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Olimpica, presto un guardrail fra Salaria e Tor di Quinto

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E’ un tratto micidiale quello dell’Olimpica compreso fra via Salaria e l’uscita su viale Tor di Quinto. L’assenza di guardrail – a dividere le due carreggiate c’è solo uno stretto e basso marciapiede – è stata spesso la causa di incidenti mortali con scontri frontali di auto che invadono la corsia opposta. Ben tre le vittime dell’ultimo periodo.

A novembre 2022 a perdere la vita uno studente di 22 anni  che alla guida della sua Smart ne perde il controllo, salta il marciapiede, finisce sulla carreggiata opposta e si scontra frontalmente con una Bmw. Il giovane viene portato in ospedale in gravissime condizioni e morirà pochi giorni dopo.
Pochi mesi prima – luglio 2022 – a morire sul colpo sono due ragazze ventenni a bordo di un’utilitaria. Stessa dinamica, con scontro frontale con una Alfa Romeo Stelvio.

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Se ci fosse stato un guardrail

Se a separare le due corsie ci fosse stato un guardrail la possibilità di evitare la tragedia sarebbe stata concreta. E’ su questa convinzione, suffragata dalle perizie dei consulenti incaricati dalla Procura, che al momento ci sono due fascicoli aperti con l’ipotesi di reato omicidio stradale che vedono indagati alcuni funzionari capitolini.

Il fatto è che questi due episodi sono solo gli ultimi di una lunga serie che dal 2001 ad oggi conta ben 23 decessi, tutti su quel tratto dell’Olimpica, nonostante che nel tempo si siano susseguite petizioni, inchieste giornalistiche, denunce in Procura – ricordiamo le battaglie in tal senso dell’allora consigliere del II Municipio Massimo Inches – senza che un solo metro di guardrail venisse montato.

Recentemente poi, anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è occupato della vicenda sottolineando in una lettera al sindaco Roberto Gualtieri la necessità di un intervento che garantisca la sicurezza.
“Attendo di conoscere quali iniziative il Comune abbia già attivato o intenda adottare senza ulteriore indugio – ha scritto – al fine di porre rimedio a una situazione potenzialmente lesiva dell’incolumità e della sicurezza dei cittadini”.

A stretto giro di posta, il sindaco gli ha risposto dicendo che sul tratto dell’Olimpica l’Amministrazione si è già attivata applicando “misure di mitigazione della velocità, abbassando il limite dai 70 km/h a 50 km/h”. Ma non è tutto, ha aggiunto Gualtieri, perché “proprio nell’ottica di conseguire massimi livelli di sicurezza stradale, a settembre 2023 abbiamo chiesto all’Anas di realizzare uno studio di fattibilità volto proprio a valutare la possibilità di installare le barriere di sicurezza”.

E pare che il guardrail arriverà

Venerdì 9 febbraio, si è tenuta una riunione tra l’assessore capitolino ai Lavori pubblici Ornella Segnalini e i responsabili Anas per valutare la fattibilità delle barriere spartitraffico su quel tratto dell’Olimpica il cui nome esatto è via del Foro Italico.
Pare che installarle sia fattibile, a meno di un unico punto che richiederebbe lo spostamento del lampione esistente.

Anas è al lavoro e sta predisponendo il progetto da inviare in Campidoglio. Lo fa sapere in una nota il Campidoglio spiegando che se le valutazioni definitive daranno esito positivo, verrà subito dato l’incarico ad Anas per la realizzazione dell’opera che, stando alla nota,  “dovrebbe avvenire a partire dal mese di aprile 2024”. La stessa nota precisa che “il guardrail sarà lungo circa 1,6 km e l’importo stimato dei lavori è di circa 2,5 milioni di euro”.

Segnalini: “Su questo tema non ci siamo mai fermati”

“Sull’inserimento delle barriere in via del Foro Italico con il Sindaco Gualtieri non ci siamo mai fermati. Progettazioni di questo tipo richiedono un lavoro di precisione e fatto con i dovuti criteri tecnici. La strada ha una sua geometria che va rispettata e per la quale bisogna tenere conto di ogni variabile”.

Così commenta Ornella Segnalini ricordando che nel frattempo sono stati adottati “alcuni interventi come l’abbassamento della velocita da 70 a 50 km/h, che verrà comunque mantenuto, e l’apposizione delle bande di rallentamento, come il segnale ottico installato in corrispondenza del dosso”.

“Con Anas – conclude l’assessore – abbiamo avuto un incontro positivo e appena il progetto sarà approvato  partiranno i lavori di installazione delle barriere”.

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7 COMMENTI

  1. Vale il solito discorso fatto più e più volte: su una distanza di 1600 metri, quanto tempo si risparmia andando a 70 Km/h anziché a a 50 Km/h? A chi ha tempo e voglia di fare il calcolo la risposta.

  2. i guard rail sono la cosa più pericolosa che c’è.. guardate quante vittime hanno fatto nel tempo. in molti paesi sono illegali. servono spartitraffico con piante anche per evitare , guidando, di vedere i fari della carreggiata opposta. fare una cosa fatta bene pensando a più fattori di sicurezza ed estetica no?

  3. Ci vorrebbero adatti anche ai motociclisti.
    E poi mi domando: com’è possibile che un 1,6Km di guardrail costi 2’500’000€??? Sarà d’oro?

  4. Mi chiedo, non sono sufficienti un pò di velox…gli incidenti sono stati causati da velocità folli. e comunque mettano lo spartitraffico in metallo e non i cemento..più consono

  5. Sebastiano: il guard-rail non può fare miracoli e salvare vite umane se la gente non guida con criterio.
    Anzi, come hanno rimarcato altri commentatori, il guard-rail può UCCIDERE. Quindi il conto dei morti che fai non ha tanto senso: quanti di quelli sarebbero morti lo stesso? quanti altri sarebbero morti schiantandosi se ci fossa stato il guard-rail?

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