazioni svolte dalle istituzioni pubbliche italiane più competenti e attrezzate in materia”. Ed “essendo tale normativa assai restrittiva – si conclude – non vi è alcun motivo giustificato di preoccupazione da parte della popolazione, con la quale è sempre stato desiderio della Radio Vaticana coltivare un rapporto di collaborazione”.

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6 COMMENTI

  1. […]non vi è alcun motivo giustificato di preoccupazione da parte della popolazione, con la quale è sempre stato desiderio della Radio Vaticana coltivare un rapporto di collaborazione.

    Chi vi dice che “la popolazione” abbia interesse a collaborare con i vostri affari? E in che modo, concretamente, avete mostrato e dimostrato apertura nei confronti dei residenti limitrofi? Se non fosse che con certi uffici stampa è quasi impossibile interagire, sarei proprio curioso di saperlo.

  2. Gli studi epidmiologici dimostrano un accresciuto tasso di cancerogenesi rispetto alla media nazionale.
    Il mero e freddo rispetto della normativa vigente poteva essere accettato all’origine delle proteste, quale conseguenza e frutto di ignoranza.
    Oggi, dopo le riultanze delle indagini, è protervia e arroganza.

  3. leodavinci il problema non è la presenza di radio vaticana ma il superamento dei limiti imposti circa le emissioni. se rispetti le leggi pretendi che anche gli altri lo facciano

  4. Predicano tanto e poi fanno ammalare la gente! E la cosa bella è che non gli interessa minimamente. I loro di interessi vengono prima di tutto. Ma perchè non si danno alla radio satellite o alla radio online e basta anzichè continuare ad intrugliare la gente di onde pericolose solo perchè devono raggiungere sia in AM che in FM il globo intero? Gli costerebbe anche di meno che affrontare i costi di tutte quelle giga antenne

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