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Olimpico – appena applicato il nuovo piano di viabilità va già rivisto

Galvanica Bruni

olimpico1.jpg E’ fallito nel primo giorno di applicazione il nuovo piano di viabilità in occasione delle partite all’Olimpico, approvato dal Campidoglio a fine Dicembre 2008 e messo in atto la scorsa domenica per la partita Lazio-Juventus. Troppo schematico, eccessivamente teorico, debole in soluzioni alternative, ha fatto si che le aree circostanti le zone off-limits siano state prese d’assalto dalle automobili di oltre 55mila spettatori, che centinaia e centinaia di tifosi abbiano dovuto rinunciare a raggiungere lo stadio, che altre centinaia di irriducibili abbiano percorso a piedi e sotto la pioggia, due, tre km e che per i residenti delle zone limitrofe una tranquilla domenica si sia trasformata in una domenica d’inferno.

“Inviterei i responsabili del nuovo piano di viabilità a verificare gli effetti che lo stesso ha prodotto su via Colli della Farnesina – ci ha scritto una nostra lettrice – sulla quale vige il divieto di sosta su ambo i lati: domenica, in occasione della partita, la strada era completamente invasa dalle macchine posteggiate sopra i marciapiedi, davanti ai cassonetti, in curva, davanti ai passi carrabili dei condomini. I pedoni erano costretti a camminare in mezzo alla strada”.

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Eppure, a detta di chi lo aveva elaborato, il nuovo piano della viabilità sembrava perfetto: i divieti di sosta in via Morra di Lavriano, in viale dello Stadio Olimpico, in via Macchia della Farnesina, sul Lungotevere Maresciallo Diaz (ma solo nel tratto compreso tra viale Antonino da San Giuliano e largo De Bosis), sul Lungotevere Maresciallo Cadorna (sino a piazza Maresciallo Giardino compresa) ed in viale Antonino da San Giuliano  avrebbero risolto tutti i problemi di sicurezza e di viabilità. Già, ma le migliaia di auto normalmente parcheggiate in quelle strade ad ogni partita dove sarebbero finite ? Ed a cotanto sbarramento, perché non ha fatto seguito un aggressivo incremento di mezzi pubblici ?

In via sperimentale, cioè teorica, il piano prevedeva invece il parcheggio dei ciclomotori nella aree di sosta recintate, antistanti piazzale della Farnesina, nei giorni feriali utilizzate solo dagli ospiti e dagli impiegati del Ministero degli Esteri e totalmente vuote nei giorni festivi. Ma è ipotizzabile che 55mila romani, tutti insieme, abbandonino l’auto per servirsi del motorino?

Ed ecco che alcune critiche, neanche tanto velate, sono state mosse in queste ore negli stessi ambienti della maggioranza capitolina. Alessandro Cochi, parcheggio1.jpgdelegato del Sindaco di Roma per lo Sport, ha per esempio affermato che “un piano di sicurezza e viabilità, da applicare in occasione dei grandi eventi sportivi ospitati allo Stadio Olimpico, è certamente necessario. Il progetto che si sceglie di mettere in campo, però, non può e non deve ostacolare la partecipazione dei cittadini alla vita sportiva della capitale, come accaduto in occasione della partita Lazio-Juventus di domenica scorsa”.
Ma non basta, è andato oltre dichiarando che l’attuale piano, appena attuato, va già rivisto “soprattutto in previsione della sua totale applicazione, che ricordiamo non è ancora stata messa in atto per intero. Un simile progetto sulla viabilità è efficace solo se supportato da strumenti adeguati a garantire il diritto di tifosi e cittadini di prendere parte a un grande evento di sport. Pensiamo ad esempio a delle navette bus gratuite, o a delle aree di parcheggio di snodo già peraltro individuabili”.

Gli ha fatto eco Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma: “consideriamo necessario lavorare insieme alle istituzioni competenti per trovare soluzioni alternative e in grado di favorire l’accessibilità agli impianti sportivi senza per questo compromettere l’incolumità della cittadinanza. Molti grandi eventi attendono Roma nel 2009 e tra questi spiccano la finale della Champions League e i Mondiali di Nuoto. La città deve farsi trovare pronta per questi appuntamenti nel rispetto della voglia di sport che contraddistingue da sempre i romani”.

Nel frattempo a pagare lo scotto di tutto ciò sono i residenti di Ponte Milvio, del quartiere Farnesina e delle aree limitrofe al Foro Italico, già vessati da decenni parcheggio2.jpgad ogni occasione sportiva, che speravano di ottenere qualche novità positiva da questo nuovo piano. Novità che non potrà mai arrivare se, oltre ad inibire la sosta selvaggia – per carità, l’intento è ottimo -, contestualmente non si creano parcheggi, aree di scambio ed un efficace servizio di navetta che si muova senza sosta.
Lo ha detto anche il Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, in occasione della presentazione del nuovo piano di viabilità. “Il Foro Italico è una vera e propria cittadella dello sport. Almeno fino a quando non saranno realizzati nuovi stadi, occorrono nuovi parcheggi: non è comodo, infatti, dover parcheggiare a lunga distanza per poi raggiungere l’Olimpico ed anche per questo che nella vecchia sede del mercato di Ponte Milvio si è deciso di operare in tal senso». Peccato che 71 posti per le auto e 29 per gli scooter rappresentino una goccia nel mare, perché tanti ne prevede il progetto definitivo.

In sintonia con il pensiero degli esponenti capitolini Cochi e Santori ed a difesa dei residenti è Antonio Scipione, presidente della commissione traffico e mobilità del XX Municipio per il quale il piano di sicurezza e viabilità per lo stadio Olimpico va assolutamente rivisitato sia per consentire agli spettatori di accedere e defluire agevolmente dall’impianto sportivo, sia soprattutto per consentire a coloro che risiedono nelle immediate vicinanze di non essere ostaggi nelle proprie abitazioni durante gli eventi sportivi.
“Condivido pienamente le osservazioni mosse dal delegato allo sport del Comune di Roma, Alessandro Cochi, e dal Presidente della Commissione parcheggio3.jpgSicurezza,Fabrizio Santori, su un piano di viabilità concertato con tutti gli uffici interessati e con soluzioni alternative alla mobilità privata” ha dichiarato Scipione nelle ultime ore. “Credo che di ipotesi da mettere in campo ce ne siano a sufficienza, come spostare il deposito giudiziario della Farnesina, nato come soluzione temporanea, per ricavare altri posti per la sosta o creare un parcheggio di scambio lungo Tor di Quinto o utilizzare i parcheggi di scambio delle vicine stazioni della linea ferroviaria Roma-Viterbo. L’importante è arrivare quanto prima ad una soluzione che possa contemperare le diverse esigenze”.

Parole e proposte serie ed apprezzabili ma, intanto, cosa succederà in occasione della prossima partita?

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