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Togliere un volantino pubblicitario dal parabrezza dell’auto, aprire la cassetta della posta e tra le lettere trovare dépliant, entrare nell’androne di casa e muoversi tra coloratissimi fogli e foglietti sparsi a terra. Sono tutti gesti che ognuno di noi ha fatto innumerevoli volte, spesso infastiditi da tanta invadenza. Eppure qualcosa dovrebbe essere cambiato.
L’8 febbraio 2010 è entrata, infatti, in vigore l’ordinanza anti volantinaggio firmata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno (leggi qui). Secondo il primo cittadino il “volantinaggio selvaggio” rappresenta un “grosso problema” dall’impatto devastante sulla città. L’ordinanza in questione, che rimarrà attiva fino al 30 gennaio 2011, vieta la distribuzione selvaggia dei volantini e prevede la distribuzione diretta con la consegna a mano alle singole persone, pena una sanzione di 412 euro per i committenti della pubblicità e 50 euro per gli autori materiali. Come si può leggere sul sito del Comune, il provvedimento, inoltre, obbliga a “richiamare sempre e in modo visibile, nei volantini, l’obbligo di usare i cestini dei rifiuti per disfarsi dei volantini stessi”.
Stop, quindi, alla collocazione di dépliant sulle auto, nei luoghi pubblici o negli androni delle abitazioni private. Ma da due mesi a questa parte è davvero finito il cosiddetto “volantinaggio selvaggio”? Per rispondere a questa domanda è sufficiente uscire di casa e fare due passi. A prima vista, la mole di volantini e cataloghi pubblicitari sembra non essere la stessa di qualche tempo fa, ma c’è comunque chi non ha voluto rinunciare alla distribuzione capillare limitandosi a quella diretta.
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In effetti, le società specializzate in questo tipo di servizio ritengono il volantinaggio in cassetta e in auto rapido ed efficiente, particolarmente adatto per le aziende che desiderano farsi conoscere da un ampia fetta di utenti senza avere un target ben definito. Soprattutto il volantinaggio sulle auto viene ritenuto indicato per chi sta effettuando una promozione, dei saldi o delle offerte valide per un periodo limitato di tempo. E’ possibile, dunque, che i benefici in termini di guadagno siano tali da rischiare una sanzione? Come mai, in molti casi, si continua a prediligere il “volantinaggio selvaggio”? Vengono effettuati pochi controlli?
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A quanto pare l’imponente task-force chiamata a vigilare sul rispetto dell’ordinanza non ha spaventato i concessionari delle pubblicità che continuano a preferire una forma di distribuzione diversa rispetto a quella diretta. Ecco, dunque, che veri e proprio pacchi di dépliant continuano ad essere lasciati a terra davanti ai portoni delle abitazioni, o volantini vari vengono ancora apposti sui parabrezza delle auto parcheggiate.
Secondo un modo di dire le regole sono fatte per essere trasgredite, ma è davvero questo l’obiettivo dell’amministrazione capitolina?
Stefania Giudice
*** riproduzione riservata ***
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concordo nel fatto che l’attività di volantinaggio sia diminuita. continua cmq a persistere il fenomeno. forse perchè il guadagno ottenuto dalla pubblicità di massa supera l’ammontare della sanzione. è un pò come succede per quanto riguarda i manifesti elettorali. arriva sempre la “leggina” che sana tutto
E che ne pensa la giunta Alemanno di tutti i candidati con centinaia di manifesti attaccati dappertutto .
Quanti soldi ha fatto il comune con le multe elevate ai candidati???
Sicuramente saremo talmente ricchi che quest’anno ci toglieranno anche le tasse.
Marciapiedi bucati che andranno riparati.
Pulizie straordinarie per rimozione manifesti elettorali selvaggi.
Vediamo se qualcuno ha il coraggio di giustificare questo malcostume.
Ma ogni palo, ogni semaforo è saturo di annunci immobiliari e di altro tipo..milioni di locandine plastificate attaccate con maniacale furia ad ogni serranda di negozio o cassonetto (traslochi, sgomberi cantine). Ognuno fa il proprio porco comodo e contribuisce allo squallore che ci circonda. Ma dov’è questa lotta al degrado?
Per non parlare della folle invasione dei cartelloni pubblicitari!
Tutta la zona del Foro Italico, come il resto della città, riempita di cartelloni pubblicitari bruttissimi, invadenti, caotici, innumerevoli..Al confronto con altre Capitali europee facciamo una figura indicibile.
Cliccate su http://www.cartellopoli.com
mi sembrava di aver capito che sarebbero stati rimossi quei mostruosi pannelli gialli spuntati la notte, es. a via farnesina.
ma la polizia non aveva detto che erano abusivi? poi hanno cominciato ad affiggere pubblicità come se niente fosse.. ormai fanno parte del panorama.
mi sembra una cosa folle.
Tutta la materia mi fa semplicemente sorridere! Lo scempio maggiore è stato commesso proprio dai partiti politici che ora guidano la regione. Basta fare una passeggiata sulla Cassia. I volantini? E’ vero, il problema esiste! Ma in questo caso si cerca il granello nell’occhio, senza considerare i cazzotti che sono stati dati al decoro urbano.