Home ATTUALITÀ Venghino signori venghino. Si vota senza green pass

    Venghino signori venghino. Si vota senza green pass

    Galvanica Bruni

    Scontrarsi con l’arroganza della politica è ormai una consuetudine impossibile da abolire. Come se fosse una sentenza della Cassazione, si deve sottostare a quel modo di fare “tutta tara” da parte di chi governa.

    Altro che popolo sovrano, e ninnoli di fantasia che fanno immaginare la scomparsa di chi se la comanda. Preambolo qualunquista? Si, forse. Ma quanto mai sintesi della realtà.

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    Leggete il seguente post dal quale abbiamo volutamente “sbianchettato” il personaggio che scrive e il suo schieramento. Non ci interessa la bandiera, ci intriga quella frasetta conclusiva che recita “per votare non serve il green pass“. Niente di strano?Quel “non serve il green pass” non vi fa pensare? Beh, se solo si ragiona sul fatto che il documento in oggetto viene chiesto a ogni minima occasione (ci aspettiamo lo chiedano pure per far dormire nello stesso letto marito e moglie), deve farvi non solo pensare, ma anche indignare.

    Serve per fare colazione al bar la mattina, per andare allo stadio, per fare la spesa… e deve essere accompagnato da mascherina (sul volto) e per lo meno da sanificazione di mani e oggetti.

    Niente, per votare domenica prossima non serve il green pass. Quindi, per evitare di restringere la forbice dei votanti (che già è stretta, non crediamo ci sarà la fila per preferire questo o quell’altro candidato), viene eliminata l’esigenza prioritaria del lasciapassare. Come se si andasse in banca a cambiare un assegno e non servisse il documento di riconoscimento, come se si potesse guidare senza patente.

    Ora, tralasciando il caso iconico (e ironico) di “Fracchia la belva umana”, va detto che bisognerebbe pensare pure che per la “matitina che non si cancella” usata nella cabina 1 dal signor Rossi, non ci sarà sanificazione quando nella stessa cabina andrà a votare, a ruota, il signor Verdi. E poi il signor Bianchi.

    E se, nella stessa cabina, a seguire, il signor Tuzzibanchi Nicola starnutirà lasciando bacilli in ogni dove, al signor Pinco Pallino che voterà dopo di lui, cosa si potrà raccontare in caso di contagio? Forse stiamo arrivando al punto di non ritorno senza accorgercene. E senza green pass.

    Massimiliano Morelli

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