‘Nessun alieno nella mia stanza’ è l’ultimo libro per bambini di Antonella Mei, autrice di numerosi libri con alle spalle diversi riconoscimenti a molti premi letterari. Il libro è già distribuito nelle librerie di Roma Nord ed è ordinabile su internet.
Roberto Latella, sociologo formatore, esperto di lavoro sociale ed educativo, autore di diverse pubblicazioni in ambito pedagogico, così scrive nella prefazione.
“Quello che agli uomini sembra un petalo giallo, agli occhi delle api appare con più sfumature e almeno due tonalità. Le api vedono così, distinguono gli ultravioletti e colgono più dettagli cromatici degli esseri umani. E grazie a questi dettagli, scelgono il fiore dove nutrirsi. Le api non vedono un’altra realtà, ma aspetti che a noi sfuggono e che, però, sono fondamentali per il loro obiettivo”.
“Così è anche per i bambini, che sanno leggere tra le pieghe della vita quotidiana, sanno cogliere l’anima degli oggetti, degli animali, il sapore di un ambiente, di una casa e riescono a dare vita a ciò che appare inanimato. Come le api, i bambini hanno i raggi ultravioletti per cogliere quel mondo di mezzo tra realtà e finzione, dove abitano molte storie nascoste nelle mille piccole cose di tutti i giorni”.
“Nella fiaba di Antonella – continua Latella – tutto questo ci appare visibile e la “terra di mezzo” ce la troviamo di fronte. Perché Antonella ha la capacità di scrivere questo racconto con gli occhi di una bambina che ha bisogno di smarcarsi dallo sguardo realista degli adulti, che riducono il mondo a “poca cosa”. È una fiaba che ci sorprende senza ricorrere a effetti speciali; non c’è bisogno dell’alieno o dell’ultimo personaggio della Marvel per stupire Gaia, la protagonista, perché Gaia lo stupore lo porta con sé, lo produce in proprio. Antonella ci ricorda che la metafora e le fiabe nutrono la nostra mente poetica, ci permettono di abitare quell’ambivalenza generativa che consente l’incontro con le nostre parti creative, i nostri desideri nascosti e ci aiutano a non dimenticare che non è tanto importante qual è la verità, come sanno bene i bambini, ma piuttosto scovare le nostre verità. In fondo, se si vuole costruire un mondo diverso, bisogna prima immaginarlo… possiamo cominciare a farlo con Gaia e Antonella”.
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