Home CRONACA Ponte Milvio baricentro di due parchi d’affaccio. Al via i lavori

Ponte Milvio baricentro di due parchi d’affaccio. Al via i lavori

Galvanica Bruni

Inaugurato nella mattina di giovedì 21 marzo il cantiere per la realizzazione dell’Oasi Naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio prevista dal Programma degli interventi in preparazione del Giubileo 2025.

All’inaugurazione hanno partecipato Sabrina Alfonsi, assessore capitolino all’Ambiente, Fabrizio Ghera, assessore Regione Lazio Mobilità, Demanio e Patrimonio, e Daniele Torquati, presidente del Municipio XV.

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L’Oasi naturalistica

L’Oasi naturalistica sarà realizzata con un investimento complessivo di circa un milione di euro nell’area golenale (circa 6,5 ettari) sulla sponda del Tevere, sul lato sinistro della Torretta Valadier.

La zona è attualmente quasi del tutto inaccessibile e degradata per la presenza di insediamenti abusivi rimossi i quali verrà effettuata la bonifica della vegetazione e la riforestazione, la sistemazione dell’accesso all’area, la realizzazione di un percorso pedonale e di belvedere di affaccio sul fiume con pavimentazione in legno. In una delle aree di sosta, la vasca preesistente sarà trasformata in giardino acquatico con specie fluviali caratteristiche del Tevere.

Previsto infine il recupero e valorizzazione dell’antica Via Flaminia e del Cippo terminale del Tevere, importanti reperti archeologici risalenti al quarto secolo a.c. e rimasti per decenni sepolti sotto le erbacce e la sporcizia (per la loro storia vedi nostro articolo cliccando qui). Conclusione lavori prevista per fine 2024.

Il Parco d’affaccio Foro ltalico

Contemporaneamente all’avvio dei lavori dell’Oasi naturalistica sarà aperto il cantiere per il Parco d’affaccio Foro Italico situato sulla riva nell’area golenale, a destra della Torretta Valadier, compresa tra Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta.

In questa area, che ha un’estensione di circa 2 ettari, con uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro è prevista la realizzazione di zone di sosta attrezzate con sedute, la rigenerazione del patrimonio arboreo e la sistemazione dei percorsi. Conclusione lavori prevista per fine 2024.

Un tesoro nascosto da riportare alla luce

Non tutti sanno che nell’area dove è previsto il Parco d’affaccio Foro Italico esistono dei reperti archeologici di estrema bellezza e importanza. Un tesoro che potrebbe essere riportato alla luce, magnificato, offerto alla vista dei romani e dei turisti.

Un’operazione non prevista dal progetto del parco e della quale il Municipio XV potrebbe farsi promotore per incrementare l’immagine e l’offerta turistica del territorio.

Stiamo parlando di un palazzo sul Tevere tre metri sotto il suolo scoperto nel novembre del 2017, a una manciata di metri da Ponte Milvio, quando i resti di un edificio di età imperiale vennero trovati in via Capoprati.

Il ritrovamento avvenne durante degli scavi Acea che portarono alla luce un bellissimo pavimento in marmo in ‘opus sectile’, decorato cioè con straordinari marmi policromi, e alcuni elementi architettonici.

I lavori degli archeologi portarono alla luce una complessa stratificazione di più costruzioni. In particolare si trattava di un edificio dotato di una sala rettangolare con un lussuoso pavimento, di una grande aula absidata costruita con materiali di pregio, di due grandi strutture circolari e infine di un’area di sepoltura con tre tombe di cui una realizzata con delle anfore africane di grandi dimensioni tagliate a metà in lunghezza (per vedere le foto cliccare qui).

Quale la funzione di questo complesso costruito interamente tra III e IV secolo d.c.? Rimarrà un mistero perché censito, catalogato e studiato, il sito fu visitabile per alcuni giorni. Poi il tutto venne rinterrato.

Ecco, riportare alla luce questo splendido ritrovamento, proteggerlo con un tetto trasparente (come realizzato in numerosi altri siti archeologici in Italia) e offrirlo alla vista dei romani darebbe grande lustro al parco d’affaccio nel cui contesto si inserirebbe, oltre a rendere Ponte Milvio meta di studiosi e turisti.

Claudio Cafasso

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2 COMMENTI

  1. “Bonifica e riforestazione”. Brrr… ho già i brividi: chissà cosa falciano (oltre l’erba) e cosa piantano ex novo. Come in tutta la città.

  2. Il progetto non sembra male : mirato, equilibrato e a costi contenuti.
    Attualmente la zona è in condizioni avvilenti; riuscire a renderla
    presentabile non dovrebbe essere impresa epocale.

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