Non ci si aspettava un tonfo e invece alla fine c’è stato. Alle 23, chiusi i seggi, il 63,9% degli italiani aventi diritto al voto si è recato alle urne, lo si apprende dal sito del Ministero degli Interni. Nel 2018 la percentuale era stata il 73,%, dunque rispetto a quattro anni fa oggi circa 4,6 milioni di italiani hanno disertato le urne, in particolare nel sud Italia.
Non è da meno la capitale dove, con 1.342.798 votanti su 2.055.382 aventi diritto al voto, l’affluenza si è attestata al 65,3% contro il 71,9% del 2018. Sono stati oltre 135mila i romani che hanno preferito restare a casa anziché recarsi al seggio.
Molto disomogenei i dati finali dei municipi
Eclatante il dato del VI (Torre Spaccata, Torre Angela, Borghesiana, Torre Maura, Torre Gaia) con un assenteismo pari a poco meno della metà degli aventi diritto al voto.
Spicca positivamente il Municipio II (Parioli, Flaminio, Salario, Trieste, Nomentano, Tiburtino e Pinciano) col 72,4%, seguito a ruota dall’VIII (parte dell’Appio-Latino, dell’Ostiense, dell’Ardeatino e dell’Appio-Pignatelli) e dal III (Monte Sacro, Val Melaina, Bufalotta, Castel Giubileo, Marcigliana, Fidene, Serpentara) entrambi con un tondo 70%. E non è da meno il I municipio (Centro storico, Trionfale e Della Vittoria) che sfiora il 70%.
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