Non sono ancora chiare le modifiche alla Fascia Verde che potrebbero essere adottate dal Campidoglio per lenire gli effetti della delibera di giunta che da novembre 2023 metterà fuori legge i mezzi diesel Euro 4 mentre un anno dopo lo stop riguarderà anche gli Euro 3 a benzina e i diesel Euro 5.
Si parla di un numero contingentato di ingressi liberi per i lavoratori meno abbienti, della possibilità di far circolare anche i Gpl Bifuel e di allargare la già ampia gamma delle deroghe.
Sono però solo voci di corridoio. Le modifiche, se ci saranno, usciranno dal tavolo tecnico richiesto dal Campidoglio alla Regione Lazio del quale ha parlato l’assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè, nel corso di una seduta straordinaria del parlamentino del Municipio XV tenutasi martedì 9 maggio conclusasi con una serie di richieste targate maggioranza di centro-sinistra al sindaco Gualtieri (leggi qui).
Tensioni con la Regione Lazio
Le parole di Patanè – che implicitamente ha sottolineato che è stata la Regione ad avere emanato la legge che ha costretto il Comune ad adottare a sua volta la delibera -, hanno però provocato reazioni irritate da parte di esponenti della Regione Lazio.
Elena Palazzo, assessore Ambiente, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, ha così reagito: “L’assessore Patanè non tiri in ballo l’amministrazione Rocca. La Regione Lazio si è già resa disponibile ad analizzare ogni proposta seria proveniente dal Comune che salvaguardi il contenimento delle emissioni e il diritto dei nostri cittadini a non essere penalizzati da una politica cittadina assente da troppi anni. A questo punto Roma si assuma le proprie responsabilità e così come è previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano in alternativa alla deroga delle limitazioni previste dall’art. 24 avanzi delle proposte di misure compensative che la Regione valuterà e validerà attraverso i propri uffici tecnici. Resta fermo il punto che – conclude Palazzo – tali proposte dovranno garantire lo stesso risultato, ovvero l’equivalente riduzione degli inquinanti nell’atmosfera”.
Subito dopo le ha fatto eco Fabrizio Ghera, assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, affermando che “ora che i cittadini stanno assumendo consapevolezza delle limitazioni alle auto che stanno per entrare in vigore in una Fascia Verde che comprende quasi tutto il territorio di Roma, L’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, non tiri la giacchetta al presidente Rocca. La Regione Lazio, infatti, ha dato la propria disponibilità a esaminare ogni proposta seria e attuabile, proveniente dal Comune, che tuteli i diritti sacrosanti dei cittadini, soprattutto dei meno abbienti che non possono affrontare l’acquisto di autovetture. Attendiamo una proposta che tuteli I cittadini finora penalizzati da una politica distaccata dalla realtà, e, allo stesso tempo, punti a salvaguardare l’ambiente”.
80mila firme, oggi la manifestazione
Nel frattempo la raccolta firme per l’abolizione della delibera capitolina è diventata uno tsunami, quasi 80mila i romani che l’hanno sottoscritta.
Soddisfatto Fabrizio Santori, capogruppo Lega in Campidoglio e autore della petizione. “Il sindaco Gualtieri ascolti Roma, non abbandoni i cittadini, compresi quelli che lo hanno votato, nella avvilente persuasione che si voglia con questo provvedimento fare solo cassa immediata con le sanzioni e quindi favorire l’industria che produce veicoli. Senza gradualità e mezzi pubblici adeguati, senza fonti energetiche diversificate e in mancanza di interventi basati su dati certi e non sulla propaganda e gli interessi economici di qualcuno, la questione non può essere risolta. La delibera sulla fascia verde deve essere ritirata e deve essere aperto un vero tavolo di confronto” conclude Santori.
Alle 17 di oggi il popolo del No si ritroverà e si conterà sotto il Campidoglio per una manifestazione alla quale hanno aderito diversi comitati “no Ztl” e che si annuncia molto partecipata alla luce dell’ondata di proteste che si è sollevata da una parte all’altra di Roma contro un provvedimento considerato troppo restrittivo e vessatorio.
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Questi signori tra comune e regione stanno facendo come i ladri di Pisa, e i cittadini restano gabbati.