… o di totale mancanza di buon senso? E’ questa la domanda che serpeggiava tra i frequentatori del Parco dei cani di Via dell’Alpinismo questa mattina dopo i lavori di riduzione di recinzione nel Parco effettuati dai signori Meneschincheri seguiti dalle proteste dei residenti.
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La recinzione infatti occupa ancora una parte del Viale del Parco ed include un lampione dell’Acea di Illuminazione. Il buon senso vorrebbe che quel metro di parco occupato fosse lasciato libero per permettere l’eventuale manutenzione del Lampione inglobato e per lasciare libera la strada del Parco. C’è da chiedersi chi abbia permesso tutto questo.
Agosto 2009
La vicenda prende il via ad Agosto del 2009 (link) quando una parte del parco dei cani viene recintata dai proprietari del circolo Tennis Meneschincheri a seguito diella vendita effettuata dal Comune di Roma .(link). Immediata la protesta dei residenti del condominio di Via Nemea che effettuavano azioni legali contro la suddetta vendita. (link) che si opponevano a tale vendita lamentando inoltre il taglio indiscriminato di alcuni alberi effettuata dai proprietrari del circolo nell’area occupata
Le conseguenze
Tra le conseguenze dell’occupazione e del taglio del verde dell’area del Parco gli abituali frequentatori del Parco de Cani lamentano diverse situazioni di disagio che si sono venute a creare:
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- l’occupazione di parte del Viale del Parco ed il suo danneggiamento a causa dei lavori di eliminazione dei pali della recinzione;
- il fango (terra Rossa dei campi di Tennis) che rende impraticabile il viale del Parco ogni volta che piove a causa del taglio indiscriminato della siepe tagliata che tratteneva il flusso d’acqua. Nelle giornate di pioggia intensa il fango occupa anche parte del marciapiede e della sede stradale di Via dell’Alpinismo rendendo sdrucciolevole la sede stradale;
- l’eliminazione di una parte della recinzione esterna del Parco effettuata dalla ditta che ha effettuato i lavori di recinzione. La recinzione ora è stata sostituita da una rete di plastica che poco reggerà nel tempo.4) la rottura del cancello di accesso dell’area cani effettuata, sempre dalla ditta che ha effettuato i lavori.
I frequentatori del Parco intendono effettuare delle azioni di protesta verso chi ha reso possibile tutto questo.
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Preoccupante che esista qualcuno che possa aver pensato una cosa del genere!
Sarebbe una dimostrazione da vero sportivo e di persona di buon senso se il sig. Meneschincheri , pur nel pieno di un suo diritto, decidesse di donare quel metro quadro, per lui di nessuna utilità alla comunità.
Il Sig. Giuseppe Menefrego alias Meneschincheri … usufruisce abusivamente di alcuni lampioni dell’ illuminazione >PUBBLICA > destinata recentemente all’Area CANI. La bolletta della ENEL extra la farei pagare al responsabile del Servizio Giardini del Comune di Roma che ha rilasciato il N.O. “VERGOGNA !”
G.M.T.
Caput Mundi ?