È deceduto Gianni Giacomini, esponente politico del centro-destra di Roma Nord, presidente del XV (allora XX) Municipio dal 2008 al 2013. Aveva 81 anni.
In politica fin da giovane, inizia la sua militanza nella Democrazia Cristiana ricoprendo dal 1976 l’incarico di Segretario Politico di Prima Porta-Labaro per poi migrare nell’area del centro-destra un paio di anni dopo la scesa in campo di Silvio Berlusconi.
Dal 2006 al 2008 ricopre l’incarico di Assessore ai Servizi Sociali dell’allora XX Municipio. Il 28 aprile 2008, presentatosi col PDL, viene eletto alla Presidenza del Municipio a seguito del ballottaggio in cui raccoglie il 61,4% dei voti, battendo il candidato PD Gaetano Rizzo e mantenendo alta la bandiera del centro destra che da sempre svetta sul pennone dell’allora XX (oggi XV).
Dopo cinque anni di presidenza, anche a seguito di una mozione di sfiducia presentata dal PD e sottoscritta da alcuni consiglieri di destra, dà le dimissioni da presidente, ottantasei giorni prima della scadenza naturale del mandato. Era marzo del 2013.
Ripresentato dal PDL alle successive amministrative, il 10 giugno 2013 perde il ballottaggio contro Daniele Torquati (PD) sul filo di lana, con appena 773 voti in meno pur avendo raccolto il 47% al primo turno.
Entra quindi di diritto nel parlamentino di via Flaminia come consigliere e vi rimane fino allo scioglimento dello stesso a ottobre 2015. Alle elezioni amministrative del 2016 non si ripresenta dedicandosi alla politica attiva di territorio dal suo ufficio a Prima Porta.
Si torna a parlare di lui per un incarico pubblico nell’ottobre del 2018, quando la commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio lo designa a presidente dell’Ente Parco di Veio. Quello però, che sembrava un tornare alla ribalta della vita pubblica a 75 anni compiuti, si rivela per lui un fuoco di paglia perché la forte opposizione delle forze del centro-sinistra a livello romano fermano la mano del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che dovrebbe firmare l’atto di nomina. Giacomini si ritira pubblicamente dalla corsa e torna nel suo ufficio a fare politica sul territorio. Uno dei suoi ultimi atti pubblici è stato aderire alla Lega.
Uomo battagliero, politico “vecchio stile”, persona con la quale dibattere era sempre comunque interessante, autoironico quanto basta (chi non ricorda i suoi “praticamente”?) Gianni Giacomini rappresenta solidamente un pezzo di storia politica e sociale di Roma Nord. I funerali si terranno alle 11 di venerdì 19 aprile nella chiesa dei Santi Urbano e Lorenzo in Piazza Saxa Rubra, a Prima Porta.
Alla famiglia le più sentite condoglianze della direzione e della redazione di VignaClaraBlog.it
I commiati
In tanti oggi a esprimere cordoglio. Daniele Torquati, presidente del XV, sostiene che “Gianni Giacomini ha rappresentato un punto di riferimento politico e amministrativo per il centrodestra di Roma Nord e non solo. Anche se siamo stati sempre su schieramenti opposti, gli va riconosciuto che, nei momenti di scontro politico più duro, ha sempre mantenuto un rapporto da avversario e mai da nemico. Si potrebbe dire un comportamento da politico “di una volta” frutto di una grande gavetta ed esperienza politica territoriale”.
“A nome del Municipio Roma XV – conclude Torquati – esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia”.
“Ciao Gianni, grande Presidente, Uomo di Popolo fino alla fine. Requiescat in pace” è il saluto di Giuseppe Mocci, esponente della Lega in XV.
Stefano Peschiaroli, capogruppo Forza Italia in XV: “Ci ha lasciati Gianni Giacomini. Storico Presidente del Municipio XV ed importante figura politica a Roma. Tutta la comunità politica di Forza Italia, di cui è stato un grande rappresentante, si stringe al dolore della sua famiglia. Caro Gianni, riposa in pace”.
Giorgio Mori, esponente romano di Fratelli d’Italia ed ex consigliere in XV di Giacomini dice: “Abbiamo combattuto per anni a causa della nostra diversità. Vengo a conoscenza con dolore della Tua scomparsa. Sei stato parte della storia del XX Municipio e di Prima Porta”.
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Negli anni aurei del Comitato per via Gradoli ricordo scontri
furenti tra Giacomini, il Presidente del medesimo e con il sottoscritto.
Al tempo avevo una considerazione non proprio sublime, anche se
qualcosa per l’annosa e irrisolta “questione” di via Gradoli aveva
fatto, o finto di fare.
Visti e conosciuti i successori, sempre in riferimento alle vicende di
via Gradoli e similari, non ho dubbi nel sancire.
Un Gigante, un Titano, un Dioscuro.
Ebbi modo di conoscere Gianni Giacomini diversi anni fa quando avevo rapporti di lavoro con il fglio ne apprezzai la preparazione politica e, soprattutto; l’onestà intellettuali.
Porgo la me più sentite condoglianze al figlio del quale ne apprezzai la competenza
Umberto Foli