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    Palombari della Marina Militare rimuovono ordigni dal lago di Bracciano

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    Mercoledì 6 settembre i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed incursori della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I.) della Spezia, hanno condotto una delicata operazione subacquea nelle acque del lago di Bracciano per rimuovere numerosi ordigni esplosivi residuati bellici.

    A seguito di una segnalazione di un cittadino circa la presenza di un probabile ordigno esplosivo, la Prefettura di Roma ha richiesto un intervento di bonifica d’urgenza al Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare e a quello degli artificieri del 6° Reggimento Pionieri dell’Esercito.

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    I Palombari, dopo aver effettuato il riconoscimento dell’oggetto segnalato che non è risultato pericoloso, hanno poi trovato lungo la battigia 11 bombe a mano risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

    Avvisata la prefettura di Roma, gli ordigni recuperati dagli uomini della Marina sono stati passati in consegna agli artificieri dell’Esercito che provvederanno alla loro distruzione.

    L’episodio è stato reso noto dall’ufficio stampa della Marina Militare spiegando che “lo scorso anno, i Palombari hanno recuperato e distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 15.760 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare le migliaia di proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm che sono state rimossi”.

    Il suggerimento che arriva dalla Marina agli appassionati del mare è di “non toccare assolutamente gli oggetti che possano essere ritenuti pericolosi e la cui forma possa ricordare o meno un ordigno esplosivo o parti di esso. Quello che invece è doveroso fare, per l’incolumità di tutti, è di identificarne il sito di ritrovamento, fotografare l’ipotetico ordigno (qualora si abbia con se una macchina fotografica subacquea) e denunciarne immediatamente il rinvenimento alla locale Capitaneria di Porto o stazione dei Carabinieri, che richiederà l’intervento dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei di COMSUBIN al fine di ristabilire la fruibilità in piena sicurezza di quel tratto di mare”.

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