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L’iniziativa di Retake Rome a Ponte Milvio è stata fissata per sabato 5 giugno. Nel frattempo l’appendice di Roma Nord della stessa organizzazione lancia un appello: venite in tanti, Sovrintendenza, AMA e Comune di Roma hanno deciso di restaurare il ponte ed hanno bisogno dei cittadini.
L’iniziativa, in programma dalle 10 alle 15 di sabato 5 giugno, ripete gli analoghi interventi effettuati a Roma Nord sulla Cassia ed a Prima Porta nei giorni scorsi. La maratona di pulizia nasce con l’obiettivo di restituire Ponte Milvio alla comunità locale nella sua originaria bellezza. Detergenti, spazzole, mascherine protettive e pennelli per i partecipanti saranno forniti da Comune di Roma e Ama, che garantiranno anche l’assistenza tecnica dei propri addetti.
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“venite in tanti, Sovrintendenza, AMA e Comune di Roma hanno deciso di restaurare il ponte ed hanno bisogno dei cittadini.”
Domanda: ma un ponte di duemila anni supervincolato non dovrebbe meritare il restauro da parte di professionisti della Sovrintendenza? Capisco che se si permette che le spallette del ponte vengano da anni oltraggiate da scritte con pennarelli indelebili (che vengono impunenemente venduti da extracomunitari), a chi può importare l’intervento non adeguato di pulitura…Magari viene meglio di quello effettuato dalla Sovrintendenza sull’obelisco del Foro Italico, fatto con sabbiatrice, che ha per sempre fatto perdere la lucidatura a specchio del marmo, causando quella porosità che favorirà la penetrazione dell’inquinamento corrosivo futuro….
Francesca Di Castro
Vicepresidente Ass.Roma Tiberina
Sì, certo, il monumento andrebbe restaurato da professionisti, se fosse logorato dallo smog e dagli agenti atmosferici. Ma non possiamo pretendere che AMA e Sovrintendenza si occupino ogni mese di rimuovere le scritte con cui i cittadini imbrattano il ponte.
E’ chiaro che, essendo un monumento, il lavoro sarà svolto da ragazzi, divisi in squadre, dietro attenta sorveglianza di personale tecnico. Il gesto ha un valore simbolico: far capire ai ragazzi che si può lasciare un “segno” sulla propria città anche in modo diverso, e cioè rimovendo ciò che la deturpa.
E comunque, a parte alcuni interventi, tipo Ponte MIlvio o Eur, il movimento Retake Roma scende in strada anche nei quartieri abitativi, dove non si incide sui monumenti, ma si ripitturano cancellate e jersey, si rimuovono erbacce e spazzature varie…