
Anche quest’anno alla Giornata internazionale della donna si accompagna l’astensione dal lavoro di tutti i settori, pubblici, privati e cooperativi. Interessati anche trasporto pubblico, sanità e istruzione.
Lo sciopero è indetto contro la violenza sulle donne e in supporto dei loro diritti. In particolare, per protestare contro il peggioramento della condizione generale di vita delle donne a partire dalla condizione di lavoro nel nostro paese ma che investe tutti gli altri ambiti, sociale, familiare, culturale, una condizione di lavoro/non lavoro, salute e sicurezza, salario/non salario, peso del lavoro di cura per la mancanza di servizi pubblici e gratuiti e gravi tagli alle risorse per la scuola pubblica, la sanità pubblica, una condizione di tragica violenza sulle donne/femminicidi, di attacco al diritto di libera scelta della maggioranza delle donne in tema di maternità e/o di aborto.
I sindacati che l’hanno proclamato sono Adl Cobas, Cobas Sanità Università e Ricerca, Cub, Slai Cobas per il Sindacato di Classe e Usb. Aderiscono Cub Sanità, Usb Pi, Usi Cit e Usi Educazione
Stop ai mezzi pubblici di Atac e Roma Tpl. A Roma a fermarsi saranno tutti i mezzi Atac (bus, tram, metropolitane) e le oltre cento linee bus periferiche gestite da Roma Tpl. Per tutti questi sono garantite le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle 8.30 e dalle 17.00 alle ore 20.00 mentre non effettueranno corse dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 al termine del servizio diurno.
In Cotral servizi regolari. Cotral, l’azienda trasporti della Regione Lazio, fa sapere invece che lo sciopero generale non interesserà la rete di trasporto extraurbano di Cotral e le ferrovie Metromare e Roma Viterbo.
Le Ferrovie di Stato hanno invece fatto sapere che alcune sigle sindacali autonome hanno proclamato un’agitazione dalle 21 del 7 alle 21 dell’8 marzo.
Oltre al trasporto pubblico, lo sciopero potrà creare disagio anche per quanto riguarda i servizi sanitari, garantiti soltanto per i livelli minimi. Non è assicurato nemmeno il regolare svolgimento delle lezioni scolastiche: per l’istruzione era previsto per il 3 marzo uno sciopero del personale degli istituti statali di ogni ordine e grado. L’annuncio della mobilitazione dell’8 marzo ha però portato gli organizzatori a differire l’agitazione e farla coincidere con quella generale e quindi mercoledì è stato chiamato all’astensione dal lavoro anche tutto il personale docente italiano, così come i dirigenti e il personale Ata, di ruolo e precario.
Oltre alle attività didattiche non sarà garantita la ristorazione nelle scuole di ogni ordine e grado, negli asili nido e nelle scuole materne comunali e statali. Lo sciopero riguarderà anche i lavoratori di Roma Multiservizi e quindi a rischio pure pulizia, ausiliariato, assistenza al trasporto e piccola manutenzione.
In aggiunta allo sciopero generale nazionale, FP CGIL Roma e Lazio nonchè FLC CGIL Roma e Lazio hanno proclamato uno sciopero generale regionale dei settori privati e pubblici afferenti ai comparti dei Servizi Pubblici (Pubblica Amministrazione, Sanità, Igiene Ambientale, Terzo Settore), dell’istruzione e della ricerca sempre per mercoledì 8 marzo di 24 ore. Previsti quindi possibili disservizi in tutti i Servizi Pubblici di Roma e del Lazio.
A fermarsi saranno anche gli operatori dell’Ama. L’azienda fa sapere di aver comunque attivato le procedure necessarie ad assicurare servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili quali pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme. Interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto Settore Funerario. Anche in questo caso, sono stati predisposti i servizi minimi essenziali.
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Sciopero ideologico, ridicolo, inutile buono solo a far indemoniare ancora di più gli italiani! La violenza si combatte con la CULTURA non con gli scioperi! Già……ma a che serve dirlo…..