Pubblicata sul Corriere della Sera, numerosi cittadini di Cesano, a nome dei genitori dei 19 bambini colpiti dalla leucemia, hanno scritto una lettera al Papa a seguito dei risultati della perizia tecnica che ha accertato un nesso tra l’esposizione alle strutture di Radio Vaticana e l’eccesso di malattia per leucemia e linfomi dei bambini residenti in questa località.
Disposta nell’ambito del processo per omicidio colposo a carico della Radio Vaticana in relazione alle conseguenze che sulla popolazione residente nelle zone di Cesano e La Storta avrebbero avuto le onde elettromagnetiche provenienti dalle antenne del Centro trasmittente di Santa Maria di Galeria, la perizia – contro la quale è insorta la direzione della Radio Vaticana esprimendo “stupore” – ha accertato “un’associazione importante, coerente, e significativa tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di malattia per leucemia e linfomi dei bambini residenti a Cesano e nella zona di Roma Nord tra la fine degli anni ‘80 e il 2003” (leggi qui).
Ma cosa hanno scritto i genitori di Cesano?
“Santità, noi, che oggi ci permettiamo di rivolgerci alla Sua Santità, siamo genitori provati dal dolore per i nostri figli. Alcuni di noi se li sono visti strappare in tenera età dalla leucemia infantile, altri, più fortunati, hanno visto loro negata la serenità dell’infanzia, trascorsa tra ospedali e delicati interventi.
È notizia di questi giorni che un accertamento tecnico, condotto in una sede giudiziaria con spirito neutrale ed animo sereno da un esperto scelto da un giudice terzo, ha rilevato l’evidenza scientifica che la vicinanza delle nostre abitazioni agli impianti di Radio Vaticana ha contribuito ad aumentare il rischio di ammalarsi per i nostri figli, troppo a lungo esposti, inermi ed inconsapevoli (alcuni ancora nel grembo materno), alle insidie sconosciute delle onde elettromagnetiche che scaturivano dalla quella stazione radio. Non abbiamo né la presunzione né la competenza per intrattenerLa sulle problematiche tecniche che la complessa questione investe e tanto meno Le richiediamo di prendere posizione sulle responsabilità individuali oggetto del procedimento penale in corso.
Le chiediamo, tuttavia, che la Chiesa non rimanga sorda all’allarme che, oggettivamente, l’esito di questo autorevole accertamento diffonde e che eviti, per il futuro, il rischio di concorrere a causare una maggiore diffusione della leucemia infantile.
Le chiediamo, Santità, in ragione del medesimo senso di umana partecipazione che ha sempre ispirato i Suoi atti, di voler valutare l’opportunità di sospendere l’utilizzazione degli impianti di Santa Maria di Galeria almeno fino a quando non sia maturato nel mondo scientifico una ragionevole certezza sugli effetti delle onde elettromagnetiche sui bambini. Una misura provvisoria che, con il ricorso ad alternative e non meno efficienti tecnologie, non impedirebbe alla Chiesa di raggiungere i suoi fedeli sparsi nel mondo ma che con certezza potrà evitare che un domani tornino ad essere attuali, rivolte ad altri genitori, le Sue stesse parole molti di voi avete sperimentato che, quando eravate sufficientemente coraggiosi per parlare di quanto vi era accaduto, nessuno vi ascoltava … è comprensibile che voi troviate difficile perdonare o essere riconciliati con la Chiesa. Con fiducia nel Suo paterno ascolto, Le inviamo i nostri sentimenti di filiale devozione.”
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