Home AMBIENTE Pulizia strade, ipotesi divieti di sosta a tempo?

Pulizia strade, ipotesi divieti di sosta a tempo?

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Galvanica Bruni

Se i municipi riuscissero ad attuarla saremmo contenti“. Così ha risposto nel corso di una intervista l’assessore capitolino all’Ambiente Paola Muraro parlando delle modalità di spazzamento delle strade.

L’introduzione del divieto di sosta delle auto in alcuni giorni del mese per consentire lo spazzamento? È una proposta attuabile in alcune città d’Italia non cosi popolate, ma se i Municipi riuscissero ad attuarla noi saremmo contenti. Prioritario per noi è pero lo spazzamento dei marciapiedi che al momento Ama ci dice non sia possibile per problemi di personale“.

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Una proposta attuabile in alcune città d’Italia non cosi popolate” dice l’assessore che probabilmente non ricorda che dal 2007 a febbraio 2010 in tutta Roma è stato attuato il divieto di sosta a tempo in giornate e orari precisi per consentire lo spazzamento delle strade.
La prova? Basta guardarsi intorno. Nelle strade di Roma Nord, come in altri quartieri, ancora resiste la segnaletica stradale di allora.
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4 COMMENTI

  1. Non vorrei sembrare “esterofilo”… ma a Milano è stata per anni un’abitudine consolidata. A meno che Milano non venga considerata città “non cosi popolata“. Ma le cose cambiano, come rappresenta il periodico Quattroruote. (link)

  2. La spazzatura e pulizia delle strade collegata a un divieto di sosta a tempo, è tuttora la modalità più comune e funzionale adottata in moltissime città italiane. Non vedo perche usare il tempo passato.
    Certo non è indolore per il cittadino proprietario di auto, poiché viene obbligato a cambiare le proprie abitudini 2 o 4 volte la settimana, ma, se si vuol provare ad avere una strada realmente e durevolmente pulita, con il minor dispendio di risorse Ama, occorre che i cittadini contribuiscano con comportamenti virtuosi.
    I problemi maggiori li vedo, invece, nell’adeguamento dei mezzi e nella modifica dei processi di lavoro da parte Ama e del Corpo di Polizia Municipale.
    Circa il problematico utilizzo di questa modalità innovativa per l’area di Ponte Milvio posso citare la mia esperienza diretta quando, come Comitato Abitare Ponte Milvio, presentai alla commissione Ambiente, (allora, se non erro presieduta da Torquati e presente il Responsabile Ama Reali, siamo nel lontano 2011), una formale richiesta di studio e poi di attuazione da parte Ama di spazzatura stradale collegata a divieto di sosta.
    Ebbene sapete quale remora risultò il maggiore ostacolo a proseguire nello studio di fattibilità? Il fatto che necessitava ricercare sinergie con la Polizia Municipale. La disponibilità forse c’era ma, nell’ambito di un solo Ente. Ricercare intese, mediazioni con un altro Ente erogatore di servizi ai cittadini, sarebbe stato defaticante e inconcludente. Mi assumo, ovviamente, la responsabilità della ricostruzione dei fatti e soprattutto della sintesi.
    Ho voluto citare questo precedente perché se vogliamo veramente incidere sulla qualità dei servizi e sul conseguimento di reali obiettivi qualitativi, in una situazione di risorse finanziarie minime, occorre inevitabilmente provare a puntare sulla innovazione dei processi, e sulla collaborazione e sinergia fra Enti e fra Enti e Cittadini. E non dimentichiamo che qualunque attuazione passa per una buona pianificazione e programmazione e controllo.
    Personalmente non ho alcuna simpatia per l’attuale Giunta, ma gli faccio gli auguri e mi permetto di consigliargli di ricercare nei fattori appena citati la chiave per provare a incidere sulla qualità dei servizi. A cominciare proprio dalla pulizia stradale collegata a divieto di sosta.

  3. a me personalmente va bene qualsiasi sistema, purchè si provveda a spazzare i marciapiedi e a tagliare le erbacce che ormai crescono a vista d’occhio facendo assomigliare sempre più questa città a posti tipo Mombasa (senza offesa ma ci sono capitato). vivo al Fleming e purtroppo il servizio di spazzamento dei marciapiedi e la cura del verde è praticamente inesistente da un bel po’ di tempo, fatta eccezione per l’area del mercato di Piazza Monteleone e gli spazi intorno ai cassonetti. In alcuni punti ormai c’è un accumulo di sporcizia e foglie secche che presumibilmente quando riprenderanno le piogge provocheranno l’intasamento dei tombini. Ho avuto recentemente degli ospitio stranieri che si sono meravigliati dell’incuria in cui versano i quartieri di questo quadrante della città, come per esempio il villaggio olimpico e il flaminio dove sono presenti infrastrutture quali l’auditorium e il maxxi.

  4. SONO UN CITADINO ROMANO DA OLTRE 50 ANNI DA MOLTO TEMPO NON ANDAVO NELLA MIA CITTA NATALE TRIESTE LO TROVATA BELLISSIMA MA SOPRATUTTO PULITAL SENSO CIVICO STA NELLA GENTE LA COSA CHE MI HA COLPTO E CHE I NEGOZIANTI E ICONDOMINI CON MOLTA FREGUENZA PULISCONO IL LORO TERITORIO MI E STATO DETTO CHE ESISTE UN ORDINANZA COMUNALE DAI TEMPI DELL AUSTRIA PENSO CHE ANCHE ROMA CI SIA BASTA FARLA RISPETTARE SI INZIA ANCHE DAI MARCIAPIEDI UN CONSIGLIO BUTTATO LI GRAZIE

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