“Con la presente, il sottoscritto dichiara di aderire al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a far corso dalla data odierna“.
Con questa scarna comunicazione, datata 5 dicembre 2022 e inviata al presidente del Consiglio del XV Municipio, il consigliere Andrea Signorini ha ufficializzato il suo addio alla Lega e la sua adesione a Fratelli d’Italia.
Perito informatico, Signorini è in politica da quando era giovanissimo e sempre nel territorio del II Municipio, dove ha ricoperto anche l’incarico di assessore al commercio dal 2001 al 2006, quello di delegato alle politiche della mobilità dal 2008 al 2013 e dove è stato candidato alla presidenza, sempre per il centrodestra, nel 2016.
Poi nel 2021, passato alla Lega, si è trasferito nel XV dove è stato il candidato del centrodestra alla presidenza del Municipio nella tornata elettorale di ottobre quando, al primo scrutinio, ha raggiunto il considerevole risultato del 41,1% . Risultato che però viene ribaltato al ballottaggio nel quale viene sconfitto da Daniele Torquati col 51,5%.
Signorini entra quindi di diritto a far parte del Consiglio in quota alla Lega assieme al collega Giuseppe Mocci che ora però resta solo nell’aula consiliare di via Flaminia a tenere alta la bandiera del partito di Matteo Salvini (che è pure residente del Municipio XV).
Signorini gli ha stretto la mano e si è spostato di qualche banco andando a incrementare il Gruppo Fratelli d’Italia che oggi può contare su quattro consiglieri e che, per consistenza numerica, ora è il secondo del Municipio.
Nel commentare l’adesione a FDI di Signorini e di due consiglieri ex Lega di altri municipi, il coordinatore regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, ha così dichiarato: “Siamo convinti che questi nuovi esponenti del partito sapranno dimostrare il loro valore e, grazie alla loro esperienza e alla radicata conoscenza dei rispettivi municipi di appartenenza, rappresenteranno un valore aggiunto e contribuiranno alla crescita e al radicamento di Fratelli d’Italia sul territorio rafforzando ulteriormente il suo ruolo di primo partito della Capitale”.
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Si chiamano Zompafosso
Dovrebbero dimettersi
Sono d’accordo con Lei, la Lega rimane con 1 consigliere, si sarebbe dovuto dimettere e sarei entrata io come Prima dei non eletti della lista della Lega.
come suol dirsi dalla padella nella brace