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Sfiduciato Giacomini, tutti a casa nel XX

Galvanica Bruni

sfiducia120.jpgStoria di una fine annunciata. Non era mai accaduto nel pregresso del XX Municipio che un presidente venisse sfiduciato. Ed è accaduto oggi a Gianni Giacomini, 70 anni, politico navigato con un lungo percorso alle spalle. E’ accaduto in una storica seduta che lascerà il segno e che non potrà non riflettersi sul prossimo futuro e sulle vicine elezioni amministrative.

In un’aula consiglio gremita come non mai da cittadini accorsi per assistere all’evento, dopo i soliti rituali il presidente Giacomini dà formalmente notizia delle sue dimissioni rassegnate al sindaco lo scorso 1 marzo. Poche parole, lo sguardo fisso sul foglio, al termine delle quali abbandona silenziosamente l’aula seguito a ruota dagli undici consiglieri rimastigli ancora fedeli.

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La sfiducia, ultimo atto di una fine annunciata da mesi,  si consuma quindi alla presenza dei soli tredici firmatari che ricordiamo essere Cozza, Paris, Scoppola, Sterpa, Tolli e Torquati per il PD, Pica per SEL, Antonini (CPI) e Calendino (FdI) per il Gruppo Misto, Massimini per l’UDC, Ariola, Mori e Targa per il PdL.

Tocca ad Andrea Antonini, quale primo firmatario della mozione (“ma solo perché in ordine alfabetico” tiene a specificare) spiegare le ragioni che hanno indotto questa composita maggioranza a ribaltare lo scenario politico chiedendo la sfiducia del presidente e della sua giunta.

“Giacomini per quasi cinque anni si è atteggiato a ras del Municipio” esordisce riepilogando quelli che definisce “una serie di episodi e di comportamenti che rappresentano pressoché un unicum” a cominciare dai “cinque direttori avvicendatisi e dai dirigenti allontanati perché non allineati”, passando per “la mancata costituzione delle consulte del territorio e la mai attuata trasparenza sugli atti di giunta”, per aver tollerato “palesi situazioni di illegalità e abusivismo”, per aver speso “ingenti somme di denaro pubblico (circa 270mila euro solo negli ultimi due anni) con assoluta discrezionalità senza indire gare pubbliche” e soprattutto “per aver svilito il ruolo dei consiglieri e del consiglio, organo eletto dal popolo e quindi sulla carta sovrano ma nei fatti ignorato e spesso scavalcato, come nella recente vicenda sul Piano d’assetto del Parco di Veio”.

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E’ tranchant la conclusione di Antonini: “Tutti i danni provocati da questa incredibile gestione ricadono sulle spalle dei cittadini, il PdL è un partito non più accettabile e degno di guidare questo territorio fintantoché sarà rappresentato da Gianni Giacomini. Qui siamo in tredici su venticinque a dirgli: Giacomini, torna a casa!”

Daniele Massimini è il secondo a parlare. Ricorda di essere stato eletto nel PdL ma di “nulla dovere a Giacomini”. Diversi sono i motivi che lo hanno indotto a lasciare il partito per aderire all’UDC uno dei quali, sottolinea è perchè “dal presidente non sono mai stato ascoltato, nè come consigliere, né come delegato ai Grandi Parchi né come presidente della commissione scuola”.

Per Giorgio Mori “non è facile prendere la parola oggi guardando quella poltrona vuota di un presidente fuggito dall’aula davanti a decine di cittadini.” Per Mori, la “mancanza di coraggio, di spirito di uguaglianza e di correttezza nei riguardi dei cittadini e dei loro eletti in consiglio” sono i tratti caratterizzanti della “desolante gestione Giacomini” afferma girando lo sguardo sull’aula semivuota.

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Federico Targa, che parla emozionato e che esibisce l’estratto del suo conto corrente bancario dal quale si rileva l’esiguità (236 euro a gennaio) degli emolumenti percepiti come consigliere a dimostrazione che per lui fare politica è solo un fatto di passione civile, afferma di essere certo che la decisione di sfiduciare Giacomini, “una decisione presa col cuore” gli costerà l’espulsione dal partito. “Ma non importa, prima viene la coscienza e poi tutto il resto”.

“Ho preso questa decisione per dignità personale e per poter guardare negli occhi mio figlio senza vergognarmi” afferma Giuseppe Calendino che dedica emblematicamente a Giacomini un verso che Gabriele d’Annunzio fece scrivere sull’ingresso di una stanza del Vittoriale: “Teco porti lo specchio di Narciso? Questo è piombato vetro, o mascheraio. Aggiusta le tue maschere al tuo viso, ma pensa che sei vetro contro acciaio“.

La seduta volge verso la fine. Tocca a Alessandro Pica dichiarare che “oggi è un bel giorno ma non è un giorno allegro, perché quando si fa decadere un presidente dopo cinque anni che è in carica significa che in questi anni è stato solo il territorio a perderci”.

Anche per  Daniele Torquati è un bel giorno, anzi “un giorno di gioia, amara ma sempre gioia, perché mandiamo a casa un presidente non degno di guidare la comunità locale visto com’è fuggito oggi dal confronto”.

Ultimo a prendere la parola è Simone Ariola, presidente del Consiglio, che oltre due anni fa fu oggetto di dura contestazione da parte di Giacomini che fece di tutto, senza riuscirci, per rimuoverlo dall’incarico.
Sono parole dure e sferzanti le sue. “Questa decisione è il gesto più nobile ed importante che io abbia mai fatto nel mio trascorso politico. Giacomini se ne deve andare perché il territorio ha bisogno di uomini veri e non di buffoni”.

Nel silenzio assoluto si passa al voto. Scontati sono i tredici “a favore” scanditi dai firmatari della mozione. Al termine c’è chi esulta, chi sventola il tricolore, chi si stringe le mani, chi in un angolo riflette seriosamente sul passo compiuto.

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Per effetto della sfiducia, e non delle dimissioni del presidente Giacomini che a norma del TUEL “diventano efficaci ed irrevocabili solo trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione”, oggi presidente e giunta decadono e il Consiglio viene sciolto. A curare la gestione ordinaria del municipio fino alle prossime elezioni sarà un commissario ad acta nominato dal Sindaco.

Sempre che il presidente, o ex, Giacomini non sferri un ultimo colpo. Venerdì sera, all’Adnokonos, aveva infatti dichiarato: ” Lunedi’ il voto sara’ inutile perche’ io mi sono gia’ dimesso. D’altra parte, se ci fossero stati problemi reali, avrebbero potuto presentare questa mozione prima: il 10 aprile finisce tutto, quindi non si capisce il perche’ di questo atto. La ragione – sostiene – e’ soltanto una: c’e’ qualcuno che vuole prendere il mio posto. Ma io non mi faccio condizionare, per rispetto degli elettori. Mi ricandidero’ e mi ricandidero’ con il Pdl. Diro’ di piu’, potrei fare ricorso al Tar perche’ non si capisce su cosa voteranno. Staremo a vedere quali saranno le decisioni del partito”.

Ma il TUEL sembra parlar chiaro: a un presidente sfiduciato corrisponde lo scioglimento del Consiglio e la decadenza di giunta e presidente.
Tutti a casa dunque, si chiude così questa consigliatura del XX Municipio.

Claudio Cafasso

precedenti articoli sull’argomento

1 marzo, Giacomini si è dimesso
19 febbraio, Giacomini annucia:”mi dimetto e mando tutti a casa”
19 febbraio,  PdL spaccato, Giacomini sfiduciato

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25 COMMENTI

  1. Che figura, dall’una e dall’altra parte. Solo ora, in vista delle prossime elezioni, si ricordano della propria dignita’ e dei cittadini……ma guarda un po’ !!!
    Il bello e’ che ora si riproporranno per essere eletti di nuovo……ma non si vergognano ???
    Qualcuno cambiera’ casacca, qualcun’altro fara’ una lista civica e tutti insieme cercheranno di nuovo di convincere i cittadini che loro sono buoni e che la colpa e’ degli altri….hi, hi, hi….BASTA !!!
    Siete andati a casa: RESTATECI !!!
    Ezio Maria Casati.

  2. Grazie da parte mia e da parte della stragrande maggioranza dei cittadini del Municipio 20 – Roma Capitale a tutti e 13 i consiglieri municipali per la coerenza nell’azione politica dimostrata oggi in aula consigliare con il voto alla sfiducia nei confronti del Presidente del Municipio XX Gianni Giacomini (PDL). Roma Nord e’ stata finalmente liberata dagli abusi e dal degrado politico in cui era costretta da troppo tempo.
    Grazie in modo particolare a quei consiglieri che tra le motivazioni che li hanno portati a firmare la mozione di sfiducia hanno ricordato la mia vicenda e a chi ha anche sottolineto che Giacomini mi revoco’ l’incarico di assessore addirittura una seconda volta fregandosene della sentenza di reintegra disposta dal TAR Lazio!
    Ragazzi continuate a fare sempre politica cosi con dignita’ e coerenza e vedrete che gli elettori vi daranno ragione!

  3. ciao Giuseppe ricordati che due dei cinque consiglieri che oggi hanno votato la mozione di sfiducia e mi riferisco al consigliere massimini e al consigliere calendino sono gli stessi che hanno firmato la mozione di sfiducia e per mandarti a casa per tanto ti invito a riflettere. . e sono gli stessi consiglieri che volevano sfiduciare anche simone ariola da presidente del consiglio , ma scusa mi un attimo di che cosa stiamo parlando di politica seria che ha fatto il presidente giacomini o di qualche mal di pancia che hanno i nostri cinque aristogatti? menomale almeno fra due mesi ci saranno le elezioni e sara il popolo del xx municipio a decidere nell’attesa che i lor signori del pdl vengano espulsi. anche perche’ la verita’ e che siete stati lontano dal territorio perdento consensi giorno dopo giorno e senza mai aver dato risposte serie ai cittadini , e poi con questa bella faccia tosta se la prendono con l’unico presidente presente dalla mattina alla sera dando una infinita’ di risposte. al partito democratico dico bravi perche’ avete coltola palla al balzo facendo votare anche voi una mozione senza esserci un fatto politico serio. un grande abbraccio a tutti

  4. Derenti? Un altro che dal Pdl è passato all udc per poi rientrare grazie a Molinari nel Pdl !!! Ma ci faccia il piacere!!!

  5. Caro Presidente, il suo buon nome non può essere immischiato con certa gente, Pandolfi,Ex IDV, Derenti EX UDC, tutti bandieroli senza patria, cerchi di ridare un segnale serio al PDL del XX visto che lei è il punto fermo di questo partito…….
    A Casa i NOmadi della Politica………

  6. Ieri 4 marzo 2013 è stato finalmente il grande giorno, quello atteso da tempo: Giacomini, il Presidente del XX Municipio, è stato sfiduciato.
    Se ne deve andare a casa, lui e gli ultimi fedelissimi che lo hanno continuato a seguire anche nella sconcezza dell’abbandono dell’aula per sottrarsi al dovere di ascoltare le motivazioni di chi li ha sfiduciati.
    Infatti, il dato politico vistoso che emerge dalla giornata di ieri è proprio questo: la pervicace tracotanza, il manifesto disprezzo nei confronti dei cittadini amministrati, la conosciuta inadeguatezza a sostenere il confronto, convinto come è (lui e i suoi quattro inutili bravi) di essere al di sopra della democrazia, di poter gestire il potere sul suo dominio, di essere il “più uguale degli altri”.
    Né si è (ci ha) risparmiato l’ultimo atto, metafora della sua statura politica, “dimettendosi” a poche ore dalla presentazione della mozione di sfiducia.
    Così compiendo un gesto, oltre che inutile, di debordante scorrettezza e di insostenibile arroganza.
    Ed è stato sconcertante il quadro emerso nella ricostruzione di fatti e circostanze, illustrata da alcuni dei tredici: pensavamo di conoscere, di sapere, ma – come si dice – vedevamo forse solo la punta dell’iceberg!!!
    L’epilogo ha tristemente confermato la devastante sfrontatezza di questi troppo lunghi cinque anni di gestione privata della cosa pubblica che hanno ridotto il territorio del XX° nella situazione di preoccupante degrado – sotto tutti gli aspetti – dal quale adesso faticosamente dovrà riemergere.

    Lode, dunque, ai tredici sostenitori dell’atto determinante e conclusivo.
    Ma…….solo lode?
    In verità, la successione degli interventi per le dichiarazioni di voto, così intimisti e autoreferenziali (in alcuni momenti sembrava di assistere ad una seduta psicoanalitica collettiva), ha in qualche modo sminuito l’importanza politica dell’atto di sfiducia in se stesso.
    La prima domanda che sorge spontanea, infatti, è: “ma avete avuto bisogno di cinque anni per capire e decidere di tirarvi fuori”?
    E poi ancora: “ma quanto la vicinanza delle prossime elezioni amministrative suggerisce e condiziona le parole appassionate (forse un po’ troppo autocelebrative) di rigore, coscienza e teste alte”?

    E anche l’opposizione, senza disconoscere la vittoria conseguita, non poteva essere più attenta, presente, in sostanza capace di “fare esplodere le contraddizioni” con un maggior tempismo?

    Infine, non possiamo non sottolineare la totale mancanza, nel mare di parole spese, di un seppur minimo riferimento al dato, per noi sostanziale, che riguarda il costante, pervicace, tracotante atteggiamento di NON ASCOLTO dei cittadini e anzi della insopportabile volontà di sottrarsi sistematicamente e oltraggiosamente al confronto che ha caratterizzato l’operato del ex Presidente Giacomini.

    Rimane l’amarezza di questa conclusione, agognata per lunghissimo tempo, ma arrivata palesemente fuori tempo massimo e troppo a ridosso delle elezioni e motivata con argomentazioni quanto meno lacunose.

    Lo abbiamo detto in aula consiliare ieri mattina e lo vogliamo ricordare ai prossimi candidati: è nostra precisa determinazione operare affinchè il prossimo Municipio diventi una “casa di vetro”, un luogo di continuo e costruttivo confronto collaborativo tra amministratori e cittadini.
    Ricordatelo tutti, non faremo sconti a nessuno.

    Eduardo Micheletti e Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  7. Il Santo Padre si è D I M E S S O …. Sor Giacomin è stato SFIDUCIATO … (il presidente c’ha provato ad emulare sua Santità ma non c’è riuscito) è i quattro “fedelissimi” che ancora lo sostengono continuano a fare buon viso a cattivo gioco !!! Comunque il sor Giacomini ha liberato l’ufficio??? Tocca pulirlo bene a fondo per accogliere il NUOVO …. altro giro altra corsa … SI CAMBIAAAAAAAAAAAAAAAAA

  8. Il nostro Comitato, che ha sempre chiesto la trasparenza degli atti municipali senza mai ottenerla, viene a conoscenza, in maniera documentata e particolareggiata, dei (mis)fatti del Presidente e della sua maggioranza soltanto pochi mesi prima della fine della consiliatura.
    Da anni chiediamo che vengano rese pubbliche le risoluzioni prese nelle Commissioni, che siano sempre aperte alla partecipazione dei cittadini informati dal sito istituzionale sull’o.d.g..
    Poiché il Municipio è nato con lo scopo di essere l’istituzione di prossimità dei cittadini sul territorio, perché non favorisce la loro partecipazione attraverso la pubblicazione sul proprio sito di tutti gli atti?
    Abbiamo appreso solo il 4 marzo come vengono spesi i fondi in dotazione, sottraendoli a strutture e servizi indispensabili.
    A chi ritiene che questa maggioranza abbia bene operato e che debba essere riconfermata alle prossime elezioni, ricordiamo quanto negli anni abbiamo, spesso inascoltati, richiesto.

    Per quanto riguarda il problema della mobilità che riteniamo tra i più gravi del nostro municipio,ci siamo battuti:

    per un miglioramento del servizio pubblico su gomma, presentando documentate proposte;
    per l’istituzione di una navetta che colleghi Largo Sperlonga, (via di Grottarossa), con la fermata della Roma Nord a Tor di Quinto. (Il progetto da noi presentato è stato approvato in Consiglio Municipale: che fine ha fatto?);
    per la rotatoria tra via Due Ponti, via Oriolo Romano, via Della Crescenza, (si verificano incidenti quotidiani!);
    per l’istituzione di parcheggi di scambio per ridurre il traffico automobilistico;
    per la riapertura al doppio senso di marcia della via Cassia Antica, ottenuta grazie alle nostre battaglie solo dopo che, per anni, gli abitanti di Roma Nord hanno dovuto sopportare interminabili file. Poi, improvvisamente, qualcuno si è accorto che non vi era alcun motivo per la chiusura;
    per l’istituzione di un’immissione a quadrifoglio dal GRA alla Cassia;
    per il collegamento tra Cassia bis e via di Grottarossa, all’altezza dell’ospedale Sant’Andrea;
    per il collegamento tra via di Casalattico a via Fosso del Poggio;
    per il prolungamento della Metro C nel nostro quartiere;

    Per quanto riguarda la salvaguarda dell’ambiente, ci siamo battuti:
    per la realizzazione del Parco dell’Inviolatella Borghese che abbiamo, dopo anni e in parte (villa Lauchli), ottenuto;
    per l’ingresso al Parco dell’Insugherata da via Tomba di Nerone, e per l’ingresso all’Inviolatella da via Oriolo Romano;
    per un Piano Di Assetto del Parco di Veio che tuteli l’ambiente; (votato in Giunta in maniera contraria a quanto votato in Consiglio);
    per la realizzazione del Parco Volusia e il relativo parcheggio di Via Casalattico;
    per la preservazione del Parco di Colli D’Oro.
    In quest’ultimo periodo ci stiamo battendo contro l’invasione di sale da gioco, sexy shop e relativi cartelloni pubblicitari, soprattutto in prossimità delle scuole. Abbiamo segnalato in Consiglio Municipale il problema, ricevendo dal Presidente una breve e sprezzante risposta.

    Per quanto riguarda licenze commerciali ci siamo battuti contro il degrado di Ponte Milvio e via Flaminia Vecchia e contro la realizzazione, approvata da questa maggioranza, del megacentro commerciale presso la stazione Due Ponti.

    Non vogliamo un Municipio “amico”, come continua a sostenere Pandolfi e come abbiamo visto in questi anni: gli “amici” sono stati abbondantemente ascoltati e gli altri che sperano di diventare “amici” sono pronti a rivotarlo; ma così i problemi del territorio, che è di tutti i cittadini, non saranno mai risolti.
    Grazia Salvatore
    vice presidente del Comitato Cittadino per il XX Municipio

  9. caro FABY e carissimo TONY69 E vero provengo dall’ ‘UDC ma almeno sono stato fedele alla maggioranza di questo municipio portato avanti egregiamente da un PRESIDENTE che ha saputo lavorare bene dando decine e decine di risposte al territorio tutto.Non ho tradito come hanno fatto i cinque consiglieri del pdl che hanno sfiduciato il presidente non per un fatto politico serio ma per ragioni strettamente personali nei confronti dello stesso presidente e lo sapete tutti e continuate ancora a scrivere solo cavolate. Poi una volta per tutte siccome io sono stato eletto con le preferenze tutto il. mio elettorato e del pdl e non dell ‘udc cioe voto di fiducia alla persona e non al partito che come ha dimostrato l’UDC in questa campagna elettorale e sparito su tutto il territorio del municipio xx.CARI SALUTI A TUTTI E NON PERDETE TEMPO A SCRIVERE SE NON CONOSCETE TUTTE LE VERITA’. Per terminare comunque avete tutti e due due nomi che sono simili come i vostri commenti . a buon intentitore poche parole.

  10. caro consigliere, Le auguro che il suo elettoraro risponda in maniera efficiente alla sua prossima candidatura, mi scusi………. non quale partito? esatto ciò non conta Lei ha il suo elettorato che lo segue, complimenti per la fiducia che ripongono il Lei, ma attenzione, chi pensava di avere la certezza matematica, nelle ultime elezione politiche, non mi sembra che abbia fatto una bella fine…………. a buon intenditore poche parole

  11. Questa è la storia di quattro individui:
    Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.

    Bisognava fare un lavoro importante e si chiese ad Ognuno di occuparsene.
    Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto.
    Ciascuno avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno lo fece.
    Qualcuno s’arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile.
    Ognuno credeva che Ciascuno potesse farlo.
    Nessuno si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente.
    Finì che Ognuno rimproverò Qualcuno perchè Nessuno fece ciò che Ciascuno
    avrebbe potuto fare.

    Come Volontari Siamo vicini a tutti i rappresentanti dei COMITATI “”VERI “”” che con un azione costante incisiva si stanno lavorando al cambiamento democratico delle direttive per avere dei territori piu’ vivibili cercando di guidare le scelte dei rappresentanti istituzionali , sin qui arroccati in maniera anomala sino a manifestarsi come un ostacolo insormontabile per i lamenti , le grida , le proposte che si elevano dai territori .
    Non stiamo qui a far vedere ( io ho fatto qui tu hai fatto li modello manifesti dei politicanti) l’enorme quantità di lavoro operato sul nostro territorio e non solo.
    Ma sicuramente nutriamo la speranza di vedere il frutto del nostro lavoro con dei cambiamenti che riguardano la Cultura Civica del NOSTRO PAESE (iniziando dal nostro territorio) addormentato per troppo tempo su soluzioni semplicistiche , posizioni accomodanti che hanno portato a un degrado UMANO e un disprezzo del bene pubblico e proprio iniziando dai nostri territori vogliamo stimolare il dialogo , il controllo , la consapevolezza dei propri bisogni , la consapevolezza della forza di una comunità coesa convinta non frammentata .
    A motivo di questa nostra attitudine abbiamo partecipato Benignamente ad incontri con altri comitati che condividono lo stesso nostro percorso ,perseguendo i nostri stessi obiettivi ; Municipio trasparente , assemblee partecipate , progetti condivisi, sviluppo sostenibile, rispetto dell’ambiente, rispetto della persona.

    Il Comitato di Quartiere Karol Wojtyla Vuole un segnale forte di cambiamento di questo Municipio e ritiene che la Caduta del presidente Giacomini sia una parte del problema .
    La cultura dell’ILLEGALITA che serpeggia nei quartieri assume diverse forme che sono macroscopiche ,creando quel tessuto di Omertà, compiacenza che schiaccia la nostra democrazia in un angolo rendendo facile il motiplicarsi di un sistema d’intoccabili collegati al referente FEUDATARIO che lo
    sostengono e dal quale ricevono nutrimento ( sostenitori Forzati ) .

    Forza Coraggio Possiamo Farcela ma serve la volontà di TUTTI.

  12. A volte caro Sig. Derenti (ex Forza Italia, ex Udc, poi Pdl, prima con Giacomini, poi contro, ora di nuovo insieme) è meglio rimanere in silenzio! Parlare di opportunismo degli altri che saranno cacciati dal partito e forse non saranno neanche più eletti, è ridicolo!
    Prenda la sua valigia di cartone e torni a casa.
    Silenzio! Mi dia retta, fate più bella figura!

  13. Perché in una discussione così gretta, perfettamente aderente alla politica di Giacomini, si tira in ballo la bellisima Calabria come se fosse l’inferno? Da voci di corridoio si sente dire che a tal Antonello Derenti verrà negato l’accesso in Calabria, perché politico di poca fiducia politica.

  14. Il centro destra spero che saprà trovare una ricompattezza per le prossime elezioni perchè se continua così a casa ci resteranno in molti come è accaduto alle ultime elezioni, non solo il Presidente. Non entro nel merito, noto solo che ci hanno pensato tardi a fare questo impeachment: perchèallora non prima: oggi mi sembra una stupidata. Ma capisco che ognuno ha voluto partecipare alla gestione del municipio e non rinunciare ad essa. Comunque a proposito vorrei dire ai tutti i Consiglieri compreso il Vice Presidente che chiederò l’intervento della Corte dei Conti sul Bando del Parcheggio di ponte Milvio, trascinato per tanti mesi e riandato come si sapeva. E chi capisce, capisca che i giochi sono finiti.

  15. Non preoccupatevi più di tanto! Alle prossime elezioni avremo un presidente M5S! In Calabria c’è spazio per tutti e anche buona terra! Con la vostra presenza, diminuirà anche il numero dei disoccupati. Continuate a litigare per niente! Ancora non avete imparato a gestire un territorio, ma certamente ognuno il proprio orticello. Ma con un solo orticello, c’è poco da raccogliere! Se credete, tutti, di aver fatto un buon lavoro, ripresentatevi! I cittadini vi confermeranno certamente la fiducia! Ma ricordate, state regalando il municipio al M5S. E così tutti a casa.

  16. Caro sig. Omar, visto che la Calabria ha disposto un emendamento di non rientro al consigliere Derenti, condiglierei di fare una colletta e noleggiare un GOMMONE in partenza dalle coste calabresi per la Libia………………….. Chi aderisce?

  17. Caro Pucci, quoque Tu … ?
    Mi meraviglio che proprio tu la definisca una stupidata.
    Le tua importante storia non è compatibile con questo modo di ragionare.
    Con queste persone …
    Sinceramente mi aspettavo una reazione diversa da te…
    A tutti voi che chiedete perchè la sfiducia sia avvenuta solo adesso io rispondo in modo preciso.
    Tre motivi.
    1. Prima di porre in essere un atto tanto duro e significativo in senso politico, abbiamo atteso l’esito della realizzazione di una consiliatura.
    Diversamente avrebbe potuto dirsi: “perchè così presto?”
    2. Perchè comunque non c’erano i numeri in precedenza.
    La maggioranza è stata ballerina negli ultimi 3 anni. Chi entrava e chi usciva dalle grazie del Padrone. Si è usata la motivazione del “senso di responsabilità” per molto, troppo tempo.
    Nei primi due anni e mezzo il PD aveva preferito lasciare una sedia vuota (Gaetano Rizzo) che inserire il compagno Alessandro Pica (Capogruppo SEL), che è un comunista, ma una persona seria, non è servo di nessuno. ( E non è poco … !)
    3. Perchè gran parte delle persone che hanno una testa per pensare, in un partito che si chiama Popolo della LIBERTA’, hanno chiesto ad ogni livello: “TUTTI, MA NON LUI”.

    Allora è giunto il momento di precisare alcuni elementi a chi ha commentato nei precedenti testi.
    Negli ultimi tre anni questi problemi erano stati prospettati al vertice del partito con atti protocollati. Alcune delle persone sopra citate ed osannate, ora fedelissimi del Rais, erano pronte alla sfiducia circa un anno e mezzo fa, ma sono giunti scatti lavorativi, deleghe in municipio, posti da capolista nella lista civica, uso personale delle stanze anche se in quota opposizione.
    Tredici persone, il 19 Febbraio 2013, hanno presentato una mozione di sfiducia e solo il 1 Marzo 2013 il Presidente si è dimesso.
    Successivamente, il 4 marzo 2013, 13 consiglieri erano presenti a discutere il documento, mentre il Presidente e 11 consiglieri hanno abbandonato l’aula senza proferire parola sui fatti contestati.
    Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui. (Ezra Pound)

    G.Mori

  18. Era ora che lasciasse la poltrona.
    Adesso dovrebbe fare come il “PAPA” andarsene in clausura con tutti i suoi fidi se sono fidi o sono opportunisti e inconcludenti dei problemi reali.
    Fuori dalla politica, la politica deve essere seria ma no sui spot elettorali sulla realta.
    Andate in pace i cittadini del XX vi ricorderanno!!!

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