Vedovo dal 2006, ha deciso di fare il grande passo. Un secondo matrimonio, a 84 anni compiuti, e poi la scelta: cosa fare della propria vita e della propria morte.
E’ un Tinto Brass inedito quello che emerge da un’intervista al Corriere della Sera pubblicata nelle ultime ore.
Il regista, che ha fatto la storia del cinema erotico italiano, ha deciso di sposare il 3 agosto Caterina Varzi.
Il matrimonio sarà celebrato a Isola Farnese, antico borgo sulla Cassia immerso nel verde del Parco di Veio, nella villa dove il regista vive da anni.
Saranno presenti solo i quattro testimoni e sarà, dice Brass, “la felice conclusione della mia esistenza. Quando io non sarò più in grado di badare a me stesso, Caterina sceglierà per me la cosa giusta. Le consegno la chiave della mia vita, sicuro che la girerà al momento giusto“.
Caterina Varzi, 56 anni, è stata ricercatrice universitaria e avvocato con la passione per la psicanalisi, poi l’incontro con Tinto Brass che l’ha voluta come protagonista del cortrometraggio Hotel Coubert nel 2009.
E’ la donna che lo ha fatto rinascere dopo l’ictus che lo ha colpito il 16 maggio 2010. “Mi ha riportato alla vita e alla memoria quando ero finito e pensavo di buttarmi dalla finestra dell’ospedale” racconta il regista.
“Al contrario di quanto si possa pensare – sottolinea Tinto Brass -, lei non avrà ricchezze per il semplice fatto che io non ho proprietà. La cosa più importante che ho è solo il mio archivio.”
Nell’intervista Tinto Brass parla apertamente di eutanasia: “Voglio essere libero di decidere come morire, prima di perdere la dignità. Caterina ed io abbiamo un patto molto forte che vogliamo suggellare con il matrimonio. Se mi venissi a trovare in una condizione grave e irreversibile è giusto staccare la spina. E lei potrà decidere il nostro ultimo viaggio insieme. In Svizzera perché no?“.
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